Sabato, 23 Novembre 2024
$ £

La Platea incontra Valerio Vestoso, autore di Unigeniti figli di Dio, corto in concorso al Festival dei corti al Teatro dell’Angelo

«E se Dio avesse avuto dei fratelli?» Da questo paradosso Valerio Vestoso, giovane regista e sceneggiatore, intesse il testo del corto Unigeniti figli di Dio, in concorso al Festival dei Corti al teatro dell’Angelo. La vicenda ha come protagonisti degli aspiranti Messia, che dopo la morte della Madonna si presentano dal notaio rivendicando la propria identità. Come ci spiega Valerio: «il copione è nato pensando a quattro attori, lavorando sulle loro differenze fisiche e recitative, in modo da poterle riutilizzare sul piano del ritmo e del perenne contrasto; la fortuna ha voluto che mi imbattessi in quattro interpreti formidabili (Alfredo Calicchio, Luca Carbone, Matteo Cecchi, Lorenzo Parrotto) in grado di appropriarsi dei rispettivi personaggi e portarli in scena al meglio. La sceneggiatura prova a parodiare la Bibbia, satireggiando sui simboli e rapportandoli ai nostri giorni, con l'obiettivo scrupoloso di non offendere nessuno».

 

 La vicenda ha degli sviluppi capaci di rappresentare le variegate sfaccettature dell’essere umano e proprio a questo proposito chiediamo all’autore perché sceglie di farlo attraverso la figura del Messia. «Il gioco surreale dell'intera storia gioca molto sul relativismo della figura del Messia» ci spiega Valerio e aggiunge:« la tesi è che perfino un santo, davanti ad una seduta testamentaria, mette in mostra gradualmente tutte le sue accezioni umane, dall'invidia al dissapore, dall'ambizione al menefreghismo. Questo gioco narrativo funziona ancora di più quando in primo piano vi è la figura altruista per eccellenza, Cristo, snocciolata secondo tre criteri (incarnati dai rispettivi personaggi) diversi tra loro, eppure complementari all'idea unitaria che si ha della sua personalità».

La creatività di Valerio Vestoso è l’esempio di come giocando con la fantasia si possa trattare di cose serie, in linea con lo spirito del Festival, che ha come obiettivo mappare il teatro e incontrare le nuove potenzialità inespresse. Il giovane regista di Benevento, classe 1987, ha già scritto nel 2009 una commedia teatrale Lavativo per la regia di Ugo Gregoretti e Malatempora Night che ottiene la menzione speciale al “ Premio Solinas- Talenti in Corto” e la vittoria al Riff.

 

 

26 aprile 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per scoprire gli sconti sugli spettacoli teatrali riservati ai nostri lettori