“In ogni uomo abita una nostalgia dell'infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno - che molto spesso è da lui edificato - barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell'arte, nelle scoperte della scienza”.
Voglio partire da questa sinossi, legata al primo spettacolo che presenteremo, per presentare questa quattordicesima edizione, che vede ancora una volta grandissimi protagonisti del teatro e della cultura arrivare in cima al monte.
Un’edizione che si prefigge il desiderio di scandagliare gli sguardi di vari autori e dei loro personaggi. Partiamo con Simone Cristicchi, che attraverso la musica ci porta a guardare con gli occhi di Dante; sarà poi Maria Paiato, una delle grandi interpreti della prosa italiana, nel 150° dalla morte di Alessandro Manzoni, a farci guardare con il nuovo sguardo dell’Innominato in quel passaggio bellissimo dei Promessi Sposi, in quella notte in cui per il protagonista del capitolo lo sguardo su Lucia cambia.
Come cambia poi lo sguardo sui più fragili, sui malati, ce lo fa scoprire, attraverso la comicità Giacomo Poretti, amico del festival e notissimo comico italiano insieme ad Aldo e Giovanni, con Chiedimi se sono di turno, fortunatissimo spettacolo che, dopo aver girato l’Italia, arriva per la prima volta a Varese.
Chiuderemo poi i giovedì di Tra sacro e sacro Monte con una conversazione-spettacolo con uno dei più importanti attori di cinema e teatro del nostro paese, per la prima volta al Sacro Monte, Giancarlo Giannini, in una serata anch’essa improntata sullo sguardo che muta anche grazie alla letteratura.
Altro anniversario importantissimo per noi è quello del grande autore lombardo Giovanni Testori che fin dalle prime edizioni abbiamo messo in scena e letto; per Testori ci saranno due creazioni nuove: una che risalda la collaborazione con Karakorum Teatro e prevede molte repliche le domeniche di luglio per un racconto del viale delle cappelle attraverso i testi di Testori e poi una rilettura della sceneggiatura per film di Amleto, scritta dallo stesso Testori e riportata in scena per noi da Rosario Tedesco e Pasquale Di Filippo.
Ritorna poi Atir di Serena Senigallia con un lavoro dal titolo Grate, una splendida storia su una suora di clausura e quindi uno sguardo ancora nuovo, forse il più vivace, con Chiara Stoppa diretta da Francesco Frongia.
Ecco che il festival si pone ancora come un momento culturale, di incontro, di nuova produzione, di crescita, puntando sull’idea che uno sguardo nuovo è quello che può cambiare cuore e pensiero.
Per Tra Sacro e Sacro Monte l’edizione 2023 è anche l’occasione per ricordare Monsignor Pasquale Macchi, a cento anni dalla sua nascita. Arciprete del Sacro Monte e Arcivescovo di Loreto fu il lungimirante fondatore della Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese, che da quattordici anni sostiene e promuove questo festival.
redazione
30 giugno 2023
informazioni
I LUOGHI DEL FESTIVAL
La XIV Cappella della Via Sacra di Varese sarà di nuovo il palco a cielo aperto del festival per consentire la maggiore capienza di spettatori.
Sarà allestito lo spazio scenico nella zona antistante la cappella, posizionando 500 sedute.
In caso di maltempo, gli spettacoli del giovedì si svolgeranno all’interno della Basilica di San Vittore.
La Casa Museo Pogliaghi ospiterà, invece, due appuntamenti di prosa nella dimora storica del poliedrico artista e collezionista.
Gli appuntamenti domenicali avranno come scenario il secolare viale delle cappelle partendo dalla prima che apre il cammino verso il santuario.
A Villa Panza, in occasione di uno straordinario centenario, due artisti si confronteranno con le tematiche di luce e suono e natura e spazio.
CALENDARIO E SINOSSI
- SABATO 24 GIUGNO 2023 h.XXX – SANTUARIO DI SANTA MARIA DEL MONTE
“CONCERTO DEL CENTENARIO” - Ensemble Amadeus
Un’iniziativa promossa dall’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Varese e patrocinato dal Consiglio Nazionale Architetti a cura dell’ Orchestra Sinfonica “Amadeus”.
