Recensione dello spettacolo Love’s kamikaze in scena al teatro Vittoria dal 23 al 28 gennaio 2024
Love’s Kamikaze”, in scena al Teatro Vittoria di Roma, è uno spettacolo evocativo e commovente, tratto dall’omonimo romanzo di Mario Moretti, diretto da Claudio Boccaccini e interpretato con carattere ed energia da Giulia Fiume e Kabir Tavani. Sul palco, una scenografia essenziale composta da qualche oggetto d’arredo, una tv e una radio per sentire le notizie dall’esterno e, soprattutto un letto disfatto in una stanza-bunker nei sotterranei dell’hotel Hilton di Tel-Aviv, città che nel 2005 venne sconvolta dai drammatici eventi della seconda Intifada.
Qui una giovane coppia - Noemi e Abdel - vive la propria vicenda amorosa tra alti e bassi, battibecchi e rappacificazioni, pur sopportando il peso della storia dei due popoli a cui appartengono. Noemi è un’ebrea israeliana frizzante e acuta che non lesina battute, con quello stile jewish humor che ben mette in luce le idiosincrasie del reale al suo compagno Abdel, un arabo palestinese più disilluso e riflessivo che spesso non coglie lo scherzo e vede la provocazione.
Si amano, pur nella diversità. Se Noemi legge David Grossman e crede che l’umorismo sia il l’antidoto contro il fanatismo, Abdel recita “Non hai fratelli amico mio” di Mahmoud Darwish: due mondi a confronto che vivono quotidianità distanti pur ritrovandosi in quella camera dell’albergo che a volte è casa, a volte nido d’amore, altre volte prigione della mente. Tristemente, è un amore impossibile che lo spettatore vive con apprensione mentre la vicenda evolve in un climax drammatico e avvincente che esplode nel tragico e inaspettato colpo di scena finale.
“Love’s Kamikaze” è il risultato dell’ottima sinergia tra direzione registica, lavoro attoriale e tecnica di scena che realizzano insieme uno spettacolo eccellente ed emozionante.
Sebbene il testo originale dell’opera si concentri in una certa misura sull’analisi delle dinamiche storiche e politiche del conflitto israelo-palestinese, quindi un tema di grande attualità, il testo riflette sull’odierno periodo storico in modo originale e con una tensione teatrale di grande efficacia. Il dramma si avvale di un dialogo secco ed efficace, denso di idee e al tempo stesso emozionante e di ottima scrittura scenica. “La storia d’amore tra Naomi, ebrea, e Abdel, palestinese, oggi a Tel Aviv, ha più chiavi - spiega Mario Moretti - Quella che sembra la più imperiosa, data la stretta, tragica attualità del momento, non è la più evidente”.
Il regista Boccaccini snellisce la Storia e concentra l’attenzione sulla relazione sentimentale tra i protagonisti per mettere in scena una storia d’amore vera che non scade nel banale: questo anche grazie alla capacità dei due attori che riescono a evocare, in maniera emblematica e realistica, le dinamiche di un rapporto conflittuale in un contesto di dilagante tensione sociale.
La chimica tra i due sul palco è indiscutibile: come in ogni relazione che si rispetti i due amanti discutono, si canzonano, si infervorano e litigano per poi rappacificarsi nell’intimità, mentre alla sensualità e agli amplessi fanno eco le bombe che esplodono fuori dalla scena. Colpisce ed intenerisce sentirli parlare con naturale tranquillità delle atrocità vissute nel loro passato, espediente che mette in risalto quella strana facoltà umana di abituarsi a tutto, sia al bene che, tristemente, al male.
Un sapiente uso delle luci e delle musiche convogliano l’attenzione dello spettatore su alcuni selezionati monologhi degli attori, esaltandone il pathos e la drammaticità del momento. Nel complesso, “Love’s kamikaze” è un lavoro potente e accattivante che ha il merito di presentare sul palco la complessità della natura umana nelle sue sfaccettature più variegate e sottili, grazie anche a personaggi non statici, e ai loro interpreti, che evolvono mentre si sviluppa la tragedia dell’amore che per tutti i motivi del mondo non può essere vissuto. Nonostante l’odio, la discriminazione e l’intolleranza, l’amore riesce a trovare una via di fuga per trionfare, sebbene, qualche volta, a modo suo. Se l’espressione amor vincit omnia ha un senso e un valore, lo aveva al tempo di Virgilio così come lo ha oggi, anche grazie ad una storia che diventa simbolo di speranza, in un momento storico in cui il conflitto è riesploso, triste e romantica come quella di Noemi e Abdel.
Alessandra Perrone Fodaro
26 gennaio 2024
Informazioni
Love’s Kamikaze di Mario Moretti
regia di Claudio Boccaccini
con Giulia Fiume e Kabir Tavani
musiche Antonio Di Pofi– scene Eleonora Scarponi – costumi Antonella Balsamo
tecnico luci e fonica Andrea Goracci – foto Angelo Boccaccini
organizzazione Daniela Rotunno
Produzione Associazione culturale PEX