Recensione dello spettacolo L'imbianchino in scena al Teatro Roma dal 2 al 19 maggio 2019
In una domenica pomeriggio, fredda e piovosa, può stupire il vedere una platea palpitante per l'inizio di uno spettacolo. Eppure, è proprio quanto accaduto per L'imbianchino al Teatro Roma.
Un pubblico trepidante per l'inizio della piéce teatrale, che vede in scena Martufello, Manuela Villa e Nadia Rinaldi protagonisti di una commedia ricca di equivoci e doppi sensi, diretti sapientemente da Claudio Insegno.
L'imbianchino Gioacchino Bello (Martufello) sta terminando un lavoro di tinteggiatura per la signora Marta (Manuela Villa), ricca borghese che mal sopporta la presenza dell'invadente e bizzarro operaio. Tuttavia, quando alla porta si presenta Giovanna (Nadia Rinaldi), la moglie del suo amante decisa a vendicarsi del tradimento subito, Marta individua proprio nello sfaccendato imbianchino la possibilità di salvare il suo matrimonio.
L'operaio, che da sempre sogna di diventare un grande attore, si cala fin troppo nei panni del marito tradito, dando vita ad una sequela di malintesi con un esito esilarante per i protagonisti.
Lo spettacolo, adattamento italiano di The Decorator del drammaturgo inglese Donald Churchill, è sicuramente denso di elementi comici, ma al tempo stesso si pone l'ambizioso obiettivo di voler raccontare la nostra epoca, in cui il valore della vita viene misurata sull'esteriorità e sull'apparenza piuttosto che sulla sua essenza.
La felice riuscita della rappresentazione è data sia dagli innumerevoli equivoci, magistralmente resi dai tre attori che in scena dimostrano tutta la loro esperienza professionale, ma anche dalle numerose e divertenti interazioni con la platea, che accoglie e partecipa piacevolmente alle stesse.
Tuttavia, se la performance teatrale si risolve nel primo atto, la seconda parte dello spettacolo rivela una piacevole sorpresa. Infatti, durante il secondo atto, i tre attori dedicano al pubblico i loro “cavalli di battaglia”.
Uno spettacolo nello spettacolo, dunque, dove l'interazione con il pubblico diventa più incisiva.
Martufello intrattiene con le sue barzellette, mentre Manuela Villa e Nadia Rinaldi cantano alcune canzoni della tradizione popolare italiana, in particolare romana, deliziando gli spettatori, entusiasti a tal punto da lanciarsi in una standing ovation al termine dello spettacolo.
Una scelta se si vuole azzardata, ma con il chiaro obiettivo di andare incontro alle richieste di un pubblico da sempre particolarmente affezionato ai tre artisti.
Carmen De Sena
8 maggio 2019