Roma. Nell'elegante cornice di palazzo Cisterna, in via Giulia, la Fondazione Ducci ha presentato quest'oggi la prima edizione di ArtInFondazione, una rassegna d'arte contemporanea dal titolo 'Contemporaneo Europeo 2000-2010'.
Come ha dichiarato il presidente della fondazione, Paolo Ducci, si tratta di un'iniziativa che ha lo scopo di unire, far conoscere e dialogare l'arte del nostro continente. L'arte, afferma Ducci, è il miglior strumento di dialogo, ed in questo caso si tratta di un dialogo poliglotta, in grado di favorire molteplici spunti di riflessione.
Claudio Strinati è il curatore di questa rassegna d'arte che si articolerà in tre momenti. Il primo appuntamento è per il 29 aprile e vede protagonista l'artista finlandese Hannu Palosuo con 'Lumina ac Flores', una selezione di venti opere, fra sculture e dipinti. Dal 21 maggio sarà invece possibile ammirare le opere fotografiche di Marinella Paolini.
A concludere la rassegna l'austriaco Herman Nitsh che esporrà la sua 'arte totale' a palazzo Cisterna a partire dal 18 giugno. È da segnalare anche un altro evento che vede protagonista Herman Nitsh, il concerto che avrà luogo il 17 giugno presso il Salone Vanvitelliano della Biblioteca Angelica. Si tratta di un concerto unico in quanto Nitsh ha realizzato una composizione musicale che sarà presentata al pubblico in prima assoluta proprio in quell'occasione.
Come detto a partire da domani, al palazzo Cisterna di via Giulia, sarà possibile visitare la mostra di Hannu Palosuo 'Lumina ac Flores'. Noi de 'La Platea' abbiamo visitato per voi la mostra in anteprima.
Hannu Palosuo è un artista dalla duplice anima, un bipolarismo che emerge anche dalle sue opere artistiche. In lui vivono le tradizioni della Finlandia e le passioni dell'Italia, le ombre dell'artista e le luci del profeta. Un'arte che parla più lingue: dipinti, sculture ed anche, per la prima volta esposte, alcune sue opere realizzate in ceramica. Si tratta di più volti di una stessa medaglia, una medaglia che guarda il mondo con occhi disincantati e speranzosi. L'artista cerca di dare allo spettatore modo di specchiarsi nelle opere per trarne qualcosa, una riflessione magari. Può sembrare cosa scontata ma non sempre abbiamo la fortuna di trovarci davanti a queste sensibilità.
La mostra si apre con una prima serie di opere dal titolo 'Today is the frightening tomorrow of yesterday'. Protagonista un candelabro, come afferma Palosuo si tratta di un “semplice candelabro, di quelli che potresti trovare a casa della nonna”. L'idea dell'artista è proprio quella di riprodurre oggetti comuni, di tutti i giorni, trapassati però sotto la sua lente d'ingrandimento, condensati e riprodotti in opera d'arte. Si prosegue con un'altra serie di opere 'Love only is incorruptible', alla domanda: l'amore è veramente incorruttibile? Palosuo risponde che bisogna pensarci. La sua opinione ormai, spiega, non è più importante in quanto una volta donate al pubblico le sue opere devono parlare da sole ed i visitatori, da soli devono trarne delle risposte. I Fiori dell'amore incorruttibile, quelli che possono resistere sia al gelo dell'ombra che alla calura della luce, suggeriscono le note alla successiva stanza, quella 'Salle de musique' che nel silenzio lascia spazio all'imaginatio sul significato del titolo delle ultime opere da ammirare: 'None of them is truth'.
La Fondazione Ducci da, con questa rassegna, voce ad un'imperdibile dialogo d'arte di fondamentale importanza per capire e conoscere le meraviglie dell'arte contemporanea.
Enrico Ferdinandi
28 aprile 2014