Domenica, 24 Novembre 2024
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Costruire gli incubi e svegliarsi: Se questo è un uomo di Valter Malosti al Teatro Argentina

Recensione dello spettacolo Se questo è un uomo per la regia di Valter Malosti, in scena al teatro Argentina dal 5 al 17 novembre 2019

 

La condensazione teatrale di un testo emblematico come Se questo è un uomo è una sfida delicata e coraggiosa che il lavoro meticoloso degli autori di questo spettacolo hanno superato con tutto il rispetto e l’attenzione che l’impresa richiedeva.

L’adattamento creato è asciutto, efficace, suggestivo, supportato dalle pagine sicure e violentemente concrete di Primo Levi, che prende la parola attraverso uno dei volti e delle voci più potenti del teatro italiano contemporaneo, quello di Valter Malosti, interprete e regista dello spettacolo.

Non assistiamo alla messa in scena di un racconto volto a suscitare la commozione dello spettatore, ma al racconto di un’avventura: quella dell’uomo Primo Levi.  Dopo aver lavorato per anni sul letterato suo concittadino Valter Malosti è riuscito a trovarne la voce, riuscendo a farla aderire completamente con la sua, a restituirne ogni sfumatura, tutto l’orgoglio e la veemenza del giovane intellettuale Levi appena uscito dal lager, così diverso dall’immagine ben nota del testimone in grado di raccontare l’orrore di Auschwitz con la pacatezza e la distanza degli anni.

La costruzione della scena è affidata alla mano sapiente di Margherita Palli, creatrice di artifici scenici passati alla storia, come il celebre lavoro fatto per l’Orlando Furioso di Luca Ronconi in cui la scenografa fa uscire dal foglio stampato le preziose e bidimensionali illustrazioni d’epoca per far volare personaggi fantastici come l’ippogrifo o far arrivare Astolfo sulla luna. Con Se questo è un uomo Margherita Palli realizza un’installazione artistica, essenziale all’apparenza, ma che riesce a interagire con lo spettatore a più livelli, riproponendo cromaticamente l’esperienza del lager, attraverso l’utilizzo della scala dei grigi e creando anche un’interferenza con l’ambiente domestico, che si confonde con i luoghi di Auschwitz, il tutto costruito con proporzioni oblique e innaturali, materializzando un vero e proprio incubo.

Questa attenta scenografia viene affiancata da un gioco di luci a tratti illusionistico, a cura di Cesare Accettola, grazie al quale dal primo secondo in cui la platea cade nel buio porta via lo spettatore viene portato via dalla sala del teatro, nel mondo incredibilmente vivido e tangibile dell’avventura di Levi.

La realizzazione sonora si inserisce perfettamente nel progetto di trasformare lo spettacolo in un’installazione artistica, l’esperienza dello spettatore è totale, soprattutto grazie alla lugubre, ma efficacissima trasformazione delle poesie, scritte da Levi all’uscita dal Lager, in tre madrigali ad opera di Carlo Boccadoro, cantati da dei volti senza occhi che invadono all’improvviso la scenografia e non possono che continuare a risuonare inesorabili nelle orecchie dello spettatore.

Lo spettacolo di Valter Malosti inscena il lento processo attraverso cui il lager trasformò inesorabilmente i suoi internati, lo spettatore è interrogato e non può esimersi dalla risposta: “Giudicate voi se questo è un uomo” ...  la risposta non può essere che inesorabilmente e paradossalmente sì, un uomo diverso, ma con un attaccamento tragicamente esasperato a tutto ciò che lo rende fin troppo umano e che forse, solo il miracolo e la potenza del teatro poteva essere in grado di mostrare.

 

Mila Di Giulio

14 novembre 2019

 

informazioni

Se questo è un uomo
dall’opera di Primo Levi (pubblicata da Giulio Einaudi editore)
condensazione scenica a cura di Domenico Scarpa e Valter Malosti
uno spettacolo di e con Valter Malosti
con Antonio Bertusi e Camilla Sandri


orari spettacolo
prima ore 21.00
martedì e venerdì ore 21.00
mercoledì e sabato ore 19.00
giovedì e domenica ore 17.00
lunedì riposo
durata 1h e 40 minuti, senza intervallo

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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