Sabato, 23 Novembre 2024
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Vicky Catalano ci parla di OGM, in scena al teatro Sala Uno di Roma

Quest’oggi ai nostri microfoni parla Vicky Catalano, presidente della Compagnia Teatro delle Follie (da lei stessa fondata insieme alla collega Valeria Sgaramella), ed attualmente impegnata nello spettacolo, che debutterà al Teatro Sala Uno proprio questa sera, “OGM, Organismi Geneticamente Modificati”.

 

Una prima domanda molto semplice ma fondamentale, cosa rappresenta per te il teatro?

Nel teatro mi ci sono praticamente trovata in quanto fin da piccola, avevo 4 anni, seguivo mia madre che era impegnata con degli spettacoli di cabaret in Calabria. Mi portava sempre con lei e guardavo le prove e il suo modo di far spettacolo. Da quel momento, guardando lei è cresciuta in me una forte passione per questo mondo, il motivo vero e proprio sarebbe difficile da descrivere, diciamo che è stata una condizione che si è presentata che ho colto. Quello che ho per il teatro è un vero e proprio grande amore!

 

Quando sei sul palco quali sono le sensazioni che senti e come ti poni nei confronti della platea?

Quando sto sul palco “gioco”. Nel senso che penso solo a divertirmi ed impersonare al meglio il mio personaggio, ciò che mi da la forza è la carica della platea. Lo scambio d’energia che c’è fra pubblico ed attore è la vera differenza fra teatro e cinema. Uno scambio che è vita attraverso la parola, e in quel flusso d’energia non puoi che divertirti.

 

Dicci qualcosa sullo spettacolo “OGM”.

Una commedia brillante di Enzo Ferrara con due coppie, interpretate una da me e Fabio Avaro l’altra da Valeria Sgaramella e Francesco Stella, diverse fra loro ma accomunate dallo stesso fine: ricorrere ad un medico che grazie alla modifica genetica può far nascere tuo figlio così come vuoi che sia. Avvocato, biondo, alto, futuro politico o sportivo eccellete. Le coppie si incontrano proprio all’interno dello studio medico e da lì nascerà una storia che fa riflettere e che inoltre, perché no, è anche di attualità. Dico questo perché visti i progressi tecnologici in atto in futuro non è da escludere che ciò possa trasformarsi in realtà e noi siamo una delle prime compagnie a portare sul palco questo tipo di tematica.

 

Permettimi una riflessione. OGM quindi può anche far riflettere su tutti quei genitori che, seppur senza ricorrere a modifiche genetiche, cercano di plasmare il corpo e la mente dei figli così da trasformarli nell’adulto dei loro sogni, e non in quello che i loro stessi figli vorrebbero essere. Cosa ne pensi?

Ottima riflessione. Vero, infatti osservando molte coppie di genitori mi rendo conto che crescono i figli non rendendosi conto che così non gli danno modo di dar sfogo alle loro passioni o prendendo in considerazione le naturali inclinazioni o capacità che questi ragazzi possono o non possono avere. Il bello di questo spettacolo è proprio questo, che fa riflettere, come dicevo prima su un tema dalle tante sfaccettature.

 

Un ultima richiesta, dai un ulteriore motivazione ai nostri lettori per venire a vedere il tuo spettacolo?

Invito tutti a teatro per passare un ora e mezza in totale relax e divertimento. Inoltre la nostra è un’iniziativa portata avanti da giovani ed in un momento difficile come questo per il teatro che i giovani vanno aiutati e spronati a continuare sulla giusta via. Quindi mi aspetto che il pubblico voglia premiare questo spettacolo, vi aspetto numerosi!

 

Enrico Ferdinandi

11 novembre 2014

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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