Sabato, 23 Novembre 2024
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The Believers: meglio non affidarsi a un deus ex machina

Recensione dello spettacolo The Believers in scena al Teatro Belli dall’11 al 13 Novembre 2022

 

Non è una semplice tempesta a scatenarsi quella notte sopra la casa di Joff (Giuseppe Tantillo), Marianne (Valentina Carli) e della figlioletta Grace, rendendola inagibile. È un segno divino. Probabilmente è così che la penserebbero i loro vicini, Ollie (Gianluca Iumiento) e Maud (Maria Sand). Anch’essi hanno una bambina, Joyous, ma le cose in comune tra i quattro pare finiscano qui. Tanto informali e stressati, con quel loro continuo battibeccare, i primi quanto attenti al mangiar sano, al politically correct e al prossimo i secondi. Sarà per questo che Ollie si offre di ospitarli a casa loro in attesa che la burrasca finisca. Mentre le bambine sono di là a giocare, le coppie si preparano alla cena ma è chiaro che si tratta dell’incontro tra due universi ben distinti: tra di loro si staglia, invalicabile, il muro della fede. Questo non impedirà alla repulsione iniziale di trasformarsi in malsana attrazione, costellata da nebulosi ricordi rievocati come indizi: per capire come si è arrivati alla tragedia, anticipata sin dalle prime battute.

Con The Believers, testo della drammaturga inglese Bryony Lavery, il regista Gianluca Iumiento supportato dalle essenziali ma efficaci scenografie di Jessica Koba, decide di portare sul palco del Teatro Belli - all’interno del Festival Trend - una storia fosca dove più che di religione si parla di credenza. Se Joff e Marianne non sono sicuri di nulla, nemmeno di come siano andate le cose, le certezze di Ollie e Maud sono granitiche solo in teoria. Nella prassi i due non sono poi tanto diversi da qualsiasi altra coppia borghese: con il vantaggio, però, di giustificare le proprie meschinità e cedere alle proprie viziosità cucendo su di esse la parola Dio. Lo spettacolo, dunque, non ha nulla a che vedere con l’ultraterreno o la spiritualità: il suo oggetto è l’esigenza infinitamente umana dell’affidarsi. Suscitando, senza neanche sforzarsi troppo, tutta una serie di interrogativi sulla labile differenza tra l’aver fede e l’esser creduloni. Quanta disperazione ci vuole per essere disposti a mettere il proprio destino nelle mani di qualcun altro, meglio se più in alto dei cieli?

Molto coinvolgenti e naturali le interpretazioni di Valentina Carli e Giuseppe Tantillo, che riescono con disinvoltura a passare dai toni più scanzonati agli accenti più drammatici senza mai un calo di ritmo. Efficace la performance di Maria Sand, conturbante quanto basta per rendere fisiologica la tentazione di Joff a cederle, nonostante i momenti canori in cui la vediamo impugnare il microfono risultino abbastanza gratuiti. Meno a fuoco, il che è un po’ paradossale visto che si tratta anche del regista, la prova di Gianluca Iumiento. Così come non convince la soluzione di Paolo Leccisotto come voce narrante, chiamato a sottolineare con percussioni e batteria alcuni momenti salienti della storia, fino ad arrivare a interagire occasionalmente con i protagonisti. In questa resa di The Believers non si sentiva l’esigenza di una sorta di deus ex machina. Il suo peccato? Stemperare inesorabilmente la tensione: tanto da rasentare il rischio di non creder più a quel che si vede. 

 

Cristian Pandolfino

16 novembre 2022

 

Informazioni

 

Teatro Belli

The Believers

Da un testo di Bryony Lavery

Regia Gianluca Iumiento

Con Valentina Carli, Giuseppe Tantillo, Maria Sand, Gianluca Iumiento e Paolo Leccisotto alle percussioni e batteria

Scenografia Jessica Koba

Tecnico luci e audio Valerio Bucci

Aiuto regia Veronica Toscanelli

Traduzione Margherita Mauro

Teatro del Loto - Teatri Molisani con PARA TEATER

In accordo con Arcadia & Ricono Ltd per gentile concessione di United Angents LLP

In scena dall’11 al 13 Novembre 2022

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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