#andiamoateatro
Il Teatro Sala Vignoli, sotto la guida del direttore artistico Eugenio Dura, è pronto a presentare un cartellone ricco di appuntamenti.
La seconda stagione promette di intraprendere un indirizzo netto e preciso rivolgendosi ad una drammaturgia contemporanea e ad autori giovani, proponendo grandi classici rivisitati, opere di prosa e musical, con uno sguardo anche sulla romanità.
Si parte il 17/18/19 novembre con la Compagnia teatrale Esagera con Cara Professoressa di Ljudmila Razumovskaja con la regia di Andrea Bizzarri.
Il 25 e 26 novembre l'Associazione culturale Drakkar presenterà Il Pataffio da Luigi Malerba, con la regia di Simone Ruggiero. Il 2 e 3 dicembre Cardellino srl e Teatro della Tosse porterà in scena Città Inferno da "Nella Città, l'inferno" di Renato Castellani con la regia di Elena Gigliotti. Il 13 e 14 gennaio 2018 andrà in scena la compagnia Margot Theatre con La Ville da Dogville di Lars Von Trier con la regia di Valentina Cognatti. Il 27 e 28 gennaio sarà la volta de La Bottega del Pane con Edipo Re(make) di Sofocle con la regia di Cinzia Maccagnano. Seguirà il 3 e 4 febbraio la compagnia Teatro Segreto con Il Baciamano di Manlio Santanelli e la regia di Giovanni Esposito. Il 16/17/18 febbraio sarà la volta dello spettacolo musicale dell'Associazione musicale MediterrArea Ciao Amore Ciao. Tenco e Dalida tra musica e amore scritto e diretto da Piero di Blasio. Il 3 e 4 marzo la compagnia Bis Tremila sarà in scena con Ring di Lèonore Confino e la regia di Massimiliano Vado. Il 17 marzo ci sarà il debutto romano per il grande musical di Dino Scuderi ed Elisabetta Tulli Edda Ciano: tra cuore e cuore Musical di Dino Scuderi con la regia di Roberto Rossetti. Il 7 e l'8 aprile tornerà l'Associazione culturale Drakkar con Coriolano di William Shakespeare con la regia di Simone Ruggiero. Concluderà la stagione, il 20/21/ 22 aprile, la compagnia Il Teatro delle Donne con Maternity Blues di Grazia Varasani e la regia di Elena Arvigo.
Di seguito il calendario completo degli spettacoli.
Cara Professoressa
17–18-19 novembre 2017
di Ljudmila Razumovskaja
traduzione di Valerio Piccolo
adattamento di Francesca Zanni
regia di Andrea Bizzarri
Compagnia teatrale Esagera
con Crescenza Guarnieri, Federico Bizzarri, Federico Inganni, Giovanni Nasta, Francesca Verrelli
"Cara professoressa" è una vera e propria bomba ad orologeria. Inizia con tutte le prerogative del più comune dramma borghese, per poi attivare il conto alla rovescia che porta all'esplosione finale.
Quattro ragazzi dal viso pulito, in visita dalla loro più cara professoressa, entrano intimiditi e rispettosi, con un regalo di gran lusso, per poi trasformare la casa in un campo di battaglia fatto di colpi bassi, staffilate, parole arcigne, sguardi biechi e frasi scabrose dette in punta di fioretto.
Affascinanti sono le relazioni che si intersecano fra i quattro e la donna. Come sono cresciuti questi ragazzi? Cosa, la professoressa, è riuscita a trasmettere loro? Princìpi, ideali e nozioni, sicuramente. Sullo sfondo un gap generazionale difficile da colmare, la sensazione, da parte della professoressa, di non essere stata capace di far comprendere la vera finalità delle sue lezioni: la costruzione di una coscienza critica e la conoscenza degli strumenti utili per affrontare il mondo fuori delle mura scolastiche. Uno spettacolo che terrà studenti e insegnanti incollati alle poltrone. Ognuno potrà riconoscersi in questo o quel personaggio e tutti saranno rapiti dalle dinamiche dell'opera, dai continui colpi di scena e dalla sua evoluzione inarrestabile.
Il Pataffio
25-26 novembre 2017
da Luigi Malerba
adattamento e regia di Simone Ruggiero
Associazione culturale Drakkar
con Sebastian Gimelli Morosini, Chiara Bonome, Andrea Carpiceci, Federico De Luca, Ezio Passacantilli, Emiliano Pandolfi, Chiara David, Ilario Crudetti
musiche Marco Raoul Marini
Il Marconte Berlocchio di Cagalanza («marconte» è una delle tante invenzioni malerbiane e non è altro che «una via di mezzo tra marchese e conte») riceve in dote, sposando la sgraziata contessa Bernarda, il fatiscente castello di Tripalle. Giunto a destinazione con il suo sgangherato seguito trova i villani del posto, guidati dal capo villaggio Migone, in una situazione disperata, tanto inadeguati ad essere comandati quanto lo è il Marconte ad esercitare il proprio potere. Il cibo scarseggia, i soldati non si reggono in piedi e Berlocchio impara a sue spese cosa vuol dire essere un capo, in un susseguirsi di situazioni grottesche dove con l'inganno e la manipolazione mostrerà la sua vera natura di despota, spingendo il popolo a ribellarsi.
