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#libriedintorni Le migliori uscite dal 27 ottobre all' 11 novembre 2020

Entrai in libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.” Carlos Ruiz Zafòn

 

È importante l’odore dei libri?

Come ha ben scritto Zafon quando si entra in libreria c’è quel profuma di carta e magia che sarebbe davvero bello imbottigliare. 

I libri hanno un odore caratteristico e inconfondibile che ti fa venir voglia di continuare a leggere. Oggi però si diffondono sempre più i libri digitali, gli ebook, che forse sono più pratici per andare in giro e sicuramente costituiscono il futuro  ma non potranno mai riprodurre quel caratteristico odore. Per chi lo ama e ama le librerie ma non ha molto tempo da dedicare alla scelta questo è il posto giusto per voi. Vi proponiamo una rosa di libri con una breve descrizione, a voi non resta che scegliere e recarvi in libreria.

 

Ecco la nostra selezione:

Narrativa

 

La biblioteca di mezzanotte di Matt Haig E/O

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Fra la vita e la morte esiste una biblioteca. Quando Nora Seed fa il suo ingresso nella Biblioteca di mezzanotte, le viene offerta l'occasione di rimediare agli errori commessi. Fino a quel momento, la sua vita è stata un susseguirsi di infelicità e scelte sbagliate. Ma le cose stanno per cambiare. Come sarebbe andata la vita di Nora se avesse preso decisioni diverse? I libri sugli scaffali della Biblioteca di mezzanotte hanno il potere di mostrarglielo, proiettando Nora in una versione alternativa della realtà. Insieme all'aiuto di una vecchia amica, può finalmente cancellare ogni suo singolo rimpianto, nel tentativo di costruire la vita perfetta che ha sempre desiderato. Ma le cose non vanno sempre secondo i piani, e presto le sue nuove scelte metteranno in pericolo la sua incolumità e quella della biblioteca. Prima che scada il tempo, Nora deve trovare una risposta alla domanda di tutte le domande: come si può vivere al meglio la propria vita?

 

Borgo sud di Donatella Di Pietrantonio, Einaudi

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È il momento piú buio della notte, quello che precede l'alba, quando Adriana tempesta alla porta con un neonato tra le braccia. Non si vedevano da un po', e sua sorella nemmeno sapeva che lei aspettasse un figlio. Ma da chi sta scappando? Adriana porta sempre uno scompiglio vitale, impudente, ma soprattutto una spinta risoluta a guardare in faccia la verità. Cosí tutt'a un tratto le stanze si riempiono di voci, di dubbi, di domande. Entrando nell'appartamento della sorella e di suo marito, Adriana, arruffata e in fuga, apparente portatrice di disordine, indicherà la crepa su cui poggia quel ma-trimonio: le assenze di Piero, la sua tenerezza, la sua eleganza distaccata, assumono piano piano una valenza tutta diversa. Anni dopo, una telefonata improvvisa costringe la narratrice di questa storia a partire di corsa dalla città francese in cui ha deciso di vivere. Inizia una notte interminabile di viaggio che la riporterà a  Borgo Sud, la zona marinara di Pescara. È lí, in quel microcosmo cosí impenetrabile eppure cosí accogliente che potrà scoprire cos'è realmente successo, e forse fare pace col passato. 

 

L’appello di Alessandro D’Avenia, Mondadori

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E se l'appello non fosse un semplice elenco? Se pronunciare un nome significasse far esistere un po' di più chi lo porta? Allora la risposta "presente!" Conterrebbe il segreto per un'adesione coraggiosa alla vita. Questa è la scuola che Omero Romeo sogna. Quarantacinque anni, gli occhiali da sole sempre sul naso, Omero viene chiamato come supplente di Scienze in una classe che affronterà gli esami di maturità. Una classe-ghetto, in cui sono stati confinati i casi disperati della scuola. La sfida sembra impossibile per lui, che è diventato cieco e non sa se sarà mai più capace di insegnare, e forse persino di vivere. Non potendo vedere i volti degli alunni, inventa un nuovo modo di fare l'appello, convinto che per salvare il mondo occorra salvare ogni nome.Nessuno li vedeva, eppure il professore che non ci vede ce la fa. Alessandro D'Avenia torna a raccontare la scuola come solo chi ci vive dentro può fare. 

 

Gialli/Thriller

 

Il fratello Jo Nesbo, Einaudi

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Carl, il fratello minore, se ne è andato da tempo in Minnesota dove è diventato imprenditore e da allora di lui non è arrivato che l'eco del suo successo. Ma ora che Carl è inaspettatamente tornato con il grandioso progetto di costruire un hotel e trasformare il paese in una località turistica, Roy si trova di nuovo a doverlo difendere dall'ostilità e dai sospetti degli altri. Come quando erano ragazzi, Roy cerca di proteggere Carl, ma suo malgrado si ritrova risucchiato in un passato che sperava sepolto per sempre. Dall'incontrastato maestro del crime scandinavo – 40 milioni di copie nel mondo – un thriller sulle menzogne, i segreti, i tradimenti nascosti dietro la rassicurante facciata della vita familiare.

