Domenica, 24 Novembre 2024
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Il VENDITORE DI SIGARI - Allo Spazio Diamante dal 24 al 27 gennaio 2020

Sarà in scena allo Spazio Diamante dal 24 al 27 gennaio, Il VENDITORE DI SIGARI di Amos Kamil, con Gaetano Callegaro e Francesco Paolo Cosenza, regia Alberto Oliva; una produzione MTM Manifatture Teatrali Milanesi.

Lo spettacolo rientra nel ciclo di eventi che Oti-Officine del teatro italiano ha programmato per celebrare il Giorno della memoria.

Sinossi
Berlino 1947, ore sei e trenta. Nella Germania appena uscita dalla guerra, tutte le mattine alla stessa ora, due uomini si incontrano: un professore ebreo che vuole partire per fondare lo Stato di Israele e il proprietario di una tabaccheria, dall’aspetto tipicamente tedesco. Sono sopravvissuti alla tragedia che ha appena sconvolto e quasi annientato un popolo intero. Si attaccano, si rinfacciano colpe reciproche e recriminano sui torti subiti, fino a scoprire dolorosamente quanto gli obblighi della Storia possano condizionare il modo di agire dei singoli individui, quando, completamente soli, devono affrontare il proprio destino. Si gioca una partita in cui è impossibile giudicare vincitori e vinti, perché vittime e carnefici camminano su un piano sempre in bilico.

Nascere tedesco nel 1920 significava essere condannato a diventare un carnefice. Nascere ebreo nello stesso anno era la condanna ad essere una vittima. In entrambi i casi, la ribellione a questo destino poteva costare molto cara. A quali compromessi un essere umano, da solo, è disposto a scendere quando si trova sull’orlo dell’abisso? Lo spettacolo, partendo dalla questione ebraica in un momento cruciale della sua evoluzione, parla a tutti, perché tutti prima o poi siamo chiamati a fare i conti con la nostra identità e a scegliere i tempi e i modi della nostra partecipazione sociale.

Note di regia
Suscita una strana emozione ritornare a lavorare su questo spettacolo, che è stato in scena per cinque stagioni tra il 2010 e il 2014, e riscoprirne la straordinaria attualità nell’Italia di oggi, così simile e così diversa nel breve volgere di pochi anni. Sentendo risuonare nuovamente le parole di Amos Kamil, mi rendo conto di quanto sia diventato importante il tema dell’odio che scaturisce dal pregiudizio. Il fenomeno degli “haters” si è sviluppato a dismisura in questi ultimi anni e, senza averlo voluto quando ha fatto il suo primo debutto, Il venditore di sigari mette a tema proprio questo, focalizzando l’attenzione su un uomo che sceglie un bersaglio tanto preciso quanto pretestuoso per dare sfogo a tutta la sua frustrazione e rabbia. Credo che affrontare di nuovo il testo da questo inedito punto di vista possa dargli ancora più valore, ben aldilà della questione ebraica negli anni successivi alla sconfitta nazista, rimane un tema che merita di essere sempre ricordato e analizzato.
L’odio non è una faccenda delle personi ignoranti, come oggi si tende a pensare per stigmatizzare e circoscrivere il fenomeno che imperversa sui social network e copre di fango quasi tutti i personaggi che emergono dall’anonimato, facendoli bersaglio di insulti spesso gratuiti e pesantissimi. Nel testo di Amos Kamil l’odio è prerogativa di un professore di grandissima cultura. Questo forse ci aiuta a capire che a suscitare questo tipo di accanimento sociale sono motivazioni antropologiche e tanta sofferenza. Perciò l’antidoto non sta nel moralismo, ma nella capacità di ascoltare l’altro ed entrare veramente in dialogo superando le barriere del pregiudizio.


Oti-Officine del teatro italiano per il Giorno della memoria

Oti-Officine del teatro italiano partecipa al giorno della memoria come può fare un teatro: mettendo in scena spettacoli che raccontino quel male, affinché la memoria rimanga vigile.
L’odio non nasce solo dall'ignoranza. Non erano ignoranti i nazisti, come oggi non sono ignoranti tutti quelli che emergono dall'anonimato per tacciare altri di diversità e poterli insultare, quando non annientare. Per questo, l’antidoto non sta nel moralismo, ma nella capacità di ascoltare l’altro ed entrare veramente in dialogo con lui, superando le barriere del pregiudizio. Capire l'altro attraverso la sua storia, e di qui capire noi stessi: questo ci permette di fare il teatro, questo è il suo compito.

 

redazione

23 gennaio 2020

 

informazioni

Programma

26 gennaio, ore 21

BRANCACCINO
LA TREGUA, da Primo Levi, lettura scenica di e con Riccardo Bocci. Produzione Daf

27 gennaio, ore 21

SALA UMBERTO
FILASTROCCHE DELLA NERA LUCE. CRONACHE DELLA SHOAH, di Giuseppe Manfridi, con Evelina Meghnagi, Lorenzo Macrì e Giuseppe Manfridi. Produzione Oti

24|27 gennaio
SPAZIO DIAMANTE
Il VENDITORE DI SIGARI, di Amos Kamil, con Gaetano Callegaro e Francesco Paolo Cosenza, regia di Alberto Oliva. Produzione Teatro Litta-Mtm

lla Sera, 19/05/2010


SPAZIO DIAMANTE
Via Prenestina 230B - tel. 06 27858101
CENTRALINO OPERATIVO PER INFO E PRENOTAZIONI: lunedì-venerdì h. 12:00/19:00, sabato h 14:00/19:00, domenica h 14:00/18:00
Info e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - WhatsApp 345 9409718
Prezzo biglietti
PROSA Intero € 18,00, Ridotto (Universitari, Under 30, Over 65, Residenti Municipio V) 15 euro
Orario Spettacoli: dal martedì al sabato ore 21:00 - Domenica ore 17:00

Di seguito gli orari del botteghino Sala Umberto e Brancaccio
Sala Umberto:
APERTURA AL PUBBLICO: martedì-venerdì h. 12:00/19:00 - sabato h 14:00/19:00 - domenica h 14:00/18:00
lunedì chiuso
La biglietteria, dopo le 19, resterà aperta fino ad inizio spettacolo per le operazioni riguardanti lo stesso
Teatro Brancaccio:
Orari martedì - venerdì h. 11.00/13.00 – 14.00/19.00
sabato h. 14.00 – 19.00 / domenica h. 14.00 – 18.00
lunedì chiuso
CENTRALINO OPERATIVO PER INFO E PRENOTAZIONI
lunedì - venerdì h. 11.00/13.00 – 14.00/19.00
sabato h. 14.00 – 19.00 / domenica h. 14.00 – 18.00

Trasporto Pubblico
Con l’autobus 150F, N12 – Fermata Prenestina/Conti
Con il Tram 5 / 14 / 19 – Fermata Prenestina/Conti
Con l’automobile è possibile parcheggiare sulla via Prenestina e strade adiacenti.
Taxi Stazione taxi Largo Preneste

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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