Domenica, 24 Novembre 2024
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Teatro Manzoni di Milano 2017-18: cinque diversi cartelloni pronti a catturare esigenze e gusti di ogni genere di pubblico

Alessandro Arnone, direttore generale del Teatro Manzoni di Milano, ha fatto gli onori di casa lunedì 25 settembre per presentarne la stagione 2017-18 che si preannuncia ricca e variegata, costituita in totale da quarantuno titoli (tra commedie, singole serate, interviste, balletto, mini-musical, fiabe per tutta la famiglia) suddivisi in cinque cartelloni differenti pronti a catturare esigenze e gusti di ogni genere di pubblico. Presenti in sala moltissimi tra gli artisti che durante l’anno saliranno sul palcoscenico per regalare emozioni. Attori e registi che, l’altra mattina, sono stati i primi a emozionarsi davvero. Tanti, perché lieti di tornare ancora nel prestigioso teatro meneghino dopo aver già ottenuto l’apprezzamento del pubblico con lavori precedenti. Altri perché onorati di calcarne per la prima volta il palcoscenico.

Lo scambio di battute ha visto esordire i protagonisti di “Manzoni Prosa”, il cartellone più cospicuo, otto spettacoli in abbonamento cui se ne aggiungono altri due. Pronti, via e sarà subito l’esilarante “L’anatra all’arancia”, con il ritorno anche come regista di Luca Barbareschi che al Manzoni debuttò grazie all’indimenticato produttore Lucio Ardenzi e che sarà affiancato dalla grintosa Chiara Noschese. Le tematiche di coppia, le difficoltà incombenti tra marito e moglie e i possibili attriti che ne scaturiscono, ricorreranno spesso in questa stagione. Con “La Guerra dei Roses” ad esempio, che vedrà sull’orlo della separazione Matteo Cremon e Ambra Angiolini diretti da Filippo Dini. A Capodanno si potrà invece ridere e scherzare con Vincenzo Salemme e la sua “Una festa esagerata...!”, guastata ahimè, però, dall’improvviso venir meno dell’inquilino del piano di sotto.

Tra le tante proposte ispirate a celeberrimi film, troviamo “Regalo di Natale” che inaugurerà il 2018 con l’adattamento di Sergio Pierattini dell’opera di Pupi Avati. In scena, diretti da Marcello Cotugno, Gigio Alberti, Filippo Dini, Giovanni Esposito, Valerio Santoro, Gennaro Di Biase. Non mancherà il capolavoro cinematografico di Woody Allen “Mariti e mogli”, adattato e diretto da Monica Guerritore anche protagonista unitamente a Francesca Reggiani. Tra i due spettacoli ecco debuttare al Manzoni Raoul Bova e Chiara Francini con “Due”, una giovane coppia chiamata ad affrontare dubbi, ostacoli e difficoltà dell’inizio della convivenza, per la regia di Luca Miniero. E per la prima volta affronterà il pubblico del Manzoni cimentandosi nella prosa anche Lorella Cuccarini affiancata da Giampiero Ingrassia in “Non mi hai più detto ti amo”, commedia scritta e diretta da Gabriele Pignotta. Gli adolescenti innamorati Sandy e Danny che vent’anni fa hanno mietuto successi in “Grease”, interpretano oggi una moglie e un marito alle prese con le prime crepe di un matrimonio forse solo all’apparenza così perfetto e duraturo. Si chiude a maggio con “Un pomeriggio di un giorno da star” dove Ennio Coltorti – anche regista – Corrado Tedeschi e Brigitta Boccoli racconteranno come si possa diventare appunto grandi “star” anche mediante una rapina in banca. Fuori abbonamento avremo poi “Di a da in con su per tra fra Shakespeare” in cui Serena Sinigaglia, con l’aiuto di Arianna Scommegna e Mattia Fabris, spiegherà come si possa odiare Shakespeare per poi arrivare ad innamorarsene pazzamente e, prima di loro, Edoardo Sylos Labini con il suo “D’Annunzio segreto”, gli ultimi anni del Vate degli italiani come non lo si era ancora visto.

E proprio da un’idea di Edoardo Sylos Labini nascono le quattro serate di “Manzoni Cultura”. Il lunedì il teatro si trasforma in un piacevolissimo salotto per consentire a Labini di intervistare grandi protagonisti dello spettacolo ma anche dello sport e della cultura: dal 2 ottobre potremo conoscere meglio Davide Van De Sfroos, Vincenzo Salemme, Alex Zanardi e Selvaggia Lucarelli.

“Manzoni Cabaret” vedrà mattatore Angelo Pintus. Il suo “E se fosse stato il cavallo?!” andrà infatti in scena in esclusiva nazionale per 42 repliche da ottobre ad aprile. Tra i padroni di casa di questo cartellone che si preannuncia davvero esilarante, troviamo però anche Paolo Cevoli che aprirà a ottobre raccontando a suo modo “La Bibbia” e Antonio Ornano con “Horny. Crostatina stand up vol. II”, monologo in cui l’attore genovese illustra le proprie fragilità e insicurezze di uomo e di padre. Il lato comico dell’attualità è il sottotitolo dello spettacolo di Leonardo Manera e Alessandro Milan che ispirandosi a “Platone” cercheranno di comprendere se oggi viviamo nella vera realtà o nella sua rappresentazione mediatica. Arriverà poi Paolo Migone con “Gli uomini vengono da Marte, le donne da Venere”, ovvero le costanti diversità tra i due sessi nell’affrontare il quotidiano e chiuderà Giovanni Vernia con la propria autobiografia “Sotto il vestito: Vernia”.

Per tutta la famiglia ecco ancora le proposte di “Manzoni Family”, quindici titoli tra mini-musical e fiabe che prenderanno vita nel foyer per rendere protagonisti – attenzione attenzione – 200 bambini-spettattori. L’idea, è bene ricordarlo, è di Giovanni Lucini e Elisabetta Milani.
Per chiudere ecco “Manzoni Extra”. Si comincia con “Colpevole o innocente” a cura della professoressa Elisa Greco. Personalità come Lady Diana e John Fitzgerald Kennedy, Coco Chanel e Steve Paul Jobs saranno presi di mira inscenando un dibattimento processuale tra avvocati, magistrati e giornalisti. Sarà però il pubblico ad assolvere l’imputato o a decretarne la colpevolezza. Ecco poi Vittorio Sgarbi che dopo il successo di “Caravaggio” illustrerà la stupefacente arte del Maestro del Rinascimento “Michelangelo”. Per aprire il 2018 in chiave “Extra” tornerà per la terza volta il Festival della Magia di Raul Cremona con un originale e divertente “Funny Magic”. Prima della chiusura a fine febbraio con la “Sagra della primavera” e il Nuovo Balletto Classico di Liliana Cosi e Marinel Stefanescu su musiche di Stravinsky, Smetana e Enescu, due differenti serate in compagnia di Sabina Negri: “Il filo spinato dell’amore” sarà per lei l’occasione di dialogare con il professor Francesco Alberoni tentando di sviscerare i perché di cotanta attuale violenza nei confronti delle donne soprattutto all’interno della coppia; “Gioànn Brera – l’inventore del centravanti” la vedrà invece ricordare il grande giornalista scomparso in un incidente stradale e interpretato da Bebo Storti.

 

Giulia Grondona

28 settembre 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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