Il pataffio di Luigi Malerba si rifà alla tradizione novellistica italiana. Scritto in una nuova lingua confusa tra il dialetto romanesco, il ciociaro e una specie di latino maccheronico, fin dalle prime pagine il lettore s'imbatte in una serie di personaggi buffi, quasi delle maschere, che prendono in giro se stessi non appena aprono bocca. Lo spettacolo resta fedele a questa impostazione linguistica, che contribuisce a creare un susseguirsi di equivoci e gag dal ritmo incalzante.
Città Inferno
2-3 dicembre 2017
da "Nella Città, l'inferno"
di Renato Castellani
regia di Elena Gigliotti
Cardellino srl e Teatro della Tosse
con Rachele Canella, Melania Genna, Elena Gigliotti, Carolina Leporatti, Demi Licata, Elisabetta Mazzullo, Daniela Vitale
e con Maurizio Lombardi nel ruolo delle Suore (voce off)
All'interno di una prigione vivono le protagoniste di questa storia, liberamente ispirata al film: "Nella Città, l'inferno" di Renato Castellani, con Anna Magnani e Giulietta Masina. Assassine, fattucchiere, adultere e ladre seriali provenienti da tutta Italia e realmente esistite nelle pagine di cronaca nera dagli anni 40 a oggi sono costrette a occupare un ristrettissimo spazio vitale: una cella di 2m x2m. Quando una ragazza innocente verrà sbattuta dentro per uno sbaglio, le detenute - come delle voci interiori - la condurranno a poco a poco verso la vita disperata della galera, segnando così a vita il suo destino, non potendo capire la possibilità stessa dell'innocenza. Eccetto che: sono donne. Sono donne anche loro. Hanno amato, e ameranno. Hanno un corpo, o l'hanno avuto. Questa è una storia che ha il sapore della realtà, e il suo compito è quello di indagarne strettamente la causa: il debito d'amore, la nostra più grande ferita. Indelebile e senza tempo. Città/inferno è un musical di dolori e abbandoni, dei vivi fuori invocati come i morti, delle superstizioni, delle canzoni passionali, dell'Italia del nord e del sud, passando per il centro. Il linguaggio e la poetica sono volti alla fusione della scrittura scenica in improvvisazione insieme alla danza, eseguita da attrici che indagano la loro espressività fisica e vocale, inserendola sempre in un contesto drammaturgico complesso e ricco di spunti.
La Ville
13-14 gennaio 2018
da "Dogville" di Lars Von Trier
di Isabella Cognatti e Valentina Cognatti
regia di Valentina Cognatti
Margot Theatre
con Loredana Piedimonte, Giancarlo Fares, Martina Grandin, Cecilia Gorla, Sofia Xella, Gabriele Pitton, Alessandro Pisanti, Sara Aiello
Ispirato al celebre "Dogville" di Lars Von Trier, La Ville è lo spettacolo teatrale prodotto da Margot Theatre e diretto da Valentina Cognatti che pone l'attenzione sul difficile tema della convivenza umana e dell'accettazione di schemi o ruoli che la rendano più facilmente comprensibile. Servendosi della scena e delle atmosfere che in essa si creano, la pièce scava lentamente fino alle origini della bestialità umana, mentre la frontiera che difende le persone dalle paure irrazionali e dagli istinti umani si rivela del tutto illusoria.
Tutto avviene in un paese non specificato, un microcosmo che prende vita di fronte allo spettatore e che presenta l'intero spettro delle tipicità umane, in una calma quasi irreale. L'armonia sociale di dodici persone che vivono incastrate in un meccanismo perfettamente funzionante viene stravolta dal tredicesimo uomo, non previsto e non riconosciuto, il cui arrivo ribalta permanentemente i concetti di buono e cattivo, vittima e carnefice, vero e falso. Protetti dall'ennesimo paradigma sociale in cui il diverso è il colpevole, i personaggi si abbandonano alla loro vera natura, svelando l'egoismo dietro i loro finti ideali, scoprendosi complici della crudeltà nascosti dietro un ipocrita vittimismo.
