Quest'oggi si celebra la giornata mondiale del teatro. Una ricorrenza nata nel 1961 a Vienna che ha lo scopo, come afferma l'Istituto Internazionale del Teatro, di ricordare a tutti quale sia l'importanza di quest'arte e far capire come mediante il teatro sia possibile favorire:
«gli scambi internazionali nel campo della conoscenza e della pratica delle Arti della Scena, stimolare la creazione ed allargare la cooperazione tra le persone di teatro, sensibilizzare l'opinione pubblica alla presa in considerazione della creazione artistica nel campo dello sviluppo, approfondire la comprensione reciproca per partecipare al rafforzamento della pace e dell'amicizia tra i popoli, associarsi alla difesa degli ideali e degli scopi definiti dall'U.N.E.S.C.O.»
Tutto questo può avvenire mediante la valorizzazione del teatro e di chi lo fa vivere. Proprio per questo motivo quest'oggi sono molte le manifestazioni, in tutta Italia, che cercheranno di avvicinare il pubblico alle sale teatrali.
A Roma, ad esempio, l'Aula di Palazzo Madama lascerà da parte i discorsi dei Senatori per aprire alla cultura ospitando l'evento “Le anime del Teatro, l’anima del Paese". Sugli scranni saranno seduti grandi attori e protagonisti del teatro italiano che interpreteranno i brani dei drammaturghi che hanno segnato la storia culturale della nostra nazione come Luigi Pirandello, Aroldo Tieri, Silvio D'Amico, Paolo Grassi, Giorgio Strehler, Orazio Costa, Leo De Berardinis, Luigi Squarzina, Nicola De Pirro, Carmelo Bene, Eduardo De Filippo, Eugenio Barba. Fra gli attori presenti si possono ricordare i nomi di Lina Sastri, Gigi Proietti, Giulio Scarpati, Alessandra Kustermann ed Alessio Boni.
Lasciare spazio alla cultura nel "tempio" della politica è un'idea che dovrebbe far riflettere. La nostra rivista, la Platea, nasce proprio con l'intento di avvicinare il pubblico, la platea per l'appunto, al mondo del teatro visto come più grande medium attraverso il quale capire, capirsi, riflettere e soprattutto pensare, soppesare, sulle cose dell'anima e del mondo che ci circondano. Il Teatro, quello con la T maiuscola, si configura quindi come una possibilità. La possibilità di specchiarsi nelle storie, nelle emozioni e nelle sensazioni che spesso sfuggono nella quotidianità, la possibilità di rifletterci sopra, per crescere e migliorare non solo il rapporto che abbiamo con gli altri ma anche quello che abbiamo con noi stessi.
Il Teatro migliora ed aiuta. Il Teatro, come tutte le cose nella vita, è frutto di scambi d'energia e pathos, scambi che riguardano molteplici figure. Teatro non è solo l'attore, o gli attori, o chi sta dietro le quinte e mette in scena un'opera, questo non sarebbe niente senza la risposta della platea. Lì nasce e prende vita la magia del teatro, lì prende forma la crescita culturale e morale che tanto serve a questa nazione per risollevarsi.
Una dimostrazione di quanto detto? La prima giornata Mondiale del Teatro in Carcere. Si tratta di una celebrazione istituita quest’anno dal Coordinamento Nazionale Teatro in Carcere e dal Ministero di Giustizia. Un modo per far capire quanto mediante quest'arte sia possibile migliorare la propria condizione ed il proprio spirito.
L'augurio per questa Giornata mondiale del teatro è che questa magia possa continuare a crescere ed a farci crescere.
Ferdinandi Enrico
(@FerdinandiE)
27 marzo 2014