- GIOVEDÌ 6 LUGLIO 2023 h.21 – XIV CAPPELLA
SIMONE CRISTICCHI in “PARADISO. DALLE TENEBRE ALLA LUCE”
Scritto da SIMONE CRISTICCHI in collaborazione con MANFREDI RUTELLI
Musiche VALTER SIVILOTTI e SIMONE CRISTICCHI
Canzoni SIMONE CRISTICCHI
Regia SIMONE CRISTICCHI
Produzione ELSINOR CENTRO DI PRODUZIONE TEATRALE
In ogni uomo abita una nostalgia dell'infinito, un senso di separazione, un desiderio di completezza che lo spinge a cercare un senso alla propria esistenza. Il compito dell’essere umano è dare alla luce se stesso, cercando dentro all’Inferno- che molto spesso è da lui edificato -barlumi di Paradiso: nel respiro leggero della poesia, nella magnificenza dell'arte, nelle scoperte della scienza, nel sapientissimo libro della Natura.
A partire dalla cantica dantesca, Simone Cristicchi scrive e interpreta “Paradiso”, opera teatrale per voce e musica, racconto di un viaggio interiore dall’oscurità alla luce, attraverso le voci potenti dei mistici di ogni tempo, i cui insegnamenti, come fiume sotterraneo attraversano i secoli per arrivare con l’attualità del loro messaggio, fino a noi. La tensione verso il Paradiso è metafora dell’evoluzione umana, slancio vitale verso vette più alte, spesso inaccessibili: elevazione ed evoluzione.
Il viaggio di Dante dall’Inferno al Paradiso è un cammino iniziatico, dove la poesia diventa strumento di trasformazione da materia a puro spirito, e l’incontro con l’immagine di Dio è rivelazione di un messaggio universale, che attraversa il tempo e lo vince.
- MARTEDì 11 LUGLIO 2023 h.21 – CASA MUSEO POGLIAGHI
“GRATE”
di GIANNI BIONDILLO
con CHIARA STOPPA e con la partecipazione di ROBERTA FAIOLO
Regia FRANCESCO FRONGIA
Scene e attrezzeria MARINA CONTI
Costumi KATARINA VUKCEVIC
Luci e suono ROBERTA FAIOLO
Produzione ATIR
Come si può raccontare una metropoli che ha fatto del suo dinamismo una cifra, una missione, dopo che le nostre città si sono svuotate per una pandemia che ci ha obbligati a rimanere chiusi in casa, come fossimo tutti in clausura? Come si può raccontare il vincolo, il limite, il silenzio, il raccoglimento, se non facendoci aiutare da chi lo ha scelto per tutta la vita?
Maria Chiara è una suora di clausura del convento delle clarisse di Milano. Ad un certo punto del suo percorso esistenziale ha compreso quale fosse la sua vocazione: isolarsi dal mondo per stargli più vicino. Decide così di raccontarcelo, anche per smontare i pregiudizi che abbiamo tutti nei confronti di chi ha fatto una scelta così radicale. Ma raccontare la sua vocazione significa anche scoprire le vite e le storie emblematiche di altre due sorelle che in momenti ed epoche diverse hanno fatto la stessa scelta: Chiara Daniela, che arrivò a Milano in piena seconda guerra mondiale per fondare il monastero e Maria Ida, figlia di operai socialisti che fu adolescente durante gli “anni di piombo”.
Racconti che sommati l’uno all’altro ripercorrono la storia di una città e di un Paese. Perché scegliere la clausura non significa dare le spalle alla città che ti accoglie, ma vederla e comprenderla in modo differente.
E se Milano è una città abitata da un popolo in continuo movimento, dove storie antiche e moderne collidono e s’infrangono in un turbine infinito, forse proprio da questo centro immobile la si può osservare in modo davvero nuovo. Fuori da ogni luogo comune, pieni di compassione e speranze.
