«mercoledì 5 giugno, dopo ore di perplessità i risultati del referendum cominciano a comparire nelle edizioni straordinarie: l'Italia è repubblica!»
Così recitava un cinegiornale chiudendo un passaggio storico (2 giugno 1946) e, una delle notizie più belle relative a quel frangente è che veniva affrontato con lo strumento del suffragio universale: l'Eguaglianza e l'Amore cantarono dentro questo traguardo.
Il Costume iniziava ad assumere un atteggiamento più illuminato, compiacendosi nell'affratellamento e nel pieno Rispetto: la Donna ora partecipava al voto, come già partecipava alla vita, come aveva partecipato nelle tribolazioni della guerra e come parteciperà nella rinascita.
In Signorinette il pubblico viene condotto nell'evocazione di un respiro di quel frangente, il quale si compie attraverso un filtro intriso di femminilità e partecipazione, messo in scena per l'occasione a cavallo della festa delle Donna (l'8 e il 9 marzo) e che si trova a salutare codesta ricorrenza con una felicissima forza di contenuti: molte e varie sono le voci incarnate dalle attrici nel corso dello spettacolo, tra queste alcune delle 21 deputate elette in quell'occasione.
Insomma, un appuntamento imperdibile, specialmente per l'8 marzo.
Giuliano Armini
7 marzo 2014