‘Quando la canzonetta diventa un classico’, serie di appassionanti incontri per conoscere il mondo della musica in modo nuovo nuovo e piacevole.
La stagione del ‘Giovanni da Udine’, grazie al lavoro dei due direttori artistici, Roberto Valerio per la prosa e Fiorenza Cedolins per musica e danza, quest’anno è ricca di novità interessanti.
Ci sono grandi titoli nel programma, ma questo tutto sommato non è una novità per un teatro che si è sempre distinto per una proposta di qualità. Ci sono collaborazioni prestigiose, per esempio con il Verdi di Trieste, ma anche questa è ormai una tradizione consolidata, anche se la Signora Cedolins, intelligentemente, ha voluto diversificare le recite udinesi con interessantissimi cambi nel cast.
Una delle novità che impreziosisce questa stagione, è una messe di ‘Piccoli Grandi Eventi’, che certamente non sono piccoli e sicuramente, nella maggioranza dei casi, sono grandi eventi.
Vere gemme, che porteranno ad Udine studiosi titolati, artisti interessanti e critici di specchiata rilevanza, a proporre degli incontri organizzati in modo tale da risultare interessantissimi per tutti i palati.
Si comincia il 27 ottobre, con due conferenze spettacolo.
La prima, alle 17.30 si intitola: ‘Quando la canzonetta diventa un classico? Il Lied’.
Si tratta di una manifestazione nel centenario della nascita di Victoria de los Angeles.
Tantissimi i motivi di interesse.
Il primo è ricordare il grande soprano spagnolo, che come tutti gli interpreti del suo tempo dovette scontrarsi con il pluricelebrato fenomeno Callas.
La de Los Angeles riuscì a non farsi schiacciare dalla collega , a mantenere una identità precisa, indipendente da confronti e scontri, nonostante i repertori siano stati simili in certi periodi, addirittura analoghe le registrazioni discografiche, perfino con gli stessi interpreti. Entrambe cantarono ed incisero con Bechi, la Barbieri, Di Stefano, Gobbi, Alva, tanto per fare qualche nome.
Ma mentre la Tebaldi entrò, forse suo malgrado, in un confronto diretto che di fatto divenne conflitto penalizzante, la de Los Angeles seppe gestire la carriera evitando la trappola degli schieramenti, con uno zoccolo duro di fedelissimi pronti a seguirla in capo al mondo e senza quelle frotte di haters che spesso ammorbano il mondo dell’opera lirica.
Certo non ha avuto la popolarità oceanica che la sua bravura avrebbe meritato, non fosse altro per l’eccezionalità di una carriera sostanzialmente cinquantennale .
Esordì a diciotto anni, nel 1941, come Mimì al Liceu di Barcellona. A quell’età le sue colleghe normalmente non avevano neanche iniziato gli studi. Una delle ultime apparizioni musicali fu in occasione dei Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona nel 1992. Decisamente una anomalia nel mondo dell’opera. Basti dire che la carriera della Callas, comprese le pause, i rientri, i ritiri, contando anche l’ultima tournée nella quale esibiva i resti feriti di una voce distrutta, durò la metà.
Sicuramente un’artista sensibile come la Cedolins non poteva perdere l’occasione di rendere omaggio alla grande collega e lo fa con una proposta interessante, coraggiosa e ben articolata.
Prima di tutto invitando una grande firma della critica teatrale, Jorge Binaghi, a parlare del soprano.
Siamo davanti ad una delle colonne della critica teatrale internazionale e poterne godere l’eloquio è già una occasione da non perdere.
Ma in questo caso c’è di più: è il co-fondatore della Fondazione Victoria de Los Angeles. I presenti non sentiranno solo parlare di una grande voce del passato. Potranno conoscerne aspetti inediti, personali; sapranno come si preparava per portare sulla scena i ruoli, come viveva la sua quotidianità.
Si avvicineranno al mondo dell’artista attraverso la voce di chi l’ha conosciuta veramente, non solo attraverso i documenti.
L’Arte è viva e così il teatro ha scelto di non ricorrere a filmati di repertorio per percorrere la carriera della primadonna, ma si è affidato ad un duo di prestigiosi artisti del territorio : il pianista Alessandro del Gobbo ed il soprano Gaja Vittoria Pellizzari, che proporranno brani del repertorio della cantante e di alcuni compositori da lei particolarmente amati, a ricostruirne il gusto, oltre che la carriera.
Un modo per parlare senza scivolare nel rimpianto, nella celebrazione malinconica.
Ogni artista è reso immortale anche dalla passione che ha saputo seminare nelle generazioni future e questa proposta dà forma a questa idea.
Una scelta coraggiosa, politica nel senso più alto del termine: il teatro per celebrare il significato dell’arte si affida ai giovani. Guarda avanti con coraggio, senza malinconie e senza paura.
Questa non sarà una conferenza, ma piuttosto una performance che evoca senza rimpiangere, che commuove proponendosi di seminare passione.
In serata, alle 21.00, un secondo incontro: : ‘Quando la canzonetta diventa un classico? La Canzoni’ .
Protagonista Stefania Segulin, mezzosoprano, attrice, performer, che con il supporto al pianoforte di Eleonora Lana proporrà un viaggio fra songs, lieder, melodies e canzoni, superando divisioni e barriere, schieramenti e luoghi comuni.
Non una lezione od un concerto dal taglio tradizionale, ma un garbato e divertente percorso , per condurre i presenti dentro la magia della musica, a scoprire che spesso certe forme differenti celano contenuti simili, che le divisioni fra i generi sono formule, ma che la poesia che lega i grandi brani è sostanza, libera e coraggiosa.
A riaffermare, ancora una volta, che la cultura è un dono prezioso e che uno dei compiti delle istituzioni di valore è toglierle quella patina di autoreferenzialità che troppo spesso tiene lontane le persone, che fa guardare alle sale teatrali come a dei mausolei, invece che come campi fioriti di emozioni.
In un tempo come il nostro, dove vacillano sicurezze e valori, un teatro che cerca di allargare il bacino, di svecchiare i contenuti senza banalizzarli, punta ai giovani, senza dimenticare i grandi esempi del passato, fa un lavoro coraggioso , che merita, speriamo, di trovare il meritato sostegno di pubblico ed appassionati.
Gianluca Macovez
23 ottobre 2023
informazioni
Piccoli Grandi Eventi
Quando la canzonetta diventa un classico? Il Lied
Nel centenario della nascita di Victoria de los Ángeles
Conferenza concerto di Jorge Binaghi
Gaja Vittoria Pellizzari soprano
Alessandro Del Gobbo pianoforte
Teatro Giovanni da Udine, 27 ottobre 2023, 0re 17.30
Quando la canzonetta diventa un classico? Le Canzoni
Conferenza concerto
Stefania Seculin mezzosoprano, attrice e performer
Eleonora Lana pianoforte
Teatro Giovanni da Udine, 27 ottobre 2023, 0re 21.00