- GIOVEDÌ 13 LUGLIO 2023 h.21 – XIV CAPPELLA
MARIA PAIATO in “LA NOTTE DELL’INNOMINATO”
Tratto da I PROMESSI SPOSI di ALESSANDRO MANZONI
Con MARIA PAIATO
Al violoncello Tobia Scarpolini
Produzione Associazione Tra Sacro e Sacromonte
A 150 anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni, una delle più grandi interpreti del teatro italiano ci conduce dentro questa pagina straordinaria della letteratura italiana, una pagina di letteratura ma soprattutto una pagina in cui si racconta la possibilità del cambiamento del cuore umano, di uno sguardo nuovo.
La notte dell’Innominato è notte infinita, interminabile, indecifrabile mala notte.
I due protagonisti di questo straordinario viaggio mentale si muovono in un buio che sembra perenne. L’Innominato fa i conti con sé stesso, con la sua mancanza di fede, la sua ambizione, la sua finitezza. Questa notte eterna, vera protagonista del testo, avvolge tutti i personaggi, li rende incerti, ansiosi, fragili, muta le loro convinzioni, li spinge a compiere azioni impensabili.
Una notte in cui si può cogliere il percorso che compie la coscienza dell'uomo, prima verso il basso, in un’atmosfera di incubo e di prostrazione, e poi di risalita verso la liberazione dal tormento e il raggiungimento del ravvedimento e della conversione. Nella notte tutto può accadere: si imboccano vie sconosciute e tortuose ed è facilissimo ritrovarsi in situazioni illogiche ed impossibili. Ma una via per una nuova luce è ancora possibile.
- GIOVEDÌ 20 LUGLIO 2023 h.17.30 – CASA MUSEO POGLIAGHI
RIFLESSIONI SUL SACRO MONTE: incontri, dialoghi e confronti
Promosso dall’ Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Varese - Commissione Rigenerazione, in collaborazione con l’Associazione Tra Sacro e Sacro Monte.
Suggestioni, riflessioni, proposte raccolte dalla Commissione Rigenerazione dell'Ordine degli Architetti di Varese durante gli incontri con gli attori che direttamente o indirettamente si relazionano con il Sacromonte di Varese, cercando di intercettare le loro sollecitazioni e dando voce ai diversi aspetti che riguardano il futuro di questo luogo così emblematico e significativo nella sua complessità e ricchezza.
Sarà questa un’occasione di restituire alla cittadinanza una serie di contributi da alcuni degli interlocutori coinvolti.
- GIOVEDÌ 20 LUGLIO 2023 h.21 – XIV CAPPELLA
GIACOMO PORETTI in “CHIEDIMI SE SONO DI TURNO”
di e con GIACOMO PORETTI
Regia ANDREA CHIODI
Produzione TEATRO DE GLI INCAMMINATI
In ospedale si entra solo per tre motivi: se uno è ammalato, se si va a trovare un ammalato, oppure, se sei particolarmente sfortunato, se ci devi lavorare. Il protagonista di questo monologo aveva immaginato per sé un avvenire radioso come calciatore, come astronauta o avvocato di grido; ma la sorte è a volte sorprendente, talvolta bizzarra, e quasi sempre misteriosa, e così mentre sta per ricevere il pallone d’oro, aprendo gli occhi si ritrova nelle proprie mani una scopa di saggina. Partito dai bagni finirà sulla scrivania del Capo sala, dopo un vorticoso viaggio per tutti i reparti dell’ospedale, attraverso letti da rifare, suore, dottori, malati veri e immaginari, speranze di guarigione e diagnosi che spengono i sorrisi, sempre con due amici fidati: la scopa di saggina e il pappagallo. Il pappagallo è lo strumento detestato da tutti in ospedale, chi lo deve usare, chi lo deve pulire, il Primario non lo vuole vedere, i parenti lo vogliono occultare. Ma attraverso il pappagallo passa tutta l’umanità, tutta la delicatezza, tutta la vergogna e il rispetto di quando si ha bisogno d’aiuto e di qualcuno che tenga compagnia alla nostra fragilità.
