Recensione dello spettacolo “Non mi hai più detto ti amo” in scena al Teatro Duse di Bologna dal 20 al 22 ottobre 2017
Partire. Perché no, domani stesso. Prendersi una vacanza per fuggire insieme il più lontano possibile e magari, chissà, non tornare più. Quale stratagemma migliore quando un imprevisto giunge “tra capo e collo” a guastare la nostra quotidianità e mettere in crisi le nostre certezze. Quando un “incidente di percorso” sembra trascinare con sé a cascata tutto ciò che di buono avevamo costruito nel tempo, a cominciare dal nostro matrimonio perfetto.
E invece no. La soluzione davvero efficace non è partire, ma, il più delle volte, saper ri-partire. Con coraggio. Non necessariamente ricominciare da zero. Non sarebbe possibile, lo sappiamo. Spesso basta soffermarsi un momento a riavvolgere con attenzione quelle parti del nastro rimaste incastrate in qualche ingranaggio forse un po’ arrugginito. Rivedendo i ruoli all’interno della famiglia, ad esempio. Ce lo dice “Non mi hai più detto ti amo”, commedia inedita scritta e diretta da Gabriele Pignotta: cari coniugi, giocate davvero entrambi in primo piano all’interno della vostra unione così inossidabile? O piuttosto inconsapevolmente uno di voi due si è ritagliato negli anni un “ruolo da mediano”? E i vostri figli ormai grandi? Esami universitari e coppa del capocannoniere a parte, saprebbero cavarsela davvero da soli?
Sul palco ecco allora Giulio e Serena, felicemente sposati da vent’anni. Ovvero Giampiero Ingrassia e Lorella Cuccarini, tornati sulla scena per l’occasione a testimoniare ancora una volta il loro affiatamento professionale che il tempo non ha saputo scalfire e a ricordarci, a piccoli tratti, i loro insuperati Danny e Sandy di “Grease”. Tra una sferzata di ironia e l’espressione di un sentimento, tra una fragorosa risata e uno spunto di riflessione, diviene spontaneo identificarsi con i loro rispettivi personaggi, mentre la trama racconta la vita normale di una famiglia-modello dei giorni nostri. Sì, perché di coppie separate oggi ce ne sono molte, ma...bisogna per forza seguire la moda anche in questo?
Certo che no. Lo sanno bene anche Tiziana e Matteo, alias i talentuosi Raffaella Camarda e Francesco Maria Conti, scelti tra cinquecento candidati altrettanto promettenti e giovanissimi. Inevitabilmente coinvolti e travolti dalla necessità di cambiamento dei genitori, i ragazzi saranno protagonisti anch’essi di una trasformazione radicale e fruttuosa. In apparenza così diversi e dai caratteri inconciliabili, i due si scopriranno complici e regaleranno momenti di dialogo di notevole intensità, sospesi tra il desiderio di mantenere unita la propria famiglia e la consapevolezza che, forse, presto dovranno rassegnarsi a una realtà ormai diversa.
A complicare le cose e stemperare le situazioni di maggior tensione allo stesso tempo, ci penserà Fabrizio Corucci, chiamato a intervenire ogni volta in modo inopportuno e nei momenti meno adatti indossando i panni dell’“ingombrante” signor Morosini, sempre bisognoso di affetto e comprensione.
Giulia Grondona
23 ottobre 2017
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