Alice Spisa è in scena con “L'abito della sposa” al teatro Cometa di Roma. Interpreta il ruolo di Nunzia, una giovane sarta che nell'incontro con un altro sarto, Lucio, compirà un viaggio interiore che la porterà a vivere a pieno il suo io.
Alice, per prima cosa grazie di essere qui con noi de 'La Platea'. Cosa rappresenta per te il ruolo di Nunzia? È un personaggio che senti tuo?
Si, è una ragazza di altri tempi con tocchi di modernità molto forti, condizionata da un segreto che la porta a voler cambiare le cose che la circondano. È una persona che nasconde qualcosa e che sta male e che grazie al rapporto con Lucio riesce a cambiare le cose e capire se stessa.
Seconde te il teatro ha anche per chi lo interpreta e guarda questo ruolo catartico?
Certo, credo che questa sia la funzione principale del teatro. Rivedersi e capire cose di se stessi e provare il desiderio di cambiare e migliorarsi attraverso l'arte.
Quando e per quale motivo hai deciso di diventare attrice?
Può sembrare strano ma è stata una vera e propria vocazione, una chiamata. Un giorno, avevo circa otto anni, ho capito che questa era la mia strada. È come se in quel momento avessi capito che questo era il percorso che mi avrebbe un giorno portata a colmare nel migliore dei modi il biosogno che ho d'amore e riconoscimento.
Sei stata insignita del premio Ubu della critica 2013 come miglior interprete under 30. La tua carriera sembra promettente, come ti vedi fra dieci anni?
Spero di poter continuare a fare questo lavoro e di esser sempre più versatile. Più di ogni altra cosa vorrei riuscire a trovare una casa in cui sentirmi libera di creare, sperimentare e che magari possa permettermi di esser stabile in termini più pratici, ovvero stabilirmi definitivamente in una città e avere una sicurezza economica.
Alice, dai un buon motivo ai nostri lettori per venirti a trovare a teatro?!
“L'abito della sposa” è uno spettacolo molto tenero, umano, scritto da un autore giovane ed interpretato da attori di diverse generazioni ma che si divertono molto recitando insieme e allo stesso tempo sperano di divertire chi verrà. Inoltre si tratta di uno spaccato di un Italia che non c'è più ed infine, per certi versi, è anche commovente!
Enrico Ferdinandi
@FerdinandiE
25 ottobre 2014
Informazioni
L’abito della sposa _ novità assoluta di Mario Gelardi
con Pino Strabioli e Alice Spisa
scene e costumi Alessandro Chiti musiche Paolo Vivaldi
regia Maurizio Panici
Teatro la COMETA DI ROMA dal 21 ottobre al 9 novembre