- MARTEDÌ 25 LUGLIO 2023 h.21 – CASA MUSEO POGLIAGHI
PASQUALE DI FILIPPO in “AMLETO. UNA STORIA PER IL CINEMA”
Sceneggiatura per un film mai realizzato di Giovanni Testori
Legge PASQUALE DI FILIPPO
Luci GIULIANO ALMERIGHI
Adattamento e regia ROSARIO TEDESCO
Organizzazione ROSSELLA TANSINI
“Amleto, rivolgendosi al popolo di pastori e montanari:
Tutto quello che appartiene a questo trono, […]
io decido di regalarlo a voi. […]
ma non ve lo do come forse credete per amore. Ve lo do per odio. Perché trasformandovi in padroni possiate diventare anche voi marci e schifosi come noi.”
Dall’appassionato furore di questo Amleto, dalla barbarica violenza testoriana, si parte.
Come sempre più spesso accade a Rosario Tedesco, le idee e i progetti prendono corpo da domande e da passeggiate.
-Conosci il Sacro Monte di Varese?
-Sei mai stato a Casa Pogliaghi?
-Hai mai letto Amleto. Una storia per il cinema?
E così eccolo muovere i primi passi insieme a Rossella Tansini, Pasquale di Filippo e Giuliano Almerighi, tra pagine e monti, alla scoperta di quello che per lui più che un autore è diventato un territorio: Giovanni Testori!
Il desiderio nascosto è quello di portare l’intera Trilogia degli Scarozzanti in questo paesaggio dell’anima. Così si va di testo in testo, di monte in monte alla scoperta della fitta trama di parole con cui Testori ha tessuto il suo paesaggio e l’anima sua.
- GIOVEDÌ 27 LUGLIO 2023 h.21 – XIV CAPPELLA
“DA DANTE A LEOPARDI, GIANCARLO GIANNINI, UNA CONVERSAZIONE”
Il grande attore per la prima volta al Sacro Monte in un dialogo sulla sua carriera, il suo rapporto con il mistero e i grandi autori che l’hanno maggiormente colpito e affascinato.
Si partirà da una chiacchierata con il direttore artistico Andrea Chiodi per ricordare alcuni dei grandi artisti con cui il maestro Giannini ha lavorato, per passare agli esordi nel Romeo e Giulietta di Zeffirelli fino al grande cinema e ai giorni nostri, quando il grande attore è stato inserito tra le stelle di Hollywood nella Walk of Fame. Sarà l’occasione per ascoltarlo leggere alcune delle più belle pagine della letteratura in un incontro informale con il pubblico del festival.
- DOMENICA 9-16-23 LUGLIO 2023 h.10.30 – 16.30 – 20.00
“LA CADUTA DEI CEMENTI. Un pellegrinaggio teatrale attraverso le parole di Giovanni Testori”
Una performance immersiva audioguidata di CHIARA BOSCARO e MARCO DI STEFANO
Con RICCARDO TROVATO e le voci di EMANUELE ARRIGAZZI e SUSANNA MIOTTO
Con estratti delle opere poetiche di Giovanni Testori
Editing sonoro di Jacopo Gussoni
Un progetto di Karakorum Teatro / La Confraternita del Chianti
Produzione esecutiva Maddalena Vanolo e Stefano Beghi
Coproduzione Associazione Tra Sacro e Sacromonte e Karakorum Teatro
Col patrocinio di Casa Testori
In occasione del centenario della nascita di Giovanni Testori, Karakorum Teatro e La Confraternita del Chianti realizzano per il festival Tra Sacro e Sacro Monte 2023 una performance audioguidata che alterna una drammaturgia originale alle parole poetiche dello scrittore di Novate. Un pellegrinaggio teatrale punteggiato dalle cappelle del Sacro Monte di Varese. Un viaggio sull'esperienza terrena e sull'eterna ricerca di senso che ogni essere umano compie e che Giovanni Testori ha con efficacia raccontato in tutta la sua opera: un viaggio sempre in bilico tra il Sacro e il Profano, tra la Carne e lo Spirito, tra la Vita e la Morte.
