A San Leucio Officina Teatro riapre i battenti con la nuova Stagione Teatrale, con laboratori per bambini, giovani e adulti, stage e eventi collaterali. Dopo aver concluso, con notevole successo di stampa e pubblico, la quarta edizione del Festival Ouverture (21-27 settembre), si avvia una programmazione ricca di coinvolgenti proposte, di spettacoli scelti tra i migliori andati in scena e ancora poco visti in Campania e con un debutto nazionale. L’attività di Officina teatro, che dal 2007 ad oggi è sempre più punto di riferimento e luogo di aggregazione culturale per il territorio casertano, si svolge su più fronti e con continuità. La “sfida” di portare il teatro contemporaneo a San Leucio nasce nove anni fa; ora è una realtà consolidata, apprezzata e seguita con entusiasmo da artisti, pubblico e operatori del settore.
Apre la stagione LE VACANZE DEI SIGNORI LAGONIA di Francesco Colella e Francesco Lagi, regia dello stesso Lagi, con Francesco Colella e Mariano Pirrello, portato in scena a Officina Teatro sabato 17 e domenica 18 ottobre dalla Compagnia Teatrodilina. Una coppia anziana sulla spiaggia, una canzone di Morandi, una barca su cui forse andare via. L’epica di un matrimonio durato ormai quaranta anni.
“I silenzi, gli sguardi, la gestualità dei due protagonisti rendono palpabile la grande intimità che si può creare in una coppia amabilmente consumata. Anche se rappresentata da due uomini”. (Serena Falconieri_AgendadelTeatro)
Sabato 31 e domenica 1 novembre va in scena TANDEM con Manuela Lo Sicco e Veronica Lucchesi. Al centro della scena e della storia narrata dalle due attrici sta appunto il “tandem”, scultura scenica realizzata dall’artista Mario Petriccione. “Più che un tandem, è una macchina celibe, uno di quegli oscuri strumenti che fanno quasi tutt’uno con gli attori, e che Kantor definiva “bio-oggetti” (Renato Palazzi_Delteatro.it). Le due attrici quindi pedalano sospese sull’orlo di quel punto indefinibile che nella vita di ognuno di noi segna il momento in cui le cose finiscono. La regia è diretta dalla stessa Lo Sicco e da Sabino Civilleri. Quest’ultimo inoltre sarà presente anche dal 28 ottobre al 1 novembre con il laboratorio per adolescenti “Play Off”, progetto di formazione centrato sull’autorialità dell’attore.
Spiega Civilleri: “Il gioco include il teatro e l’apprendimento. Lontano è l’altrove, ovvero il territorio immaginifico che vorremmo esplorare”.
Pluripremiato e amatissimo dal pubblico arriva a San Leucio, sabato 7 e domenica 8 novembre, lo spettacolo PATRES, scritto e diretto da Saverio Tavano, Compagnia Scenari Visibili, (recentemente ospite al Festival Ouverture negli Incontri sulla nuova drammaturgia D|PAROLA). In scena Dario Natale e Gianluca Vetromillo.
I padri e la loro collocazione nel nostro momento storico: orfani di padri, maestri, padri politici, padri spirituali. L’attesa di un figlio che dal buio della sua cecità scruta il mare sperando, novello Telemaco, nell’arrivo del padre.
Uno spettacolo di estrema asciuttezza, misura e liricità. Lontano da stilemi retorici consunti, i due attori costruiscono in modo efficace un quadro di solitudine, di vuoto e mancanza, che da individuale si tramuta in sociale, diventando specchio della crisi di valori e della rottura del patto fra generazioni di una società intera. Una messa in scena attenta e di grande sapienza teatrale, fatta di gesti e parole sempre “necessarie”’ (Motivazione premio Festival Teatrale di resistenza_Museo Cervi(RE).
