Recensione dello spettacolo "Con amore, Arianna" in scena al teatro nuovo Orione il 15 febbraio 2018
Il 15 febbraio è andato in scena al Nuovo Teatro Orione il quarto appuntamento dell' evento "Corti da legare". Dopo aver trattato temi come la dipendenza dal gioco d'azzardo, il disturbo ossessivo compulsivo e la depressione, protagonista del cortometraggio questa volta è la dipendenza affettiva. L'iniziativa è stata promossa dall'associazione "Corti da legare" in cui si incontrano la psicopatologia e la rappresentazione teatrale. Obiettivo è diffondere la conoscenza e sfatare pregiudizi e luoghi comuni sul disagio psicologico attraverso dei cortometraggi sui temi previsti che mettono in scena vicende di persone affette da disturbi del comportamento che attraverso un percorso terapeutico, riescono a superarlo.
La serata dedicata alla dipendenza affettiva vede in scena il corto "Con amore, Arianna" in cui la protagonista è una ragazza, Arianna, che si sottomette completamente al volere dei suoi partner pur di non perderli. Il corto si struttura sul dialogo di Arianna con i suoi tre ex fidanzati, tutti e tre con caratteristiche molto differenti e tutti e tre rappresentati dallo stesso attore che passa con disinvoltura da un personaggio all'altro, caratterizzando ognuno in modo preciso, delineando personalità e addirittura dialetti differenti. Arianna rende il dramma, troppo spesso al femminile, dell'attacamento indiscriminato e ossessivo verso il proprio compagno. Dopo aver toccato il fondo dell'umiliazione e del rifiuto, Arianna si mette in discussione e ritrova la sua dignità e un modo di amare basato sul rispetto di se stessi, grazie al lavoro di psicoterapia.
Cortometraggio ben scritto, ben strutturato e coinvolgente che vede una sala gremita. Come ci confermano gli stessi organizzatori dell'iniziativa, fautori del dibattito successivo alla rappresentazione, il successo di pubblico della serata è frutto di un interesse verso questa tematica in particolare e di un interesse crescente verso l'evento in generali di "Corti da legare". Al dibattito hanno partecipato Claudio R. Politi, autore del corto e Carlo Oldani, regista e gli stessi attori. Inoltre è intervenuta la dottoressa dottoressa Sorino, presidente dell'Associazione Corti da legare e la dottoressa Maria Chiara Gritti, psicoterapeuta e autrice del libro "La principessa che aveva fame d'amore" che tratta sotto forma di favola la tematica della dipendenza affettiva. Il dibattito ha suscitato molti interventi di un pubblico curioso di sapere e di riportare le proprie esperienze. Le risposte degli esperti si sono rivelate adeguate e approfondite, anche se il costante riferimento della dottoressa Gritti al suo libro in vendita nel foyer, sembrava porre un accento eccessivo sulla promozione del libro, a scapito della tematica in generale. Ma al di là di qualche criticità, l'operazione nell'insieme si rivela interessante e ben riuscita se si considera l'intento di avvicinare il pubblico a tematiche di psicopatologia attraverso una forma d'arte quale il teatro.
Mena Zarelli
19 febbraio 2018