- 1923 – 2023 PER GIUSEPPE PANZA DI BIUMO
12 Luglio 2023
Opere in Scena a Villa e Collezione Panza con Elena Rivoltini
Ore 19.00 e ore 21.00
21 Luglio 2023
Opere in Scena a Villa e Collezione Panza con Andrea Chiodi
Ore 19.00 e ore 21.00
Apertura della Villa dalle 19 alle 22.30
Per info e prenotazioni: www.villapanza.it
In occasione del centenario della nascita, il FAI-Fondo per l’Ambiente Italiano intende rendere omaggio a Giuseppe Panza di Biumo che ha voluto lasciare alla Fondazione la sua casa di Biumo Superiore (Varese) e l’importante collezione di opere d’arte che ospita. Un palinsesto di iniziative e incontri sarà occasione per valorizzare la figura del collezionista e divulgare ad un pubblico sempre più ampio ed eterogeneo la sua opera.
Per questa importante ricorrenza, nell’estate 2023, il progetto Opere in scena, che contraddistingue ormai da qualche anno la programmazione estiva della villa, verrà riproposto e declinato con l’obiettivo di indagare alcuni degli elementi che hanno caratterizzato la ricerca di Panza e i cui esiti sono oggi trascritti nella sua collezione. Luce, spazio, suono e natura, saranno al centro delle interpretazioni di un regista teatrale e un musicista-performer che, attraverso lo strumento della parola e della musica, genereranno suggestioni inedite.
Il primo appuntamento sarà dedicato a luce e suono. Il 12 luglio Elena Rivoltini, attrice, cantante e sound artist proporrà un intervento performativo con l’esecuzione, dal vivo e a cappella, di brani vocali creando atmosfere sonore minimaliste in dialogo con le opere di Maria Nordman, Meg Webster, Dan Flavin e James Turrell. Il percorso inizierà con Varese Room di Maria Nordman in cui l’oscurità totale e la sensazione di essere sospesi nel vuoto, in uno spazio siderale, saranno amplificati e intensificati dai vocalizzi dell’artista; i visitatori saranno poi guidati in una soundwalk, una passeggiata sonora nel parco, che solleciti l’ascolto dei suoni dell'ambiente e dell’uomo che si muove al suo interno, per giungere a Cone of Water di Meg Webster. Il percorso prosegue con un’immersione nel Varese Corridor di Dan Flavin in cui il ritmo dei duecentosette tubi al neon di tre diversi colori intersecati e alternati sarà enfatizzato dallo strumento vocale. Infine, si giungerà all’opera Sky Space I di James Turrell che per l’occasione si trasformerà in un teatro di luce naturale e suono.
Nella serata del 21 luglio Andrea Chiodi, regista teatrale e direttore artistico del festival Tra Sacro e Sacro Monte, si confronterà invece con natura e spazio. La natura e le sue proporzioni incarnano per Giuseppe Panza lo spazio ideale, proiezione di un mondo perfetto e Villa Panza, emblema della relazione simbiotica tra architettura, natura e paesaggio, sin dall’inizio diviene materia e fonte della ricerca estetica del collezionista.
Partendo dalla monumentale carpinata che, come un cannocchiale prospettico, spinge l’occhio verso l’orizzonte, Andrea Chiodi attraverso le suggestioni di brani letterari e poetici, guiderà il visitatore all’osservazione del cielo stellato per il quale il parco della villa, un terrazzo tra terra e cielo, offre un perfetto punto di visita. Il percorso si concluderà con l’opera di Jene Highstein Twelve Part Vertical Pipe Piece, 1973, una linea di pali equidistanti inseriti verticalmente nel terreno, attraverso i quali l’artista rivela lo spazio naturale: distanze, angolazioni, linee parallele o convergenti, perpendicolari o oblique.
Il progetto, in collaborazione con il Festival Tra Sacro e Sacro Monte, coinvolgendo artisti del territorio, intende ancora una volta creare occasioni per nutrire legami di pensieri e contenuti tra le diverse realtà che operano nel mondo della cultura varesina.