Lunedì, 25 Novembre 2024
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La Lupa, in scena al Teatro Planet il 27, 28 e 30 novembre 3, 4, 5, 6, 10, 11, 12 e 13 dicembre 2015

#segnalazione

La lupa che è donna ancora “bella e provocante”, si innamora di Nanni Lasca, bel giovane “... tenero con le donne, ma più tenero ancora del suo interesse”. Nanni che cerca per sé una migliore e più stabile posizione sociale vorrebbe, invece, sposare Mara, la figlia della Lupa. Quest’ultima, stretta sempre più da una passione devastante per il giovane pur di averlo gli concede le nozze con Mara.

 

Passa del tempo e Mara e Nanni hanno un bambino ed un altro è in arrivo anche se tutti suppongono che l’uomo abbia continuato a vivere nel peccato con la suocera.
L’epilogo si svolge di Venerdì Santo. Nanni s’è confessato e si dichiara definitivamente guarito dalla potente fascinazione per la Lupa, tanto che l’intera comunità lo designa a portare lo stendardodella confraternita durante la processione. Intanto, in questa atmosfera di festosa espiazione arriva la Lupa che dopo un’ultima lite con la figlia si fa uccidere da Nanni pagando con la vita il suo tragico destino.

NOTE:

Il pessimismo di Giovanni Verga è un pessimismo cupo e profondo che si fonda e si legittima soprattutto nella sostituzione del tempo storico col tempo etnologico segnato dal ritmo delle stagioni, dalle feste religiose e cadenzato letterariamente dai proverbi.
Un tempo circolare che ritorna su se stesso senza presupporre alcuno sviluppo e alcun progresso. All’interno di esso una comunità “tutta natura” distingue dal lavoro le pause ludiche dove le piccole trasgressioni possono e devono esplodere per essere meglio controllate. È qui che la “Lupa”, femmina dalla sessualità esuberante, cerca di placare i suoi appetiti corteggiando gli uomini e turbando gli equilibri dell’eremo rurale dove pulsa (sembra credere Verga) l’ultimo rantolo d’onestà antica.

Chiaro è che qualcuno dovrà farsi carico di liberare la comunità dal pericolo costituito da questa femmina, toccherà a Nanni Lasca, proprio come l’eremita del racconto, salvare la comunitàminacciata.
Una vera e propria discesa agli inferi quella di Nanni con un finale catartico mediante il sangue fatto versare alla Lupa che salva tutti e ripristina il vecchio ordine temporaneamente squilibrato.L’esotismo della protagonista, la ferocia primitiva in cui si consuma il dramma essenzialmente passionale non riescono a nascondere i meccanismi e le logiche meschine di scalata sociale del Nanni Lasca. L’arrivismo e la scaltrezza del giovane Nanni fanno rientrare in gioco il tempo storico precedentemente espulso dall’universo verghiano contaminando il rassegnato e rassicurante tempo etnografico.

A parte questo, un’ultima riflessione è d’obbligo sull’enorme personaggio di gna’ Pina. Recuperando nella messa in scena gli umori ben più potenti della novella (novella che rivela un Verga maggiore), grande ci appare questa donna che in un impeto di ferina naturalezza “sceglie” di morire. La Lupa si fa ammazzare lasciando alla comunità una pesante eredità, quella cioèdell’insensatezza di ogni agire umano. Ella, morendo, copre tutti e tutto di una luce tragica e nera.

informazioni


LA LUPA

di G. VERGA

con

Caterina Costantini, Vita Rosati, Francesco Gargiulo, Gianni Stroppa, Eugenio Di Folco, Giulia Marcaccio, Viviana Franco, Alessandra Cedrone, Barbara Dominoni, Fabio Svaluto Moreolo.


Musiche: Eugenio Tassitano


Teatro Planet, Via Crema 14 - Roma

27 e 28 novembre ore 21:00
30 novembre ore 18:00
3 - 4 - 5 dicembre ore 21:00
6 dicembre ore 18:00
10 - 11- 12 - 13 dicembre ore 21:00


Redazione
28 novembre 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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