Recensione dello spettacolo Napoletano? E famme ‘na pizza! in scena al teatro Manzoni di Milano dal 4 al 16 gennaio 2022
Il teatro è gremito, nonostante siano le tre e mezza di sabato pomeriggio. Tra il pubblico qualcuno anticipa le battute di ogni scena, sottolineando con orgoglio di non essere alla prima rappresentazione. E in effetti, lo stesso Salemme precisa, a inizio spettacolo, di essere felice di tornare sulle tavole del palcoscenico milanese, “dove ci eravamo lasciati” prima della pandemia, con la commedia-matrioska Napoletano? Famme ‘na pizza, non propriamente inedita per i fan del comico.
Il testo, infatti, non è solo l’adattamento teatrale dell’omonimo libro, ma attinge da altre due commedie scritte e interpretate da Salemme e già andate in scena al Manzoni: Una festa esagerata e Con tutto il cuore. Così, su una terrazza che affaccia sul Vesuvio e sulla platea, le bizzarre vicende del professore di lettere antiche Ottavio Camaldoli, reduce da un trapianto di cuore, si intrecciano alle storie altrettanto curiose di una famiglia borghese alle prese con la festa di compleanno della figlia. Tra battute, risate e grandi cliché sulla napoletanità e sul napoletano. Perché, parafrasando lo stesso Salemme, ogni città ha i suoi cliché, ma la quantità di stereotipi su Napoli e i suoi abitanti è sicuramente maggiore, al punto che ci si può fare uno spettacolo e riderci sopra per quasi due ore.
In effetti Napoletano? E famme ‘na pizza li ripercorre un po’ tutti: dal caffè alla pizza, passando per i dolci, le tradizioni di famiglia, il calcio e la mozzarella; per poi smontarli uno a uno con tanto di enciclopedia Treccani a portata di mano. Del resto, se è vero che in ogni stereotipo si nasconde un po’ di verità, è pur vero che l’essere umano è fin troppo complesso e sfaccettato per riconoscersi in un’etichetta. È questo il messaggio che Salemme e la sua affiatata compagnia porteranno in tournée per l’Italia, dopo la tappa milanese.
In un momento storico in cui l’inclusività è sulla bocca di tutti, ma la paura del diverso ha ancora la meglio in molti contesti, e ognuno vuole dire la sua, purché la riflessione e il dibattito si consumino in pochi commenti sui social, il teatro si riappropria del suo pubblico e della sua funzione più nobile: stimolare il pensiero critico sulla società che abitiamo, senza per questo rinunciare al potere della risata e dell’umorismo tipici del teatro napoletano. Cliché a parte.
Concetta Prencipe
17 dicembre 2022
Informazioni
Scritto e diretto da Vincenzo Salemme.
Con Vincenzo Borrino, Sergio D’Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Fernanda Pinto.
Scene e costumi di Francesca Romana Scudiero.
Musiche di Antonio Boccia.