Recensione dello spettacolo Largo al Factotum in scena al Teatro Ambra Jovinelli dal 19 al 30 ottobre 2016
“Il motivo per cui ho iniziato a fare questo tipo di spettacoli è perché credo che la musica classica sia anzitutto musica bella che vale la pena ascoltare. Siamo in una fase storica in cui c’è bisogno di qualità, ma in pochi conoscono questi brani. Quindi l’intento è quello di far ascoltare a chi non avrebbe mai avuto l’occasione o la voglia di farlo della buona musica, senza etichette di genere, sperando che poi se ne innamorino come è accaduto a me” (Elio)
LARGO AL FACTOTUM in scena al teatro Ambra Jovinelli di Roma dal 19 al 30 ottobre 2016, è uno spettacolo che porta la firma ben riconoscibile di Stefano Belisari in arte Elio. La sua autoironia, e il suo appartenere con il gruppo Elio e le storie tese, a quel movimento denominato Rock demenziale è la chiave di accesso per entrare dentro lo spettacolo. Il Rock demenziale unisce la musica con l’umorismo, e la parodia, un grande precursore di questo genere, seppur con musica jazz, fu Ettore Petrolini, in particolare con “I salamini” giungendo a tempi a noi più vicini, si può citare Freak Antoni, fondatore degli Skiantos. Un Elio vestito di rosso e indossante una parrucca, ci propone una serie di performance canore che vanno da alcune arie di opera classica come Non più andrai farfallone amoroso tratto dalle Nozze di Figaro di Mozart, ad un più sanguigno palmarès di pezzi tratti dall’Opera da tre soldi di Bertolt Brecht musicata da Kurt Weill, per arrivare ai compositori contemporanei come Luca Lombardi, ieri presente in sala, che ha musicato i testi di Elio della raccolta Minima animalia.
Ironia, paradosso, umorismo uniti al canto, miscelati da una buona dose di consapevolezza rendono questo recital, interessante da seguire, chiaramente senza pensare di andare a vedere il Barbiere di Siviglia, ma con un’intenzione diversa, ovvero quella di passare una serata divertente, ma che , per alcuni, potrebbe essere foriera di nuove conoscenze musicali, o perlomeno aprire un varco.
Wolfgang Amadeus Mozart
"Madamina, il catalogo è questo" (Da Don Giovanni)
"Non più andrai farfallone amoroso" (Da Nozze di Figaro)
Gioachino Rossini
Un petit train de plaisir
Chanson du Bebé
"La calunnia è un venticello" (Da Il Barbiere di Siviglia)
"Largo al Factotum" (Da Il Barbiere di Siviglia)
Kurt Weill:
Da L'opera da Tre Soldi:
- Corale Mattutino
- Moritat di Mackie Messer
- Schiavitù sessuale
- Ballata del Magnaccia
Anonimo giapponese:
Due Canzoni tradizionali giapponesi
Luca Lombardi:
Da Minima Animalia:
Criceto
Zanzara
Moscerino
Porco
Miriam Comito
20/10/2016