Dal 29 gennaio al 3 febbraio al Teatro Torlonia per la regia di Federico Tiezzi in scena LA SIGNORINA ELSE, celebre testo del drammaturgo austriaco nel cui lavoro Freud stesso ravvisava il corrispettivo “letterario” della sua psicoanalisi, Arthur Schnitzler. Dopo il successo riscosso con Il ritorno di Casanova, prosegue con questo spettacolo il lavoro di ricerca di Tiezzi sull’autore austriaco e sulla Vienna della fine del XIX secolo, attraverso un testo straordinariamente lucido e vibrante sulle corruzioni della società moderna.
Risalente al 1924, LA SIGNORINA ELSE è una novella incentrata sullo scorrere tumultuante dei pensieri che si affollano e scontrano nella mente della giovane Else, ragazza inquieta e altera ‘altera’, adolescente appassionata alle prese con i primi turbamenti sessuali, con le prime fantasie erotiche, su cui sta per abbattersi una catastrofe familiare. Else viene infatti messa in difficoltà dalla richiesta dei genitori che necessitano di una grossa somma di denaro. È la madre stessa che con cinismo, in una lettera dal tono patetico, invita la figlia a vendersi per salvare la famiglia dalla bancarotta. L’unico modo per ottenere il denaro è infatti chiederlo a un ricco conoscente che da tempo la corteggia e che si trova con lei in vacanza a San Martino di Castrozza. Arthur Schnitzler impiega in questo racconto la tecnica del monologo interiore, il flusso di coscienza, attraverso il quale i pensieri e le contraddizioni del personaggio, e della società in cui si muove, vengono alla luce con straordinaria potenza. Un testo di spietata radiografia di una società corrotta fin nel nucleo familiare: una vera e propria tragedia della coscienza moderna, sganciata dai valori della tradizione, attenta solo ai propri istinti e ai propri falsi valori, cinicamente pronta a sacrificare un’adolescente in nome del denaro e delle apparenze sociali. L’autore fonde in uno strepitoso, vibrante monologo interiore le fantasticherie, le paure, l’orgoglio di Else e le vere e proprie allucinazioni a cui la situazione, complicata dall’ingestione di una massiccia dose di sonniferi, spinge la fanciulla fino a portarla al suicidio. Federico Tiezzi opera una scelta registica che sposa l’intento dell’autore: come Schnitzler “viviseziona” il cuore di una giovane donna e la società che la circonda, così il regista “viviseziona” il corpo del testo e il corpo creativo dell’attore. Si viene così a determinare una dimensione teatrale “anatomica”, che vede lo spettacolo svolgersi in un piccolo “teatrino-obitorio”, il quale richiama e omaggia il secentesco Teatro Anatomico dell’Ospedale del Ceppo di Pistoia in cui il testo ha visto il suo debutto. Con lo sfondo della cultura viennese della finis Austriae, permeata da scoperte artistiche che ritrarranno lo splendido decadimento di quella società, si svolge il racconto di un’educazione sentimentale al rovescio, in cui l’autore, al pari di Freud, smaschera i falsi valori della borghesia del tempo.
Redazione
27 gennaio 2019
Informazioni
LA SIGNORINA ELSE
di Arthur Schnitzler
versione Sandro Lombardi
regia Federico Tiezzi
drammaturgia Sandro Lombardi, Fabrizio Sinisi e Federico Tiezzi
con Lucrezia Guidone e Martino D’Amico
pianoforte e violoncello Dagmar Bathmann
percussioni Omar Cecchi
clarinetti Iacopo Carosella
scene Gregorio Zurla
costumi Giovanna Buzzi
luci Gianni Pollini
movimenti coreografici Giorgio Rossi
regista assistente Giovanni Scandella
Produzione Compagnia Lombardi – Tiezzi
Associazione Teatrale Pistoiese Centro di Produzione Teatrale
con il sostegno di Regione Toscana e Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo
Mercoledì 30 gennaio (ore 17) A colloquio con la Signorina Else incontro con la compagnia in dialogo con Sonia Bellavia, docente di Teatro e spettacolo moderno e contemporaneo presso Università La Sapienza, Antonella Gargano, docente di Letteratura tedesca presso Università La Sapienza
Orario spettacolo: tutte le sere ore 20.00, domenica ore 17,00