Tornato a nuovo splendore grazie all’impegno dell’attore Luca Barbareschi che ha dichiarato di aver investito oltre quattro milioni di euro per portarlo a nuova vita, l’Eliseo e il Piccolo Eliseo possono nuovamente vantare una stagione teatrale di tutto rispetto e in cui sarà normale, in quanto direttore artistico, trovare impegnato in prima persona lo stesso Barbareschi, protagonista di diversi spettacoli. A chi è appassionato di teatro, però, non dovrebbe interessare poi molto se il direttore artistico è un nome noto purché svolga bene il suo lavoro: dal cartellone da poco pubblicato sembra proprio che Barbareschi non si sia perso in inutili ciance e si appresti a dare il via a due stagioni teatrali, quella dell’Eliseo e del Piccolo Eliseo, di tutto rispetto.
Basti pesare che la stagione 2015/2016 del ritrovato Eliseo inizia proprio con uno spettacolo che vede il nuovo direttore protagonista, ovvero “Una tigre del Bengala allo zoo di Baghdad” che sarà on stage il prossimo 11 settembre. Il testo è quello del Premio Pulitzer Rajiv Joseph e che narra di una città devastata dalla guerra in cui due marines americani fanno la guardia a una tigre in uno zoo: simbolo della devastazione avvenuta a Baghdad in conseguenza della caduta del regime di Hussein, la tigre sembra ispirare un’ultima riflessione arguta sui problemi etici che attanagliano il nostro millennio. La stagione del Piccolo Eliseo spicca il volo, invece, con il testo del più noto Paolo Sorrentino “Hanno tutti ragione”, portato a teatro da una bravissima Iaia Forte, di cui si potrà ammirare il lavoro di riadattamento e di reinterpretazione del romanzo del Premio Oscar.
Dal canto suo il Teatro di Largo Argentina propone al suo affezionato pubblico una stagione 2015/2016 carica di classici e di attori di una certa importanza, noti anche al pubblico del piccolo e grande schermo come Luca Zingaretti, Gaia Aprea e Alessandro Gassman, che davanti o dietro il sipario manovreranno i fili di questa promettente nuova stagione teatrale. All’Argentina il sipario si apre il 20 ottobre con il più classico Arthur Miller e il suo “Il prezzo”, che vedrà calcare il noto palcoscenico romano da Umberto Orsini, Massimo Popolizio, Elia Schilton e Alvia Reale impegnati in uno spettacolo diretto dallo stesso Popolizio: si tratta di una prima nazionale in cui la Compagnia Umberto Orsini farà rivivere le conseguenze della catastrofica crisi economica del 1929 degli Stati Uniti. Sul palco potremo ammirare quanto gli attori riusciranno a restituire quel particolare spirito e quella raccapricciante lucidità con cui Miller descrive nel suo romanzo le drammatiche vicende dei due fratelli Solomon e Victor. Un’inaugurazione con i fiocchi, quindi, si preannuncia anche per l’Argentina, teatro pubblico tra i più amati dai romani, che riesce a proporre ogni anno, pur senza alcuna sovvenzione o aiuto privato, un cartellone ugualmente ricco di nomi celebri del panorama teatrale italiano impegnati in testi altrettanto celebri e amati dal pubblico.
Diana Delle Mura
6 agosto 2015
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