produzione: TSI La fabbrica dell'attore
assistente alla regia: Luca Signore
disegno luci: Valerio Geroldi
musiche: a cura di Dario Arcidiacono
costumi: Avdul Caya e Inna Danila
Ildegarda. La sibilla renana è una squisita rappresentazione teatrale di e con Cristina Borgogni; affiancata da Paolo Lorimer, la coppia da luogo ad un'interessantissima ed emozionante recita su questa Santa in cui si può riconoscere un faro di emancipazione culturale: scienziata, musicista e innanzitutto donna straordinaria, fu monaca e badessa benedettina del XII secolo.
“Sibilla” di visioni divine vissute “in stato di coscienza”, Ildegarda fu certo un personaggio dal Pensiero “illuminato” e illuminante, a cui questo spettacolo cerca di dare epifania, riconsegnandolo nella sua essenza.
La realtà scenica, definita da pochi elementi (un leggio, una sedia e poco altro) trova poi negli spazi del Teatro Due un interessante connubio: la sala che era parte del corpo edilizio della Basilica di Sant'Andrea delle Fratte, conserva l'impronta della struttura ecclesiastica in un affresco sulla platea nonché nella parete di fondo del piccolo palcoscenico, la quale, a vista, partecipa felicemente alla contestualizzazione “scenografica” dello spettacolo.
Non meramente le vicende della vita, bensì la fenomenologia di una coscienza umile e curiosa è quella che viene evocata dalla messa in scena, ove le nozioni biografiche rimangono solo sullo sfondo del dirompente flusso di vitalità, intuizioni, relazioni e umanità di questo affascinante personaggio che fu Santa Ildegarda di Bingen (1098-1179); una virtuosa scelta drammaturgica, che nel completarsi di “tra sé” (aside) e “tableau vivant”, mette in scena quel che veramente rese grande questa monaca del medioevo.
Giuliano Armini
14 aprile 2014
Teatro Due Roma
fino al 20 aprile 2014
dal martedì al sabato alle 21; la domenica alle 18
Vicolo dei Due Macelli, 37 (Roma)