Nell’ottica e con l’obiettivo di dare spazio alle produzioni di giovani artisti, sempre con un occhio attento ai nuovi linguaggi del teatro contemporaneo, Officina Teatro offre “residenza artistica” alle compagnie teatrali. Dal 10 al 24 novembre saranno AstorriTintinelli ospiti del Teatro Officina.
Alla residenza segue, sabato 21 e domenica 22 novembre, l’atteso debutto nazionale del nuovo lavoro IL SOGNO DELL’ARROSTITO ovvero povertà e desideri di rivoluzione di due umani” di e con Alberto Astorri e Paola Tintinelli, prodotto dalla Compagnia Astorri Tintinelli in collaborazione con ERT, Officina Teatro e Armunia Castiglioncello.
Un compagno e una compagna, due nomadi, personaggi fuori dalla storia, tentano disperatamente di animare una festa dell’umanità nel vuoto d’amore caratteristico del nostro tempo attraverso un esilarante e assurdo comizio sui sogni di ribellione.
E un’esortazione: “Rivoltiamoci ora, non nella tomba”.
“Questa è una dichiarazione d’amore. La mia dichiarazione d’amore per il teatro di Alberto Astorri e Paola Tintinelli. Quando li vedo in scena mi commuovo fino alle lacrime” (Oliviero Ponte di Pino_Ateatro.it).
Come in ogni stagione teatrale Officina Teatro presenta una propria produzione nel periodo dal 18 dicembre al 6 gennaio. Quest’anno l’autore e regista Michele Pagano si è ispirato a “Le Mille e Una Notte” per realizzare con gli allievi della Scuola di Recitazione lo spettacolo SHERAZADE _menzogne di un matrimonio. La storia ultima delle mille e una notte. L’ultima notte dopo le altre ormai passate, ogni volta con immagini nuove e nuovi suoni. Il momento in cui il velo della sposa si squarcia e le permette di uscire dal castello dando vita a una nuova storia. Dopo aver narrato tutto ciò che non esiste più e tutto ciò che deve morire.
Di Mike Bartlett (in scena per la prima volta nel 2009 al Royal Court theatre di Londra e insignita del prestigioso Olivier Award nel 2010) è COCK, commedia dal titolo inequivocabile già proposta in prima nazionale nel 2014 a Milano per la rassegna “Illecite Visioni” con la regia di Silvio Peroni, prodotta da Pierfrancesco Pisani _ Nido di Ragno.
A San Leucio è allestita sabato 23 e domenica 24 gennaio con Angelica Leo, Fabrizio Falco, Jacopo Venutriero e Enrico Di Troia.
La storia di una scelta difficile, condivisa in un confronto a quattro al ritmo narrativo di un incontro su un ring. John convive con il suo uomo, ma si innamora di una donna. Che fare tra una vita agiata e sicura e il sogno di una famiglia? A sostegno del figlio interviene anche il padre del compagno di John. Quale sarà la scelta del protagonista?
“Il pubblico non sembra essere interpellato nello scontro che avviene sul palco, sembra che gli attori siano all’interno di una gabbia di vetro, sigillata, che recitano senza l’esigenza del pubblico presente. E sono bravi. Molto bravi, perché nonostante l’apparenza, ogni spettatore è sopra quel palcoscenico, che rivive il proprio vissuto attraverso le parole e grazie alle immagini evocate dalla recitazione degli attori. Infatti la platea ride e si immedesima, nonostante pochi abbiano sopportato realmente questa esperienza”. (Giulia Alonzo_Exibart)
Liberamente ispirato al libro di Carlo Collodi è il PINOCCHIO di Zaches Teatro, selezionato In-Box 2015, regia e drammaturgia di Luana Gramegna, in scena: Giulia Viana, Gianluca Gabriele e Enrica Zampetta.
Tre soli attori per dare vita a molteplici personaggi: Fata Turchina, Gatto, Volpe, Mangiafuoco, Omino di Burro, Lucignolo, Assassini, Grillo Parlante e Becchino. Manca Geppetto per scelta in questa contro rappresentazione in cui sono gli esseri umani a interpretare i burattini e non il contrario.
