Lunedì, 25 Novembre 2024
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Omaggio a Paolo Poli. Il Saloncino del Teatro della Pergola intitolato all’attore

#riflessioni

Ieri, martedì 23 maggio 2017, il Comune di Firenze e la Fondazione Teatro della Toscana hanno dedicato il Ridotto del Massimo Teatro Fiorentino a Paolo Poli nel giorno del suo compleanno, che cadeva per l'appunto il 23 maggio, e a un anno dalla sua scomparsa.
È la prima intitolazione in assoluto alla memoria dell'attore, peraltro nella città che gli diede i natali.
L'evento su invito è stato coordinato da Lucia Poli e vi hanno preso parte la famiglia, amici e colleghi di Paolo, rappresentanti delle istituzioni e la cittadinanza.
«Paolo Poli» ha detto la sorella Lucia «è nato il 23 maggio del 1929. Oggi è il suo 88esimo compleanno e vogliamo festeggiarlo insieme, in punta di piedi, perché sappiamo quanto Paolo detestasse le celebrazioni. Però, oggi c'è un regalo speciale del quale ringraziamo il Comune di Firenze e la Fondazione Teatro della Toscana, che hanno avuto l'idea un anno fa di questo regalo, l'intitolazione del Saloncino del Teatro della Pergola a Paolo, e l'hanno portata avanti con tenacia. Oggi siamo qui, insieme a mio figlio Andrea, a tutta la famiglia, gli amici e i colleghi di Paolo, per dire grazie».


L'intitolazione del Saloncino del Teatro della Pergola a Paolo Poli non è stata una cerimonia formale, ma un momento di spettacolo orchestrato da Lucia Poli nel rispetto dell'indole e dello spirito di Paolo.
Protagonisti sono stati gli attori che hanno lavorato nel tempo con Poli, persone che lo conoscevano e hanno condiviso parte del suo percorso professionale o semplicemente quotidiano: Stefano Gragnani, Marco Messeri, Luisanna Messeri, Graziella Porta, Alfonso De Filippis, Alberto Gamberini, Giovanni Siniscalco, Alessandro D'Antonio, Pino Strabioli, oltre alla stessa Lucia Poli. Letture si sono alternate a proiezioni di brani degli spettacoli più celebri di Poli.
L'ultima volta di Paolo Poli sul palco della Pergola è stata nel 2007 con Sei Brillanti Giornaliste Novecento, una commedia 'in due tempi' tra parole, musica e pittura, sui testi di sei giornaliste (Mura, Paola Masino, Irene Brin, Camilla Cederna, Natalia Aspesi, Elena Gianini Belotti), che hanno fatto la storia della nostra carta stampata e d'Italia. La prima volta fu nel 1963 con Il mondo d'acqua di Aldo Nicolaj. Tra gli anni Sessanta e gli anni Duemila Poli è salito sul palco di via della Pergola altre cinque volte: con Il candelaio di Bruno Giordano nel 1964, con Il milione di Sergio Tofano nel 1965, con Il tranello di Medusa di Erik Satie nel 1999, con Jacques il fatalista di Ida Omboni e Paolo Poli (da Diderot) nel 2003, con Il ponte di San Luis Rey, dal romanzo di Thornton Wilder, nel 2005.
Nello spazio antistante il Saloncino, la Sala Oro, è stata allestita una esposizione di locandine, manifesti e bozzetti originali disegnati da Anna Anni, Aldo Buti e Lele Luzzati.
Il Sindaco di Firenze Dario Nardella ha scoperto la targa, prima dell'inizio del momento spettacolare, come preludio al quale l'ensemble di sax della Scuola di Musica di Fiesole ha eseguito Satie.
Le targhe, disegnate da Walter Sardonini per la Fondazione Teatro della Toscana, sono di due tipi diversi, e sono state apposte alle porte d'ingresso e a quella che dà sui camerini.

 

Redazione
24 maggio 2017

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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