L’ampio e antico foyer del Teatro Valle si apre mercoledì 25 marzo con l’omaggio a Luca Ronconi, e sarà uno spazio di incontri e attività del Teatro di Roma aperto a tutte le altre istituzioni della Città.
Il Teatro di Roma rende, così, il suo secondo omaggio al grande maestro del Novecento che ha segnato anche la scena della Capitale e il suo racconto dal 1994 al 1999, anni in cui ha diretto il Teatro di Roma. Con il secondo appuntamento del ciclo di incontri ad ingresso libero ROMA PER RONCONI, lo Stabile offre al pubblico una serata unica ed irripetibile dal titolo LA CAPITALE SECONDO GADDA E RONCONI (mercoledì 25 marzo alle ore 18 e in replica straordinaria alle ore 20.30). Un’occasione per rivedere in scena la Città raccontata da Gadda e da Ronconi attraverso la proiezione della versione televisiva che Giuseppe Bertolucci ha diretto dell’adattamento teatrale di Ronconi di Quer pasticciaccio brutto de via Merulana di Carlo Emilio Gadda. Introduce la serata Gianfranco Capitta.
E proprio il Teatro Valle torna ad accogliere il maestro Ronconi e il suo tributo a Roma per riscoprire il genio dell’artista che nella sua lunga carriera ha portato a teatro la passione e la ragione, la lucidità intellettuale e la capacità della grande narrazione, da quando nel marzo del 1953 esordì come attore al Teatro Valle nei Tre quarti di luna di Luigi Squarzina. Così, a poco più di un mese dalla sua scomparsa, il Teatro di Roma ricorda l’eredità e il patrimonio di idee di un uomo di teatro che continua a stimolare la ricerca fra la parola scritta e la parola fatta vivere in palcoscenico: «Grazie a un amore puro verso il palcoscenico, sentito sempre quale occasione di conoscenza ed esperienza a tutto tondo, Ronconi ha creato spettacoli originali, sorprendenti, indimenticabili con i quali ha saputo disvelare, con tocco lirico e visionario, il mistero della vita – così il ricordo del direttore Antonio Calbi – Attraverso il lavoro sui testi, mai scontati; sulla parola e sulla recitazione dell’attore; le sperimentazioni sullo spazio, da autentico architetto di visioni; la restituzione al tempo del suo respiro più dilatato; la costante attenzione allo spettatore, è stato unico nel rivelare la meraviglia dell’ordinario. Fra i pochi a essere riuscito a ricomporre la frattura fra scienza e creatività, indagine e necessità, invenzione e verità. Ha saputo rigettare con forza gentile e piacere del gioco, lungo i suoi cento spettacoli per il teatro e le sue cento regie per l’opera lirica, la riduzione del teatro a semplice rappresentazione e gli spettacoli a ordinarie confezioni. È per queste ragioni che oggi Ronconi ci appare, in cristallina evidenza, come il vero Leonardo della scena italiana e internazionale».
Questo secondo omaggio a Luca Ronconi vuole essere l’occasione di incontro con il suo “teatro”: è del 1996 la memorabile regia del Pasticciaccio, uno degli episodi più affascinanti del suo riversamento sulla scena di importanti opere letterarie, che ha dedicato a Roma attraverso la teatralità della parola gaddiana. “Il pasticcio – commentava Ronconi in un’intervista rilasciata a La Repubblica nel 1996 – è attualissimo. Ma anche eterno: antropologico o costituzionale in un paese dominato dal perenne intrigo plautino di servi e parassiti. A Roma in particolare, la mia città, la stessa del romanzo, la tendenza all’imbroglio e al sotterfugio è permanente”. Dalla pagina alla scena, il maestro trasferisce a teatro la città attraverso la lingua di Gadda. Ed infatti, l’opera, con la sua forza immaginativa e linguistica, attraversa i luoghi e la storia della Città rispecchiandosi sulla scena teatrale che diventa “un’arena per gli attori – continuava il maestro – sarà il loro movimento, con le parole, a creare la dinamica dello spettacolo. Ognuno ha un ruolo, da cui però, proprio per la natura del testo, entra e esce di continuo: per proiettarsi nel futuro, per ricordare il passato”.
Gli incontri del ciclo ROMA PER RONCONI proseguono martedì 31 marzo (ore 18) nel Foyer del Teatro Valle con la proiezione della versione televisiva dello spettacolo IL SILENZIO DEI COMUNISTI di Vittorio Foa, Miriam Mafai e Alfredo Reichlin, messo in scena da Luca Ronconi per le Olimpiadi Invernali di Torino 2006. La serata, che prevede l’intervento di Alfredo Reichlin, offre al pubblico l’opportunità di assistere alla visione dello spettacolo che venne presentato solo in occasione del debutto torinese.
Gli appuntamenti continuano lunedì 13 aprile al Teatro Argentina (ore 20) con una serata dal titolo INVENZIONE E VERITÀ: IL TEATRO DI LUCA RONCONI. Frammenti di spettacoli interpretati a leggio dai suoi attori. Sul palco saliranno Paola Bacci, Riccardo Bini, Fausto Cabra, Giovanni Crippa, Massimo De Francovich, Fabrizio Falco, Massimo Foschi, Annamaria Guarnieri, Lucrezia Guidone, Manuela Mandracchia, Umberto Orsini, Maria Paiato, Massimo Popolizio, Franca Nuti, Ilaria Occhini, Paolo Pierobon, Galatea Ranzi, Luciano Virgilio.
Seguono nel Foyer del Teatro Valle martedì 28 aprile REINVENTARE L’OPERA. RONCONI E LA LIRICA a cura di Cesare Mazzonis e Gianfranco Capitta; e martedì 12 maggio (ore 18) RITRATTO DI UN ARTISTA a cura di Franco Marcoaldi.
redazione
24 marzo 2015
informazioni
L’ampio e antico foyer del Teatro Valle si apre mercoledì 25 marzo
con l’omaggio a Ronconi, e sarà uno spazio di incontri e attività del Teatro di Roma aperto a tutte le altre istituzioni della Città
La Capitale secondo Gadda e Ronconi
secondo appuntamento del ciclo Roma per Ronconi con la proiezione di
Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (120’)
di Carlo Emilio Gadda
regia Luca Ronconi
adattamento e regia televisiva Giuseppe Bertolucci
introduce Gianfranco Capitta
Produzione Rai Palcoscenico
prenotazione obbligatoria al numero 06.684000345