Recensione dello spettacolo The Spank in scena al Teatro Parioli dal 2 al 13 febbraio 2022
Sonny e Vargas, dentista uno e farmacista l’altro, sono amici di vecchia data tanto che le loro famiglie sono irrimediabilmente legate. Sono figli di immigrati e Londra ha concesso loro benessere economico e tutto sommato, nonostante le difficoltà che comportino le relazioni di coppia e i figli adolescenti, famiglie serene. I due hanno da anni un appuntamento inderogabile al pub che chiamano Spank (sculacciata), il rifugio condiviso dove sviscerano tutto e niente. Due vite consuete, fatte di alti e bassi, che si incastrano alla perfezione fino a quando l’adulterio di Sonny, intenzionalmente palesato a Vargas, metterà in discussione tutto e causerà una serie di catastrofici eventi a catena che coinvolgeranno le due famiglie.
Il primo indizio a farci capire che sarà uno spettacolo consistente è la scenografia realizzata da Laura Benzi. Nulla è lasciato al caso, la scena è curata nei minimi dettagli: un pub con tanto di divani, bancone, tavoli, specchi e l’insegna Spankies anticipano la complessità di questa pièce tanto densa. Infatti per Hanif Kureishi, noto drammaturgo inglese di origini pakistane, l’amicizia è la sostanza sensibile e autentica da cui partire per trattare ben più complesse tematiche. Mentre siamo intenti a seguire i dialoghi appassionati e sagaci che spaziano dalle vicende quotidiane ai massimi sistemi, ci troviamo difronte alla messa in discussione dei costrutti borghesi, all’analisi delle capacità genitoriali, alla emancipazione sociale ed economica, alla monotonia della vita moderna, al desiderio di sentirsi amati, alla sete di sentirsi vivi.
La pièce di Kureishi (tradotta da Monica Capuani) narra di realtà, di umanità che resiste e fa i conti con la vita contemporanea; non riserva colpi di scena o parabole di messaggi etici da scandagliare. È vera, lineare. È proprio a ragione di ciò che riusciamo ad assaporare l’abilità di Filippo Dini (Vargas) e Valerio Binasco (Sonny). I due attori sono in estrema connessione con i loro personaggi, capaci di incarnare tutte le complessità dei protagonisti, di alimentare ritmo e gravità, fondendo l’opera – seppur fitta di dialettica brillante, ma lineare nel canovaccio –alle sfumature che solo maestria, muscoli e nervi possono restituire. Tutto è sincronico, accurato. L'atmosfera scandita dal disegno luci di Pasquale Mari, che inoltre delinea perfettamente solitudine e malinconia nelle narrazioni didascaliche di Vargas, e le eloquenti musiche di Aleph Viola si accordano puntuali alla regia di Dini. Non vi è dubbio e gli infiniti applausi degli spettatori lo confermano.
Caterina Matera
10 febbraio 2022
Informazioni
THE SPANK
di Hanif Kureishi
traduzione Monica Capuani
regia Filippo Dini
con Filippo Dini, Valerio Binasco
scene Laura Benzi
costumi Katarina Vukcevic
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
aiuto regia Carlo Orlando
assistente regia Giulia Odetto
Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
Per gentile concessione di The Agency (London)