Venerdì, 22 Novembre 2024
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Teatro Vascello. CANI (primo studio). Uno studio sulla follia dell'uomo

Recensione dello spettacolo CANI (primo studio) in scena al Teatro Vascello dal 3 al 20 novembre 2016

C’è la solitudine e il rapporto con gli altri, l’isolamento e l’integrazione del prossimo, la pazzia e la speranza. Capita raramente di vedere concentrati in 35 minuti tanti argomenti e così a fondo. Questo è in estrema sintesi Cani, lo spettacolo andato in scena al teatro Vascello.

Da un testo dello stesso regista, Vincenzo Manna, è stato proposto al pubblico uno studio sulle prime quattro scene. Siamo in un paese di confine, in un alloggio di un posto di guardia. Due personaggi, costretti da quasi 3 anni alla convivenza, hanno fatto prigioniero un uomo, convinti che sia una spia. Fino a quando una ragazzina entra “nel loro mondo” e dice che quell’uomo è suo padre, ed è un semplice pastore.
Trentacinque minuti intensi e pieni, per uno spettacolo non certo semplice, ma di sicuro impatto. In una scenografia ridotta all’essenziale, non viene comunque risparmiato niente, merito soprattutto delle ottime scelte registiche, e della recitazione scarna e diretta dei tre protagonisti. Musica estraniate e effetti visivi ben congeniati, rendono al meglio la condizione di malessere e follia che regna nell’alloggio.
Uno studio indubbiamente ben riuscito, e che lascia con la voglia di vedere per intero quest’opera. Un’opera, che abbiamo avuto il privilegio di leggere per intero. Un testo sicuramente interessante e che ci permettiamo di consigliare, anche perché, una volta tanto, vengono trattati argomenti sicuramente spinosi, ma con un approccio così diretto e sincero, che fa quasi bene vederli.
E se il protagonista in realtà, fosse solo nell’alloggio....è solo una lettura. Una delle tante che si possono dare su quest’opera.

 

Marco Baldari
07/11/2016

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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