Edipo Re(make)
28-28 gennaio 2018
di Sofocle
drammaturgia e regia di Cinzia Maccagnano
La Bottega del Pane
con Dario Garofalo, Cinzia Maccagnano, Luna Marongiu, Cristina Putignano, Raffaele Gangale
Quello di Edipo è il dramma della conoscenza, il dramma di un uomo vinto dalla fatalità malgrado la sua volontà e la sua ribellione. E innanzitutto la ribellione avviene in se stesso: è lui che evoca la ragione e poi l'istinto, creando dialoghi serrati, che diventano sempre più interrogatori, con Creonte e con Tiresia, quasi fossero voci interiori che lo tormentano e lo inducono a scavare nel conscio e nell'inconscio affinché la verità si palesi accecante come la luce.
Edipo sa ed ha dimenticato, perciò intraprende un percorso dall'interno verso l'esterno che riporta se stesso e lo spettatore a quella Verità inevitabile, già presente. Il dentro e il fuori: il male è fuori come rappresentazione del dentro, e il dentro emerge e incalza.
Tutto il percorso è una rappresentazione di cui Edipo soltanto è inconsapevole. Creonte prima, Tiresia poi e la stessa Giocasta, ciascuno a proprio modo, sembrano condurre il re a specchiarsi per vedere sé stesso e, "per oscura che sia", la sua stirpe.
Il Baciamano
3-4 febbraio 2018
di Manlio Sanatanelli
regia di Giovanni Esposito
Teatro Segreto
con Susy del Giudice e Giulio Cancelli
Due mondi apparentemente opposti immersi in un contesto di guerra dove la disperazione costruisce armi con la ferale meccanica del tutto è concesso. Ma allorché questi mondi stringono fra loro un intimo contatto, al riparo da sguardi giudicanti, la loro asse di rotazione si sposta. Le abituali prospettive mutano e le asserite certezze si rivelano in tutta la loro effimera volatilità, rendendo disperata la ricerca di una via d'uscita. Un gesto ammirato, sognato, un baciamano, diventa l'opportunità per consolidare il cambio di prospettiva. Mutare pelle e diventare quello che si poteva essere. Due anime che arrivano a sfiorarsi l'un l'altra, finché una voce, un suono, basta a farle rifuggire entro gli antichi confini, di nuovo costrette nell'antica e stratificata armatura. Il sommovimento ha però lasciato delle crepe attraverso le quali sembrano germinare i semi di un mutamento forse definitivo.
Ciao Amore Ciao
Tenco e Dalida tra musica e amore
16-17-18 febbraio 2018
scritto e diretto da Piero di Blasio
Associazione culturale MediterrArea
con Luca Notari e Stefania Fratepietro
Lo spettacolo narra dell'ultimo anno di vita del grande compositore ligure, del suo incontro con la Diva francese, la loro storia d'amore e la partecipazione a quella fatidica edizione del Festival di Sanremo del 1967.
E' un musical a tutti gli effetti, dove le canzoni di Luigi Tenco raccontano la storia e gli eventi che si susseguono. In scena solo 4 artisti: i due protagonisti (Luca Notari e Stefania Fratepietro) che interpretano i ruoli del titolo e un pianista e un contrabbassista per dare forza e corpo a quelle melodie che molti hanno ben impresse nella memoria e nel cuore.
Il pubblico è immediatamente catapultato in quella serata del Festival sanremese dove oltre a Tenco ascolteranno e ricorderanno alcuni tra i più grandi rappresentanti della musica italiana: da Claudio Villa vincitore di quell'edizione del Festival, a Giorgio Gaber, Orietta Berti, Johnny Dorelli, Little Tony, Lucio Dalla, ecc.
Ring
3-4 marzo 2018
di Léonore Confino
regia di Massimiliano Vado
Bis Tremila
con Michela Andreozzi e Massimiliano Vado
Ring, ovvero 17 quadri sulla vita di coppia, sulla vita a due, sulle esplosioni emotive che si sviluppano tra abbracci e uppercut, tra euforie e certezze, risate e dramma. Lo spettacolo è stato scritto da Léonore Confino come a raccontare la coppia e le sue infinite possibilità: genitori, amanti, sconosciuti, mariti e mogli, Adamo ed Eva, divorziati e vedovi. Tutti combattono con i loro istinti, dando vita ad un divertissement denso come la vita reale. Sul palco, che è anche il ring del titolo, tutti i personaggi, interpretati da Michela Andreozzi e Massimiliano Vado, si incontrano, si scontrano, si uniscono e si separano in quel meraviglioso gioco che è la vita.
