Recensione dello spettacolo L’attimo fuggente in scena al Teatro Sala Umberto dal 9 al 14 maggio 2023
Portare in scena un classico tra i più acclamati della storia della cinematografia mondiale come “L’attimo fuggente” non è una passeggiata: la sceneggiatura originale di Tom Schulman, infatti, è stata scritta appositamente per il lungometraggio e ha dato vita a un vero cult. Adattare un testo del genere per il teatro non solo è un’ardua impresa ma anche una grande responsabilità. È innegabile, infatti, come la transizione di un’opera cinematografica sul palcoscenico possa essere difficile da digerire per lo spettatore, soprattutto quando questa riguarda un evergreen.
Di fronte a tale operazione, però, il regista Marco Iacomelli non si è tirato indietro e ha dimostrato che sono le sfide impossibili quelle da cui si può ottenere di più e con una maggiore soddisfazione. Partendo dalla sceneggiatura nuda e cruda, senza passare dal film diretto da Peter Weir, Iacomelli ha deciso di riportare in auge quel Carpe diem a tanti così caro: ha ridotto a sei sedie la scenografia, ha tagliato le scene poco funzionali alla trama principale, e così ha focalizzato l’attenzione sui sei ragazzi, sulla loro amicizia, la loro adolescenza e il loro rapporto con il professor Keating.
Iacomelli fa muovere gli attori in uno spazio spoglio, essenziale e minimalista in cui le sedie rappresentano tutto, dai banchi di scuola ai tavoli della mensa fino ai letti del dormitorio e la scelta di tirar giù ogni sorta di barriera tra palco e platea coinvolge maggiormente lo spettatore, impegnato a scavare nella memoria e a creare dai propri ricordi l’ambientazione mancante. Tale assenza, inoltre, restituisce al pubblico in sala una visione più pura e meno filtrata dell’opera, con solo i costumi di scena a rievocare quegli anni ’50 in cui si svolge l’azione.
Dalle prime entrate in scena, il ritmo appare frenetico inizialmente per poi assestarsi man mano che si procede con la storia, come se gli attori necessitassero di un rodaggio iniziale per prendere confidenza con il palco, tra di loro e con il pubblico. Se inizialmente perfino il professor Keating di Luca Bastianello sembra troppo artificioso e affrettato, man mano che si procede con la storia i gesti, le azioni e le battute enunciate diventano più naturali e il cast più coeso.
Le due ore senza intervallo riescono a immergere completamente nelle azioni e nelle emozioni dei personaggi: impressionante come i giovani attori siano riusciti a vestire i panni dei rispettivi protagonisti senza fare il verso alla versione cinematografica. Indubbiamente spiccano i due ragazzi che hanno già alle spalle qualche esperienza televisiva, cioè Nicolò Bertonelli già protagonista di Tick, Tick… BOOM! e Braccialetti Rossi e Kevin Magrì (Gaetano di Storia di una famiglia per bene), che danno vita rispettivamente a un Neil Perry e a un Charlie Dalton che niente hanno da invidiare ai corrispettivi cinematografici. Decisamente ottime le performance anche degli altri quattro neodiplomati della Scuola del Teatro Musicale, che dimostrano di aver interiorizzato stati d’animo, caratteri e sentimenti dei loro personaggi in modo completo. A orchestrarli per bene è anche Bastianello che sembra a suo agio nei panni del professore, anche se a volte non restituisce quel calore e quell’empatia che tanto hanno fatto amare il professore sul grande schermo.
L’adattamento teatrale della sceneggiatura di Schulman convince perché autentico e fedele allo spirito del testo, che continua a emozionare grazie alla sua attualità e ai temi universali che intende trasmettere nonostante i suoi 34 anni.
Diana Della Mura
13 maggio 2023
informazioni
Cast:
JOHN KEATING, Luca Bastianello
NEIL PERRY, Nicolò Bertonelli
TODD ANDERSON, Matteo Pilia
CHARLIE DALTON, Kevin Magrì
KNOX OVERSTREET, Marco Possi
RICHARD CAMERON, Adriano Voltini
STEVEN MEEKS, Alessandro Rizza
SIG. PERRY, Daniele Bacci
PAUL NOLAN, Marco Massari
CHRIS, Linda Caterina Fornari
Team creativo
REGIA Marco Iacomelli
REGIA ASSOCIATA Costanza Filaroni
SCENE E COSTUMI Maria Carla Ricotti
DISEGNO LUCI k5600 Design
DISEGNO FONICO Donato Pepe
VIDEO Massimiliano Perticari
MUSICA Marco Iacomelli, Venere
PRODUTTORE ESECUTIVO Davide Ienco
Regia di Marco Iacomelli