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L’energia di Broadway al Teatro Brancaccio: Hairspray parla italiano ma balla all’americana

Recensione dello spettacolo ‘Hairspray – Grasso è bello’ in scena al Teatro Brancaccio dal 20 febbraio al 4 marzo 2018

 

Finalmente arriva al Teatro Brancaccio di Roma la nuova versione italiana di uno dei musical più amati di sempre, Hairspray, che già dal suo debutto milanese si preannunciava da non perdere.

La storia è quella di Tracy Turnblad, una ragazza in sovrappeso che ha un unico desiderio, quello di ballare, ma in un mondo di magre silhouette riuscirà a coronare il suo sogno? A cercare di impedirglielo a tutti i costi saranno le acidissime Velma e Amber Von Tussle, madre e figlia che pur di essere protagoniste in tv venderebbero l’anima al diavolo, mentre a darle manforte saranno la mamma Edna, più battagliera che mai, e il bello e bravo Link Larkin, il ragazzo di cui Tracy è segretamente innamorata: grazie a loro Tracy darà filo da torcere a chi non crede che anche i ‘diversi’ possano imporsi nel mondo.

Rimasto in scena per 2642 repliche dal 2002 fino al 4 gennaio 2009, il musical prodotto a Broadway ha vinto otto Tony Awards, tra cui miglior musical, miglior colonna sonora, miglior attrice protagonista (Marissa Jaret Winokur) e miglior attore protagonista (Harvey Fierstein) e non protagonista (Dick Latessa), per questo portarlo sui palcoscenici italiani rappresenta una gran bella impresa che il Teatro Nuovo di Milano sembra aver vinto. Supportato da una scenografia essenziale e agile così da poter passare da una scena all’altra in modo indolore ai fini della fluidità del testo, questo nuovo ‘Hairspray’, firmato da Claudio Insegno, riesce a catturare l’attenzione del pubblico grazie al suo meraviglioso cast di attori, il vero motore dello spettacolo.

Fin da subito, infatti, traspare l’energia e il talento del cast, a partire da Giampiero Ingrassia, che qui si dimostra nuovamente un vero animale da palcoscenico. Imbottito di gommapiuma dal collo alle caviglie, Ingrassia si distingue perché si è saputo calare talmente tanto nei panni di Edna Turnblad, da donare al personaggio l’eleganza e la signorilità di una donna vera, ne ha saputo tirare fuori le paure, le speranze e la comicità tanto che il suo personaggio arriva al pubblico in tutta la sua fragilità e tenerezza. Edna riesce a divertire e commuovere al tempo stesso, senza mai cadere nel ridicolo o nel caricaturale, ma risultando sempre credibile dietro quella parrucca e quel trucco.

Accanto a Ingrassia troviamo l’emergente Mary La Targia, che veste i panni della piccola Tracy mostrando un talento non indifferente: diplomatasi alla Scuola del Musical di Milano, Mary interpreta il suo personaggio conferendogli quella grinta e quella sicurezza tipiche degli adolescenti, il tutto condito dalla caratteristica tenerezza di chi affronta per la prima volta la vita vera. Grazie al suo talento canoro, Mary non passa inosservata al pubblico, così come Beatrice Baldaccini che qui interpreta una Amber Von Tussle acida al punto giusto, mentre Riccardo Sinisi si dimostra bello e bravo proprio come Link Larkin dovrebbe essere, ma degne di nota sono anche la poliedrica Claudia Campolongo, che veste i panni di ben tre esilaranti personaggi, e Giulia Sol, la timidissima amica di Tracy. 

Una menzione speciale va alla Motormouth Maybelle di Helen Tesfazghi e alla Velma Von Tussle di Floriana Monici: queste due artiste hanno dimostrato una bravura fuori dal comune per le loro brillanti interpretazioni. La Tesfazghi si distingue per la sua voce calda e avvolgente che il pubblico ha dimostrato di apprezzare regalando all’attrice scroscianti applausi, mentre quando calca il palco è impossibile non essere catturati dall’arroganza e dalla cattiveria del personaggio di Velma, nei cui panni la Monici si dimostra sensazionale, regalando allo spettatore un’interpretazione divertente e davvero memorabile. Altro punto a favore di questa versione sono le coreografie curate da Valeriano Longoni e Luca Spadaro, la musica dei 14 elementi dell’orchestra dal vivo diretti da Angelo Racz.

 

Diana Della Mura

25 febbraio 2018

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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