Domenica, 24 Novembre 2024
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La Cenerentola apre la celebrazione del bicentenario di Gioachino Rossini a Roma

Lunedì 18 gennaio si è tenuta, nella Sala Grigia del Teatro Costanzi di Roma alla presenza del Sovrintendente Carlo Fuortes , del direttore artistico Alessio Vlad, il Maestro Alejo Pérez, della regista Emma Dante e del cast dell’opera, la conferenza stampa di presentazione de La Cenerentola di Gioacchino Rossini.

Ha aperto la conferenza stampa il Sovrintendente Carlo Fuortes che ha sottolineato come " Tutte le opere sono un lavoro corale ma 'questo' in particolare". Ha continuato poi esponendo come "con La Cenerentola il Teatro dell'Opera apre il suo progetto "Rossini a Roma 200 anni dopo" col quale abbiamo inteso fare un grande omaggio al compositore che 200 anni fa stava lavorando al Barbiere di Siviglia che debuttò il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina, 10 mesi dopo, il 25 gennaio 1817 presentava La Cenerentola al Teatro Valle; due delle sue opere più straordinarie prodotte nell'arco di un anno proprio qui a Roma, e pensando che ci fossero tutti i presupposti per consacrare questa cosa a 200 anni di distanza,abbiamo pensato di promuovere questa iniziativa.

 

Apriamo con La Cenerentola il 22 gennaio che andrà in scena fino al 19 febbraio e cosa che ci fa grande piacere è l'accordo che abbiamo fatto con RAI Com che grazie alla sua collaborazione ci permetterà di trasmettere in diretta in 64 cinema italiani e in diversi altri europei in Austria, Belgio, Francia, Germania, Spagna e Svizzera, e in differita in Australia, Corea, Giappone e USA. Questa è una cosa che ci riempie di orgoglio perché accade per la prima volta al Costanzi e avviene solo con i grandi Teatri europei per delle situazioni molto particolari, per opere di grande interesse, con grandi musicisti e regie.

 

Ha passato poi la parola al Maestro Alejo Pérez. "Sono veramente felice di essere di nuovo qui poiché ho un bellissimo ricordo della precedente esperienza come Direttore ne Il naso di Šostakovič con un'orchestra molto professionale e con la flessibilità tipica di una vera orchestra d'opera. Anche il coro non è da meno e devo dire che è stata ed è un'ottima opportunità per lavorare con delle bellissime voci. Adoro lavorare con le voci, non so se tutti i miei colleghi la vedono allo stesso modo, ma non mi sento semplicemente un accompagnatore ma un direttore d'orchestra che lavora nel dettaglio non solo con gli strumenti ma anche con le voci, come un musicista da camera e non come un concertatore. Penso che La Cenerentola sia uno dei migliori lavori di Rossini e in un certo senso non è poi tanto lontano da Il naso di Šostakovič perché in entrambe i casi c'è una vivacità e una volontà di andare avanti con l'azione senza eguali. E' il ritmo della parola che determina il ritmo della musica ed è necessaria una grande sensibilità per scoprire ad ogni passaggio qual è il tempo musicale giusto. Anche il lavoro con Emma (Dante) è stato meraviglioso, in quanto ha fatto di quest'opera una lettura molto immaginativa, ha una fantasia enorme, e ha un dinamismo che va di pari passo col dinamismo della partitura.

 

Ha preso poi la parola Emma Dante "Dal punto di vista musicale e canoro è molto importante quello che ha detto Alejo (Pérez) perché questa è un'opera fortunata sopratutto per quel che riguarda il cast artistico, ci sono dei cantanti che per me sono stati dei grandi attori ed hanno lavorato con una grande serietà. Li ho avuti sempre vicini e con una grande partecipazione.

La regia d'opera è una cosa un po' particolare nel senso che alle prove tutti quanti vogliono sempre scappare, l'idea di venire alle prove è un po' come andare ai lavori forzati; per cui avere come in questo caso degli artisti che rimanevano anche quando non dovevano provare loro è una cosa assolutamente straordinaria. Questo succedeva ed è successo e penso che sia anche la grande fortuna di questo spettacolo. Alejo (Pérez) è arrivato dopo e quando ha iniziato a dirigere l'orchestra ho cominciato a capire delle cose che non avevo capito; la sua direzione è stratificata, esprime qualcosa che secondo me in questo caso è difficile da raccontare. La Cenerentola è vero è un'opera buffa, è divertente, ha un ritmo serratissimo, et cetera...però lui è riuscito in queste prove che abbiamo fatto insieme a farmi vedere delle sfumature che sono anche tragiche. Questa musica non è solo allegra e spensierata ma è anche "tragica", ha qualcosa al suo interno anche di violento e secondo me il modo in cui racconta e dirige quest'opera si sposa benissimo con l'immagine che ho elaborato con i miei collaboratori. Questa Cenerentola non vi voglio dire tanto, vi dico soltanto che è molto favolistica nell'accezione della favola che nasconde qualcosa di disturbante, quindi di una favola che non fa dormire bene, perciò non raccontatela ai vostri figli."


Ha chiuso la Conferenza Stampa l'intervento del direttore artistico Alessio Vlad che ha parlato nello specifico dei cantanti "Alcuni, come Gatell che uno di quei cantanti che hanno frequentato moltissimo il Rossini, in realtà debuttano; quando gli abbiamo chiesto – Preferisci fare La Cenerentola o il Barbiere di Siviglia? – ha risposto – La cenerentola con Alejo Pérez e Emma Dante mi interessa moltissimo – a dimostrazione che anche per cantanti Rossiniani noti questo allestimento potrà costituire un debutto.
Vorrei concludere, per quanto riguarda Emma Dante, una cosa da musicista che ho notato con grandissima ammirazione, al di là di quella che è la regia, l'attenzione per quelli che sono i problemi (anche) tecnici della musica. La Cenerentola è un'opera estremamente difficile e lei ha lavorato affinché tutti quelli che sono dei problemi che potrebbero nascere nell'allestimento potessero essere risolti dall'inizio non dopo. Ha risolto i problemi tecnici ed è stata al contempo fedele a quello che è l'assunto musicale di quest'opera Rossiniana."

 

 

Fabio Montemurro
19 gennaio 2016

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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