Venerdì, 22 Novembre 2024
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Stronger - io sono più forte: una sorpresa inaspettata

#recensione Stronger - io sono più forte, diretto da David Gordon Green
 
 
Aprile del 2013. Jeff Bauman è un ragazzo la cui vita è scandita dall’aiutare la madre alcolista, lavorare in una catena Costco e bere con i propri amici.  Un giorno si presenta in un bar la sua ex fidanzata, Erin, della quale è ancora innamorato. 
 
Per riconquistarla, quindi, decide di mettere in gioco tutto il suo carisma al fine di raccogliere fondi per sostenerla nell’imminente maratona di Boston. Purtoppo, però, quel giorno Jeff sosterrà Erin aspettandola vicino al traguardo. Per tale motivo, in seguito alla prima delle due bombe, egli perderà entrambe le gambe ma verrà salvato da un uomo di nome Carlos. Dopo una dolorosa convalescenza in ospedale il ragazzo si risveglia e scrive una frase talmente importante da coinvolgere l’FBI: <Ho visto l’attentatore>.
Sei settimane dopo, accolto da grandi applausi e dall’incondizionata stima di milioni di persone, Jeff torna alla vita di tutti i giorni. L’amore della sua famiglia e l’amore per Erin, distrutta dai sensi di colpa, sono ora il vero motore della sua vita a tal punto che, dopo numerose difficoltà e gravi crisi di panico, nascerà in lui il desiderio di ricominciare a camminare.
 
Ovviamente non sarà affatto facile per Jeff che, al tempo stesso, dovrà abituarsi ai vantaggi e agli svantaggi dell’essere un personaggio pubblico. “Stronger - io sono più forte” è riuscito, contro ogni aspettativa, a commuoverci.  Ha, inoltre, superato 12 Soldiers (potete leggere qui la nostra recensione) aggiudicandosi il titolo di “miglior film” della stagione estiva 2018.
 
La regia è di una semplicità imbarazzante: chiara, limpida e senza particolari azzardi stilistici, sicuramente tra i più grandi meriti del film. Per quanto riguarda le interpretazioni, il protagonista è interpretato da Jake Gyllenhaal che è riuscito a regalare al grande pubblico un personaggio difficile da dimenticare.  Jeff, dopo essere sopravvissuto all’attentato, diventa un simbolo per Boston e, nonostante le terribili difficoltà a cui è continuamente esposto, tenta in ogni modo di godersi appieno la propria nuova vita e, all’occorrenza, indossa molteplici maschere per nascondere ansia e depressione ai suoi sempre crescenti ammiratori.
 
Vorremmo inoltre soffermarci su un aspetto del film che, per quanto possa sembrare marginale, ne è la colonna portante: parliamo, infatti delle reazioni umane che qui risultano perfette in ogni singola scena nella quale i vari personaggi si trovano a reagire davanti a determinate notizie. A tal proposito, siamo rimasti stupefatti dalla carica emotiva di una scena in cui è il padre del ragazzo ad avere una serie di notizie che mettono a dura prova la sua pazienza. In quel frangente di film, l’interpretazione dell’attore è stata davvero covincente ed è riuscito a calarci nei suoi panni.
 
Patty, la madre del protagonista, ha il volto di Miranda Richardson che qui, senz’ombra di dubbio, ha fornito una delle interpretazioni migliori della sua carriera dando vita al personaggio secondario più profondo e memorabile del film. Per ultimo, come sopraccitato, il padre di Jeff è stato uno tra i migliori interpreti di “Stronger” ed è interpretato da Clancy Brown.
 
Il personaggio di Carlos, seppur marginale, è riuscito a regalare uno dei momenti più forti, emotivamente parlando, del film. Infatti, nel corso delle poco meno di due ore di durata, Stronger è una montagna russa di emozioni: riesce a far commuovere lo spettatore, a farlo ridere, a farlo riflettere e, soprattuto a farlo immedesimare nel dolore che vive ogni singolo personaggio con una colonna sonora strepitosa ed una particolare cura nel mostrare certi dettagli. Inoltre non nascondiamo che il finale ci ha coinvolti sul piano emotivo a tal punto da indurci ad uno spontaneo, lungo applauso davanti ai titoli di coda. 
 
Il film, però, ha due difetti non da poco.  Infatti, da una parte, vi è il surrealismo di alcune scene riguardanti la fama di Jeff mentre, dall’altra vorremmo considerare il fatto che il film è basato sull’omonimo romanzo di Jeff Bauman in collaborazione con Bret Witter. Per tale motivo abbiamo apprezzato gran parte della sceneggiatura e delle interpretazioni eccezion fatta per un personaggio, l’unico a non funzionare quasi mai: Erin, l’ex fidanzata di Jeff.  Ad interpretarla è l’attrice canadese Tatiana Maslany che, nonstante il grande e visibile impegno, diventa un personaggio detestabile a tal punto da sperare di non vederla mai più nel corso del film.
 
In conclusione, Stronger - io sono più forte, non è solo il miglior film di quest’estate. Lo consideriamo anche un ottimo “film di copertura” in attesa delle produzioni mirate ad una larga fetta di pubblico da parte delle grandi major come la 20th Century Fox, la Paramount o la Skydance.
 
È un Biopic dal forte impatto emotivo e, quasi ogni aspetto del film, ci è sembrato coerente e ben curato.  Nonostante due piccoli difetti siamo rimasti spiazzati da ciò che stava scorrendo sullo schermo per quanto riguarda la regia ma, soprattutto, dal lato tecnico impeccabile. Ne consigliamo caldamente la visione a chiunque sia in cerca di una grande storia che possa coinvolgere dall’inizio alla fine, dalla messa in scena pressoché eccellente e portatore di un messaggio di speranza.
 
 
VOTO 9-
 
Nicolò Ferdinandi
 
18 luglio 2018

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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