#recensione Deadpool 2, regia di David Leitch
Deadpool/Wade Wilson è diventato un feroce giustiziere che uccide i criminali, incluso il capo di un'associazione di spacciatori nella sua città, fallendo al primo tentativo. Dopo un tragico evento, Deadpool è in cerca di vendetta e riceverà l'aiuto di Colosso, Testata Mutante Negasonica e la sua fidanzata Yukio.
Di lì a poco, il mercenario chiacchierone sarà costretto a lottare contro Cable, un soldato proveniente dal futuro, prendere le difese di Russell Collins, un giovane mutante che riesce a padroneggiare il fuoco e si fa chiamare Firefist. Con l'aiuto di Weasel, suo fidato amico, e il tassista Dopinder il nostro antieroe ha come obiettivo quello di formare una squadra di supermutanti per combattere Cable e salvare Russell.
Il film è magnifico, perlomeno rispetto al precedente capitolo, e funziona bene in tutti gli ambiti: una comicità grossolana e politicamente scorretta, un'ottima colonna sonora, delle splendide frecciatine alla Marvel stessa e all'universo DC. La regia, che passa il testimone da Tim Miller a David Leitch, è molto più dinamica ed ispirata del primo film. Miller ha ceduto il posto a Leitch per divergenze produttive tuttora da chiarire.
All'inizio della pellicola si vede chiaramente la cattiveria del personaggio, nonché la sua genialità. Deadpool 2 funziona molto bene anche per le interpretazioni: a partire dallo stesso Ryan Reynolds, calato alla perfezione nel ruolo del protagonista, il Cable di Josh Brolin ci ha convinti moltissimo anche, e soprattutto, sul piano emozionale e dell'approfondimento psicologico. Infatti, l'uomo fuori dal tempo, ha un background molto valido e un motivo più che giustificabile per voler uccidere Russell a tutti i costi. La fidanzata di Deadpool, Vanessa, per quel poco che fa, non è stata deludente e Morena Baccarin ha dato un'interpretazione degna del personaggio.
Parlando del cast, l'ultimo personaggio meritevole di attenzione è Domino, interpretata da Zazie Beetz. Il suo personaggio è particolarmente ben riuscito ed ha avuto un ruolo leggermente meno anonimo rispetto ad altri personaggi secondari. Le sottotrame del primo film vanno avanti in maniera dissacrante e, finito il film, è difficile non rimane soddisfatti. Prima di andare avanti con la recensione chiediamo ai lettori di soffermarsi su questo paragrafo perché consigliamo, per avventurarsi nella visione del film, di vedere "Logan - The Wolverine". Infatti vi sono alcuni riferimenti e frecciatine al film, soprattutto spoilerosi.
I titoli di testa, in pieno stile James Bond ma pregni dell'umorismo del mercenario chiacchierone, danno un tocco di genialità al prodotto finito. Una menzione d'onore va a Rob Delaney, Terry Crews, Bill Skasgård, Lewis Tan. Loro sono la X-Force di Deadpool e, probabilmente, il comico Rob Delaney nel ruolo di Peter ha fornito l'interpretazione più divertente del film. A voi lasceremo il compito di capire chi si celi dietro "lo sparitore" e, bisogna ammetterlo, a leggere il nome associato al personaggio nei titoli di coda non abbiamo saputo trattenere le risate.
Proprio per quanto riguarda i titoli di coda, la tipica scena post crediti è, probabilmente, la più geniale mai mostrata in oltre 10 anni di Marvel Studios. La colonna sonora è discreta e, in un momento in particolare del film dove c'è una frecciatina a "Logan", non riesce a regalare emozioni ma solo risate.
Il finale del film è avvincente, divertente, folle ed apre le porte ad un più che sicuro terzo capitolo Per ultimo vorremmo parlare del marchio di fabbrica di Deadpool: infrangere la quarta parete. Qui, tale tecnica, funziona alla perfezione rispetto al primo film e, alcune parentesi che il protagonista rivolge al pubblico, rispecchiano perfettamente l'animo del personaggio e risultano molto divertenti. Rispetto al primo film la trama è più evidente ed abbiamo gradito molto l'umanizzazione e le difficoltà, fisiche e morali, del personaggio.
Di contro, però, va detto che purtroppo il film in alcuni frangenti risulta troppo scorretto e, talvolta, grottesco e disgustoso. Nella scena iniziale, ad esempio, la violenza è evidente e per alcuni spettatori potrebbe essere, probabilmente, fastidiosa. Il doppiaggio, sicuramente meglio del capitolo precedente, non è ancora il massimo per quanto riguarda Deadpool ed anche le altre voci italiane, a nostra opinione, non rendono giustizia ai personaggi.
Forse il migliore è stato Cable, con la graffiante voce di Pino Insegno. Non siamo stati convinti poi da alcune forzature riguardanti i personaggi di Russell e Cable.
In sostanza, se il primo Deadpool era un film molto ben riuscito e che raccontava le origini del personaggio, nel seguito il personaggio è già formato, la trama è più evidente, l'umorismo è molto meglio del capitolo precedente e l'arrivo di Cable non poteva dare un pretesto migliore al nostro antieroe per continuare le sue avventure.
Probabilmente le poche scene in cui si vede la X-Force sono le più esilaranti dell'intera pellicola, specialmente per quanto riguarda Peter e il misterioso sparitore. Vogliamo, inoltre, dire che essendo un cinecomic abbastanza adulto rispetto alla media, non crediamo che sia adatto ad un pubblico di bambini. Per quanto riguarda i fan del fumetto vi invitiamo a non perdere l'occasione di vedere il film al cinema. Il divertimento sarà assicurato.
VOTO: 8,5
Nicolò Ferdinandi
27 maggio 2018