Recensione dello Spettacolo I’m a minger in scena al Teatro Belli dal 7 all’8 dicembre 2019– Trend nuove frontiere della scena britannica XVIII edizione a cura di Rodolfo di Giammarco
Lisa è un’adolescente come tante, impaziente e vivace oltre che volubile e irascibile come spesso accade a quell’età. “Sono una frana” … esordisce, scrutandosi allo specchio. Lisa dialoga con sé stessa e con il pubblico raccontando le sue vicende quotidiane, perennemente rinchiusa nella sua cameretta stracolma e spudoratamente total pink. Eleonora D’Urso, regista e interprete, veste benissimo gli abiti – anche quelli rigorosamente rosa – dell’adolescente. Certamente è di grande aiuto la sua graziosa e minuta fisicità, ma la talentuosa D’Urso conquista la platea per la sua esilarante e duttile prova d’attrice. Infatti, non siamo in compagnia esclusivamente dell’esuberante giovane. La D’Urso interpreta tutti i numerosi personaggi che gravitano intorno alla vita della protagonista, dilata il monologo sino a realizzare un costante dialogo tra loro senza mai sottrarre ritmo e sfumature.
Lisa già la conosciamo… è la giovane che tutte siamo state: ora figlia, forse confidente, poi amica o conoscente. I ‘m a minger è il capriccio martellante per un vestito desiderato, la frivola esuberanza scatenata dalla prima infatuazione, il pudore solleticato dalla curiosità sessuale, il desiderio di essere all’altezza e il timore di finire a frequentare il gruppo degli “sfigati” della scuola. Lisa è fragile, insicura. Le perfette e irraggiungibili false amiche le hanno insegnato a vomitare dopo i pasti. L’aspetto fisico è molto importante: è vergognoso ingrassare! Poi ci sono i mille volti dell’adolescenza, le mille crisi esistenziali aderenti all’età che sfociano nell’autolesionismo, nell’anoressia, nella violenza fisica e verbale, nel bullismo. Eleonora D’Urso racconta tutto questo con grande sensibilità, la giusta dose d’ironia e senza retorica; interagisce brillantemente con il pubblico misurandosi abilmente con gli interventi estemporanei di qualche spettatore molto loquace. Sebbene riconosciamo quanto le stesse dinamiche adolescenziali oggi abbiano più gravi esiti rispetto al passato, I ‘m a minger riserva tenerezza, allegria e moltissime risate. Lisa è un personaggio reale, coerente con lo slang giovanile, con la gestualità eccessiva e teatrale tipica dell’adolescenza; riflette profondamente quella “straziante” ricerca d’identità, quel fragile desiderio di riconoscimento e accettazione. Quando tutto sembra frantumarsi, quando emarginazione e derisione recidono mente e cuore un barlume di speranza giunge salvifico nella vita tormentata della protagonista. Il giovane dai capelli rossi che, incurante degli scherni collettivi, vanta il suo “Gene Recessivo” scatena in Lisa intensa attrazione. Lui, tanto sicuro e “culturizzato” perché legge molto, infine dichiara il suo amore per lei. Sarà un lieto fine per tutte le Lisa passate, presenti e future. I’m a minger ricorda quanto sia necessario riporre fiducia negli adolescenti, quanto sia essenziale l’ascolto attivo e indispensabile la partecipazione. Nell’epilogo un monito per tutti, giovani e meno giovani, risuona: Devi fare ciò che ti fa stare bene (Caparezza).
Caterina Matera
11 dicembre 2019
Informazioni
I'M A MINGER / SONO UNA FRANA
DI ALEX JONES
Regia Eleonora D’Urso
traduzione Antonia Brancati
con Eleonora D'Urso nel ruolo di Lisa
aiuto regia Martina Tortello
costumi Sara Aurelio
music selection Luciano Cassina
foto Donato Aquaro
adattamento e regia Eleonora D'Urso
produzione Interno19