Lunedì, 25 Novembre 2024
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Il "Tracollo": quando la realtà della finzione diventa finzione della realtà...condita di risate!

Recensione de Il tracollo, in scena al teatro Lo Spazio dal 12 al 15 febbraio

Giusto il tempo di entrare in una dimensione, accomodarsi di fronte ad un tipo di realtà scenica, capirne le dinamiche e intuirne lo svolgimento che subito si è ribaltati in una verità completamente diversa, utile, in fondo, anch'essa, a creare l'ennesima differente situazione: questo è il "Tracollo", rappresentato presso il Teatro Lo Spazio. Un susseguirsi di paradossi, un vero e proprio teatro nel teatro, capace, con il suo snodarsi di eventi, di far disorientare lo spettatore per poi farlo raccapezzare improvvisamente, il tutto con un duplice scopo, la risata ma, anche, la riflessione.

Risata perché ogni battuta, studiata e perfettamente calata nell'originalità dell'opera, veste perfettamente ogni attore e segue, con brillantezza e dinamismo, l'eccellente espressività dei protagonisti, abili a cambiar continuamente ruolo, a confondere il vero con la messinscena e la celia con l'amara realtà.

 

D'altro canto, riflessione: dietro una superficie fatta di candid-camere, prese in giro in mondo visione, telecamere sempre accese e spettacolarizzazione, si nasconde sempre la frustrazione, l'illusione ridotta a cocci di desideri infranti. Impegnati forsennatamente nella spasmodica ricerca della ribalta, intrisi nella contemporaneità fatta di schegge d'insicurezza, pieno di una frastagliata e labile identità e dotati di un sé così coinvolto e arrampicato al sogno che sprofondiamo in depressione non appena quel filo magico e sottile si tende fino a spezzarsi. Giungendo al punto di non ritorno, a quel gesto così inconsueto, quanto paradossale e disperato.

Da una realtà che si disfa, che si scioglie sotto i nostri piedi, ad un'altra che si costruisce a mo' di "fenice" dalle sue ceneri; da una situazione che sembra già di per sé impattare contro il muro del paradosso, fino ad un'altra che invece dal paradosso trae linfa vitale. Una sorta di "matrioska" di umana natura e umano genere, posta di fronte a vari avvenimenti così assurdi da apparire in fondo...reali.

Plausi infiniti ai giovani eccellenti attori delle compagnie - l' Associazione Culturale "La chiave delle arti" in collaborazione con la Compagnia La Farfalla - , abili istrioni di una commedia non semplice da interpretare per i suoi infiniti stravolgimenti e di ruolo e di forma e di genere: una commedia? Certo. Uno spettacolo-verità? Anche. Una sit-com? Perché no. Una candid? Ovvio. Un'analisi realista ed attuale della fragile psiche umana? Esatto. E poi ancora, un giallo a tinte humor, un thriller psicologico, un "meta-meta-meta" teatro, una tragedia e un'ironica parodia...insomma una deliziosa, brillante e geniale, oltre che estremamente divertente, messa in scena.

Federico Cirillo

17 febbraio 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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