“Tra maschere che lasciano libera la bocca, luci perfettamente puntate, sbuffi di fumo denso da dietro le quinte, musica gotica e corpi che paiono saltati fuori da un sogno agitato, l’atmosfera è cupa e inquietante. Il teatro di figura e il teatro visuale di questo agguerrito ensemble toscano chiudono il popolare racconto di Carlo Collodi nei ritmi di un viaggio nero e movimentato, la cui fine architettura drammaturgica riesce a catturare i più piccoli come gli adulti, in un ottimo esempio di spettacolo per tutte le età” (Sergio Lo Gatto_ TeatroeCritica).
Tornano, sabato 20 e domenica 21 febbraio, dopo la partecipazione all’incontro D|PAROLA durante il Festival Ouverture, GliOmini questa volta in scena con LA FAMIGLIA CAMPIONE coregia e drammaturgia della Compagnia.
Una famiglia campione appunto. Come tante. Un’ora qualunque, dieci personaggi, tre generazioni a confronto, un ritratto dell’oggi fuori dalla realtà, sospeso nel tempo.
“Hanno un ritmo stralunato, sospeso, una narrazione che procede a zig zag, per fughe in avanti e improvvisi rallentamenti, per spirali che si sovrappongono a seconda delle generazioni che stanno parlando. In questa famiglia “allargata” (...) risuona il buon senso pedante dei vecchi, la rivalità maschile, l’ansia rassegnata dei giovani. E su tutto quello stato di torpore, di umile dignità, di provincialismo e perbenismo, di incombente sconfitta” (Andrea Porcheddu, www.glistatigenerali.com).
“Come geloso, io soffro quattro volte: perché sono geloso, perché mi rimprovero di esserlo, perché temo che la mia gelosia finisca per ferire l’altro, perché mi lascio soggiogare da una banalità” (Roland Barthes).
Ispirato all’Otello di Shakespeare, L’INGANNEVOLE | Nessun Dorma di Michele Pagano, è la seconda opera di Officina Teatro presente in stagione (sabato 4 e domenica 5 marzo).
La gelosia, la lotta interna dei moti del cervello, gli affanni, la rabbia, la morbosità, le paranoie alcoliche. Diceva Jago: “Guardatevi bene, mio signore dal cader preda della gelosia: è il mostro verde-occhiuto che si beffa del cibo onde si pasce” (Jago)
Sul palco la donna, che continua a volteggiare con il suo ampio abito, ignara di quel che un semplice fazzoletto possa scatenare.
Due donne, Carlotta Corradi (autrice) e Veronica Cruciani (regista), presentano PELI, storia di una conversazione, educata, pesante, tra due donne (interpretate in realtà da due uomini, Alex Cendroni e Alessandro Riceci) in scena sabato 19 e domenica 20 marzo. Giocano una partita a Burraco, dominando e soccombendo a fasi alterne, sino al momento in cui emozione e istinto prevalgono sul meccanismo borghese della eterna formalità.
Si tratta di una produzione QuattroQuinte in collaborazione con OffRome.
“Veronica Cruciani coniuga la raffinata scrittura al femminile di Carlotta Corradi in una regia che rivela salda conoscenza dei meccanismi del teatro. Le due donne protagoniste della pièce sono interpretate da altrettanti attori, i bravi Alex Cendron e Alessandro Riceci”( Renato Palazzi_DelTeatro.it).
Sabato 2 e domenica 3 aprile in scena AMLETO FX (spettacolo selezionato In-Box 2015), scritto diretto e interpretato da Gabriele Paolocà (premio Hystrio alla vocazione 2015) della Compagnia VicoQuartoMazzini, non è il classico “Amleto” shakespeariano. È un assolo generazionale, un’indagine sulla moda del deprimersi, sulle castrazioni tecnologiche. Un racconto che ancora ruota intorno al dubbio amletico dell’Essere o non Essere.
