Lunedì, 25 Novembre 2024
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Mise en Place: da un cortometraggio al teatro la storia di tante storie d'ordinaria amministrazione

   "Cosa dovremmo usare

                                                                                                                              Per riempire gli spazi vuoti

                                                                                                                              Dove eravamo soliti parlare?

                                                                                                                              Come posso riempire le

                                                                                                                              caselle finali?

                                                                                                                              Come posso completare il muro?"

                                                                                                                                 (Empity spaces, Pink Floyd, 1979)






Dal limitare del palco un cameriere, uno come tanti altri (uno come tanti altri di noi; chi non ha mai fatto il cameriere almeno una volta nella vita?) prende le ordinazioni (dal pubblico) mentre dietro di lui assistiamo (e in parte intuiamo) alla ripetitiva e vuota routine del "dietro le quinte" di un ristorante come lo sono infiniti altri.


E' sempre la stessa storia a voler togliere i dettagli di estetica che differenziano un luogo dall'altro,anche i proprietari sono sempre gli stessi,egocentrici e con manie di protagonismo,che nel loro piccolo credono di essere Dio nei loro "domini" che a  pensarci un attimo sembra che la loro sia una mentalità un po' feudataria.

E alla fine,durante una pausa per una sigaretta,a un ragazzo che da Palermo è venuto a Roma per studiare recitazione e diventare un attore,dopo tanti anni cosa resta? Resta un interminabile elenco di ristoranti, pizzerie, bar, caffetterie dove è diventato col passare del tempo un uomo le cui aspirazioni si sono infrante contro il duro muro di una realtà che è quella che è, dove per sopravvivere (lo sappiamo tutti) bisogna giungere sempre a troppi compromessi non solo con gli altri ma anche con se stessi.

Tra le righe del racconto di "Mise en place" troviamo la storia di un po' tutti noi che "per rimanere a galla" nonostante la consapevolezza ci siamo costretti a svuotare ogni cosa di significato meccanizzando ogni gesto per continuare a sopportare sopportare sopportare...nella speranza che un giorno (ma quale?) qualcosa cambi nella nostra vita (e che non sia solo un altro "ristorante" sul nostro CV).

 

 

Informazioni:

MISE EN PLACE, di Daniele Amendola e Pietro Pace
Con: Pietro Pace, Valentina Morini
Regia e Drammaturgia: Daniele Amendola
Assistente alla regia : Sofia Storniolo

 

Teatro Lo Spazio, Via Locri 42, Roma
26 – 27 e 28 Dicembre 2014 ore 21:00


Fabio Montemurro

5 gennaio 2015

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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