Dal 18 marzo al 19 aprile al Teatro Argentina di Roma va in scena Carmen di Enzo Moscato, con l’adattamento e la regia di Mario Martone e la direzione musicale di Mario Tronco. Interpreti principali Iaia Forte (nel ruolo di Carmen) e Roberto De Francesco (nel ruolo di Cose’). Con loro in scena: Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva, Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee.
L’arrangiamento musicale è di Mario Tronco e Leandro Piccioni, le musiche sono ispirate alla Carmen di Georges Bizet, con l’esecuzione dal vivo dell’Orchestra di Piazza Vittorio: con Emanuele Bultrini, Peppe D'Argenzio, Duilio Galioto, Kyung Mi Lee, Ernesto Lopez, Omar Lopez, Pino Pecorelli, Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu. Le scene sono di Sergio Tramonti, i costumi di Ursula Patzak, le luci di Pasquale Mari e il suono a cura di Hubert Westkemper, team di affiatati artisti che da tempo affianca Martone nei suoi lavori. Le coreografie sono curate da Anna Redi; Raffaele Di Florio è l’aiuto regista e Sandra Müller l’assistente scenografa.
Carmen è una produzione Teatro di Roma e Fondazione del Teatro Stabile di Torino.
La Carmen di Martone/Moscato/Tronco è una Carmen mediterranea. L’incrocio di umori e musiche della tradizione gitana a cui hanno attinto Mérimée e Bizet trasmigra dalla Spagna dell’Ottocento a un altro luogo fatale di incrocio tra culture diverse, oggi più che mai: Napoli. La forma dello spettacolo attinge infatti alla sceneggiata come alla zarzuela, in segreto omaggio al grande autore partenopeo di teatro popolare con musiche, Raffaele Viviani, di cui Mario Martone realizzò una memorabile messa in scena de I dieci comandamenti.
Enzo Moscato, già autore di folgoranti rivisitazioni di miti del passato, reinventa la Carmen a Napoli, mentre l’Orchestra di Piazza Vittorio (che ha già affrontato una fortunata rielaborazione dell’opera di Bizet), la apre al mondo attraverso la contaminazione tra musiche e canti di paesi lontani. I protagonisti principali, Carmen e Cosè, saranno interpretati da una coppia amatissima del teatro napoletano contemporaneo, Iaia Forte e Roberto De Francesco, mentre una gran banda di attori e cantanti napoletani popolerà il palcoscenico.
“Quando ho pensato di dare vita con l’Orchestra di Piazza Vittorio a una Carmen napoletana, secondo i modelli del teatro musicale popolare che vanno da Raffaele Viviani alla sceneggiata – annota Mario Martone – ho proposto a Enzo Moscato di scriverne il testo, chiedendogli un copione in cui ci fossero dialoghi e personaggi ispirati alla tradizione, ma guardando alla novella di Mérimée oltre che all’opera di Bizet. Quel che mi ha sempre affascinato della novella è il fatto che la vicenda è rievocata: Mérimée immagina che Don Josè gliela racconti in prigione, la sera prima di morire impiccato. Enzo ha colto al volo questa indicazione e ha scritto un testo che si muove su due piani, quello del racconto al presente e quello passato dell’azione rievocata. Ne è nato lo spettacolo che vedrete, in cui procedono di pari passo le parole di Mérimée e dei librettisti Meilhac e Halévy completamente reinventate da Moscato e la musica di Bizet trasfigurata da Mario Tronco con Leandro Piccioni e l'Orchestra di Piazza Vittorio. La contaminazione è totale: Napoli si pone come centro di un mondo latino fatto di nomadismi, dalla Spagna alla Francia e, via via trasmigrando, fino a Tunisi. La lingua e la musica sono al centro di tutto, il vortice che tutto attrae: l’amore, la passione, il tradimento, la libertà e la violenza, l’allegria e il dolore, il mistero. Non c’è un’epoca definita (anche se sentiamo balenare tanto la Napoli del dopoguerra quanto quella della criminalità dei nostri giorni), non c’è La Micaela dell’opera (che in Mérimée non esiste, serviva a Bizet per ragioni morali e musicali). Soprattutto, nel testo di Enzo Moscato, la protagonista non muore: a raccontare al “forestiero” (cioè a tutti noi) quanto è successo non c’è più solo Don Josè, anche Carmen prende finalmente parola”.
Il Teatro di Roma propone un programma di attività e appuntamenti di approfondimento Intorno a Carmen a partire da venerdì 20 marzo (ore 17) con l’incontro pubblico in Sala Squarzina con Mario Martone e la Compagnia, modera Gianfranco Capitta.
Si prosegue giovedì 26 marzo (ore 21) sul palcoscenico del Teatro Argentina con la proiezione della Carmen diretta da Francesco Rosi (film-opera del 1984, 152 minuti), come omaggio al grande regista e intellettuale napoletano, maestro di racconti e di cultura che ha contribuito a rendere grande la nostra tradizione filmica. Ed ancora dalla scena al grande schermo per offrire al pubblico un doppio appuntamento in Sala Squarzina con le regie cinematografiche firmate da Mario Martone: Rasoi (1993, 55 minuti) con Enzo Moscato, Toni Servillo e Iaia Forte, in programmazione giovedì 2 aprile (ore 21); e I dieci comandamenti di Raffaele Viviani (2000,125 minuti), mercoledì 8 aprile (ore 21). Ed infine, ultimo appuntamento venerdì 10 aprile (ore 17) con la proiezione del Don Giovanni di Mozart nella messa in scena di Mario Martone per la stagione d’opera del Petruzzelli del 2012.
redazione
26 marzo 2015
informazioni
Dal 18 marzo al 19 aprile al Teatro Argentina di Roma
CARMEN
di Enzo Moscato
adattamento e regia Mario Martone
direzione musicale Mario Tronco
con
Iaia Forte
Roberto De Francesco
e con
Ernesto Mahieux, Giovanni Ludeno, Anna Redi, Francesco Di Leva,
Houcine Ataa, Raul Scebba, Viviana Cangiano, Kyung Mi Lee
arrangiamento musicale Mario Tronco e Leandro Piccioni
musiche ispirate alla Carmen di Georges Bizet
esecuzione dal vivo
Orchestra di Piazza Vittorio
(in ordine alfabetico):
Emanuele Bultrini, Peppe D'Argenzio, Duilio Galioto, Kyung Mi Lee, Ernesto Lopez, Omar Lopez,
Pino Pecorelli, Pap Yeri Samb, Raul Scebba, Marian Serban, Ion Stanescu
scene Sergio Tramonti - costumi Ursula Patzak - luci Pasquale Mari
suono Hubert Westkemper - coreografie Anna Redi
aiuto regia Raffaele Di Florio - assistente scenografa Sandra Müller
Coproduzione Teatro di Roma e Fondazione del Teatro Stabile di Torino