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I fantasmi ritornano nel rispetto di Eduardo

Recensione dello spettacolo Questi fantasmi! andato in scena al Teatro della Pergola di Firenze dal 18 al 23 ottobre 2016 

Domenica 23 ottobre è andata in scena al Teatro della Pergola l’ultima replica, in prima nazionale, di una delle commedie più famose di Eduardo De Filippo, Questi fantasmi! che sarà al Teatro Carignano di Torino dal 18 al 30 aprile 2017.

Già il titolo potrebbe attirare chi non conosce questo capolavoro del teatro napoletano, ma soprattutto chi sa di cosa si tratta, non resterà deluso da questo allestimento della Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, con la regia di Marco Tullio Giordana.

Pasquale Lojacono e sua moglie Maria si trasferiscono gratuitamente in un appartamento in cui però nessuno vuole vivere perché si narra che sia infestato dai fantasmi. Il portiere, Raffaele, indica al nuovo inquilino cosa dovrà fare per dimostrare al vicinato che non ha paura. Pasquale, dopo vari episodi comincia veramente a credere che ci siano delle strane presenze e se ne convince ancora di più quando, tornando a casa trova Alfredo, l’amante della moglie, credendolo un fantasma. Tutta la commedia procederà fino alla fine tra problemi economici, tradimenti e anche scene divertenti, come l’apparizione dei “falsi” fantasmi.

Straordinario il cast composto da Gianfelice Imparato nel ruolo di Pasquale e Carolina Rosi in quello di Maria. Tra tutti gli altri attori, hanno spiccato Massimo De Matteo (Alfredo) e Nicola Di Pinto (Raffaele). 

La recitazione, molto efficace, ha colpito il pubblico che ha reagito bene alle battute, alla mimica e alla gestualità dei vari personaggi. Da sottolineare la bravura del protagonista, che comunque non riesce ad eguagliare l’indimenticabile e famosa “maschera” del volto di Eduardo.

La scenografia e le luci sono state curate da Gianni Carluccio, che ha fatto un ottimo lavoro rispettando puntigliosamente le didascalie di Eduardo. Lo scenografo ha infatti disposto ai due lati del boccascena due balconi del seicento, al centro la porta d’ingresso e ai lati due porte che conducono alle varie stanze dell’appartamento proprio come richiesto nel copione dello spettacolo dove si può leggere ciò che scrisse il grande drammaturgo “Per la vicenda che mi accingo a narrare, la disposizione scenica d’obbligo è la seguente…”. L’arredamento cambia invece di atto in atto per sottolineare il cambiamento di condizione economica di Pasquale: nel primo atto mobili e oggetti sparsi per la scena danno l’idea di un trasloco, nel secondo un arredamento dignitoso, nel terzo un appartamento abbandonato e disordinato, illuminato solamente da una candela.

Come fatto per la scenografia anche per l’illuminazione sono rispettate le didascalie dell’autore, soprattutto all’inizio della commedia, quando la scena inizialmente è totalmente buia (unica fonte di luce la candela portata da Raffaele) per poi essere illuminata a giorno quando vengono aperte le persiane dei due balconi. 

I costumi, tipicamente anni ’40, sono stati creati da Francesca Livia Sartori, vincitrice di molti premi. Là dove il testo non da indicazioni, la costumista pur reinterpretando, ha centrato in pieno l’idea di Eduardo, dove invece ci sono indicazioni precise, si è attenuta rispettosamente a quanto richiesto. Interessante la scelta cromatica dell’elegante abito bianco indossato da Alfredo nel primo atto che fa si che quando Pasquale rincasa e lo sorprende con la moglie, pur spaventato, non si scomponga davanti al tradimento, credendo di essere di fronte ad un fantasma. 

Un pubblico adulto ha risposto molto favorevolmente con lunghi applausi a questa commedia,che presenta varie sfaccettature della vita. 

 

Gabriele Isetto

24 ottobre 2016

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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