Edda Ciano: tra cuore e cuore
Musical di Dino Scuderi
17 marzo 2018
musiche di Dino Scuderi
testo di Dino Scuderi ed Elisabetta Tulli
regia di Roberto Rossetti
Compagnia della Marca su concessione di MediterrArea
con Floriana Monici, Roberto Rossetti, Michele Carfora , Brunella Platania
e con: Alessandro Casalino, Cristina Crescini, Francesco Properzi, Silvia Gattafoni, Enrico Verdicchio, Ilaria Gattafoni, Matteo Canesin, Benedetta Morichetti
Orchestra dal vivo
Edda Ciano, figlia del Duce e moglie del Conte Galeazzo Ciano, fu combattuta fra l'amore per il padre e quello per il marito assistendo impotente al compiersi del tragico destino della sua famiglia e, ancor più, di quello della sua patria.
Un musical firmato da Dino Scuderi per le musiche, i testi e liriche a cura di Dino Scuderi ed Elisabetta Tulli.
Coriolano
7-8 aprile 2018
di William Shakespeare
adattamento e regia di Simone Ruggiero
Associazione culturale Drakkar
con Luca Avallone, Nicolas Zappa, Simone Ruggiero, Francesca Nunzi, Andrea Carpiceci, Chiara Della Rossa, Matteo Milani, Matteo Antonucci, Federico De Luca, Andrea Polia, Matteo Vignati
musiche Marco Raoul Marini
Una delle opere meno note di William Shakespeare adattata da un giovane regista per una rappresentazione dinamica, attuale, e dal ritmo serratissimo. Simone Ruggiero (anche interprete del personaggio di Menenio Agrippa), guarda al montaggio del cinema per scandire il racconto epico di un antieroe, contraddittorio come i protagonisti dalle serie televisive di successo. La trama, tratta dalle Vite Parallele di Plutarco, narra la storia dell'ufficiale romano Caio Marzio, soprannominato Coriolano dopo l'eroica conquista della città di Corìoli, roccaforte dei Volsci. Incarnazione dell'uomo totalmente inadatto alla politica, seppur valoroso sul campo di battaglia, Marzio è incapace di farsi benvolere dal popolo e dai Tribuni al punto che, quando si tratta di nominarlo console e gli si richiede di seguire il "protocollo dell'umiltà" chiedendo il voto ai plebei, il generale perde il controllo e viene bandito dalla città. Il desiderio di vendetta nei confronti della Roma che lo ha rinnegato, spinge Marzio ad allearsi col suo acerrimo nemico Aufidio.
Coriolano è un protagonista accattivante: nasconde con l'ostentata superbia una solitudine e una fragilità troppo umana. Tutta la vicenda è ambientata, nell'assoluto rispetto del testo originale, in un'indefinita epoca post-apocalittica: la scenografia essenziale, i costumi realizzati con tessuti e accessori di scarto, conducono nella dimensione di un mondo rinato dalle ceneri di se stesso e logorato da un passato di odio e distruzione.
Maternity Blues
20-21-22 aprile 2018
di Grazia Varasani
regia d Elena Arvigo
Il Teatro delle Donne
con Amanda Sandrelli, Elodie Treccani, Xhilda Lapardhaja, Elena Arvigo
musiche Giuseppe Fraccaro
In un ospedale psichiatrico giudiziario si incontrano quattro donne che hanno ucciso i loro bambini. Sono la dolce Marga, l'aggressiva Eloisa, la giovanissima Rina e la più consapevole Vincenza. Maternity Blues è infatti una denominazione della depressione post-partum. Chiuse all'interno dell'OPG, le quattro protagoniste trascorrono il loro tempo espiando una condanna, che è soprattutto interiore, per il gesto che ha vanificato anche le loro esistenze. Dalla convivenza forzata – che genera la sofferenza di leggere la propria colpa in quella delle altre – germogliano amicizie, spezzate confessioni, un conforto senza consolazione. Elena Arvigo – qui regista ed attrice – sceglie di parlare di un argomento tanto delicato e antico quanto attuale: Medea è l'eterna domanda sulla legittimità di dare la vita e di dare la morte Quattro storie di donne: madri infanticide che vediamo chiuse, recluse, in uno spazio angusto - ciascuna con il proprio mondo di ricordi, libri, sigarette, lettere. Sono là a condividere e reinventarsi "dopo": dopo il buio di quel gesto, di un istante che ha diviso il mondo e la vita in due metà.Lo spettacolo è tratto dal libro di Grazia Verasani, a cui si è ispirato anche il film di Fabrizio Cattani.
Redazione
26 settembre 2017
Informazioni
Teatro Sala Vignoli
Via Bartolomeo D'Alviano, 1
Cell: 3711627502
www.teatrosalavignoli.it
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Campagna Abbonamenti
Abbonamento a 10 spettacoli escluso Edda Ciano
95 euro + tessera
se ti abboni entro il 31 ottobre 2017 85 euro + tessera
Abbonamento a 6 spettacoli a scelta escluso Edda Ciano
60 euro + tessera.
Particolari convenzioni e ridotti con Cral e Associazioni contattando
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