“Un monologo esilarante e sofferto insieme (…) una violenta carica di urgenza (…) la spinta di chi davvero vuole parlare allo spettatore” (Sergio Lo Gatto_ TeatroeCritica).
Il pluripremiato Emanuele Aldrovandi (Premio Riccione Tondelli nel 2013 con Homicide House, Premio Hystrio Scritture di Scena con Farfalle nel 2015, Premio Pirandello con Felicità nel 2012, pubblicato dalla Casa Editrice digitale Cue Press), già ospite agli incontri D|PAROLA per Ouverture Festival, torna a chiudere la stagione di Officina Teatro con il suo testo QUALCOSA A CUI PENSARE_ Distorsione di un discorso amoroso. Spettacolo selezionato al Bando Giovani Direzioni 2015. In scena Roberta De Stefano e Tomas Leardini della Compagnia Chronos3, diretti da Vittorio Borsari (sabato 16 e domenica 17 aprile). Jeer e Plin, due studenti (l’uno di fisica e l’altra di giurisprudenza) conviventi a Milano, cercando di avere qualcosa a cui pensare. Semplicemente, ma altrettanto stranamente, si innamorano e non riescono a vivere il loro amore. Sono bloccati, in pausa, in attesa, proprio come la vita che conducono. “La sottile, ma persistente, storia d'amore che attraversa tutte le scene dello spettacolo è assolutamente sorprendete, spiazzante e senza cercare binari “normali”. E' finta, ma al tempo stesso onesta, coraggiosa, e al tempo stesso paurosa, come molti dei progetti di vita dei trentenni oggi” (Stratagemmi).
Si sono aperti da poco e continueranno sino a giugno 2106 i LABORATORI per bambini (7/12 anni) e i Laboratori Permanenti Trames per ragazzi e adulti.
Incentrati sulla costante ricerca sull’attore, tutti i laboratori hanno quale finalità primaria la percezione e stimolazione delle abilità emozionali e corporee di ognuno. Oltre alle basi della recitazione si lavora quindi sulle tecniche che utilizzano potenzialità creative esplicabili attraverso la consapevolezza e la concentrazione.
O.L.T.RE è il laboratorio di formazione permanente rivolto ad allievi interni ed esterni che vogliano continuare nel lavoro di ricerca e di sperimentazione proprio dei percorsi formativi di Officinateatro. Il laboratorio arricchisce un progetto formativo basato sull’approccio, graduale ma intensivo, al lavoro di crescita dell’attore. Sono previsti allestimenti di spettacoli e performance.
Ai laboratori viene garantita ogni anno un’offerta di alta formazione e di stage intensivi che, fino ad oggi, hanno visto la partecipazione di docenti nazionali e internazionali quali: Naira Gonzales, César Brie, Mimmo Borrelli, Roberta Nicolai, Gary Brackett, Davide Iodice, Mario Mascitelli, Michele Monetta.
In questa stagione sarà presente la compagnia Civilleri _ Lo Sicco.
Continua inoltre il laboratorio di Officina Teatro con ex-internati in strutture psichiche
in collaborazione con “Olmo” Società Cooperativa Sociale ONLUS, con la sede legale in Capua - iscritta all’Albo fiduciario dei Cogestori di Progetti Terapeutico-Riabilitativi Individuali.
Il progetto prevede incontri settimanali della durata di 90 minuti con 8 pazienti, allo scopo di favorire il loro reinserimento nella società.
Durante gli incontri si lavorerà sulla creatività e immaginazione e a chiusura è previsto uno spettacolo in cui saranno in scena gli allievi e gli attori professionisti del laboratorio.
A partire da gennaio 2016 torna, dedicata ai bambini, la rassegna BIGNÈ L’ARTE PER ESSERE PICCOLI.
redazione
15 ottobre 2015
informazioni
Direzione Artistica Michele Pagano
Orari Spettacoli: Sabato ore 21:00 | Domenica ore 19:00
Prenotazione obbligatoria : tel. 0823.363066 cell. 349.1014251
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