 

Il lusso della giovinezza di Gaetano Savatteri, Sellerio

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Muore Steve, un milionario americano deciso a investire in Sicilia. Non era soltanto un uomo d’affari, era un idealista che voleva contribuire a una scossa salutare contro l’immobilismo gattopardesco. Attorno a lui una squadra di giovani entusiasti, venuti da ogni parte. Steve è precipitato dal ciglio di una strada, ma non si sa come, e non è ben chiaro nemmeno come sia arrivato in quel posto. Per Lamanna troppe cose non tornano e inizia a sospettare che non si tratti di un incidente. Si sa inoltre che due personaggi incombevano sul percorso di vita e d’affari della vittima, il vecchio don Cesare e il potente imprenditore Nicodemo. Sembrano la vecchia mafia delle campagne e la nuova mafia del business. O è solo un’apparenza? L’intero romanzo è attraversato da alcune domande cruciali. È possibile in Sicilia, una svolta che veda protagonisti i giovani? È possibile in questo scorcio di millennio per un giovane restare nel nostro paese, affermarsi professionalmente e contribuire al suo sviluppo? Ma soprattutto è ancora possibile un dialogo tra generazioni? 

 

Young Adult

 

Ahia! Di Riccardo Zanotti, Mondadori

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Ci sono istanti capaci di rivoluzionarti la vita, perché ti disarcionano dalla sobria routine a cui sei abituato. Per Giovanni, ingegnere ventisettenne alto e curvo abituato a tenere sempre lo sguardo basso per controllare che i piedi siano ben ancorati al terreno, uno di quegli istanti è quando l'esuberante madre Milly, poco prima di spirare, gli regala l'ultimo grande dramma: il nome di suo padre. Un altro, altrettanto fondamentale, è quando lui decide di andare a cercarlo per esaudire l'ultimo desiderio (o ordine?) della mamma: "Chiedi a quello stronzo di venire al funerale". Ma ancora Giovanni non lo sa, mentre il suo dito inciampa sul campanello, che una volta varcato quel cancello, nulla per lui sarà più come prima. Perché mettendo piede nella casa – e nella vita – del padre, una entrerà anche nel suo mondo, fatto di sensi di colpa e segreti incartapecoriti, mezze verità, musica, animali impagliati, bestemmie, nasi che raccontano di destini perfetti e nebbia. Una nebbia per alcuni invadente e pericolosa, ma che per chi, come Giovanni, ha puntellato la propria esistenza di tranquille certezze, diventa ossigeno che sa di libertà…

 

Teatro

Mafia: singolare, femminile di Cetta Brancato e Marzia Sabella, Navarra editore

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In un contemporaneo inferno di Sicilia le voci di un tragicomico matriarcato si sovrappongono senza genesi, senza salvezza, senza perdono. Donne di mafia, altra metà del cielo di Cosa nostra che, pur non portando nomi tristemente noti, escono dalle carte processuali con l'urgenza di narrare, mediante spontanea teatralità, una condizione esistenziale in rapporto con il lutto dell'assenza. Echi di una costellazione violenta confessano, nell'arida prateria della scena, l'irreversibile scacco della loro anima. Monologhi intensi che portano in scena storie al femminile, poco conosciute che, tuttavia, per la loro intensità e, soprattutto, per la loro "normalità", finiscono per descrivere i prototipi delle donne di mafia. Il filo rosso che unisce i monologhi è costituito dalla voce del magistrato donna, la quale, per il suo lavoro le "ha conosciute", incontrandole nei verbali, nelle aule di udienza, nelle sale colloquio dei penitenziari, nelle intercettazioni.

 

Biografie

Io sono mio fratello di Giorgio Panariello, Mondadori

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Giorgio Panariello custodisce una storia. Lui e il suo fratello minore sono stati entrambi abbandonati dalla madre subito dopo la nascita. Giorgio viene affidato ai nonni materni, Franco invece finisce in un istituto. Mentre Giorgio cresce e diventa uno degli uomini di spettacolo più amati d'Italia, Franco cade nella tossicodipendenza. Fino alla tragica fine. In questo libro per la prima volta Panariello ha deciso di raccontare il filo nascosto (la preoccupazione costante, il senso di colpa) che da sempre corre nella sua vita. Un libro straziante e dolcissimo, che grazie all'onestà e all'accuratezza dei sentimenti sa muovere le corde più profonde delle nostre emozioni.

 

Saggi

Riscatto. Bergamo e l’Italia. Appunti per un futuro possibile di Giorgio Gori, Rizzoli

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Non può che partire dai giorni più drammatici della primavera 2020, quando i mezzi militari portavano via da Bergamo le bare delle vittime del Covid-19, la riflessione del sindaco Giorgio Gori. È stata «la più crudele delle lezioni» quella impartita dalla tempesta sanitaria, che ha lasciato, oltre al dolore della perdita, un Paese intero da ricostruire e far ripartire, per uscire dalla crisi recente e dalla situazione di stagnazione e paralisi che affonda le sue radici negli ultimi vent'anni della nostra storia. Gli «appunti per un futuro possibile» raccolti in questa serrata conversazione con Francesco Cancellato tracciano una visione-guida per il compito che ci attende: «curare» il nostro sistema sanitario, garantire ai giovani lavoro e mobilità sociale, rimarginare la frattura tra Nord e Sud, centro e periferie; intervenire sulla scuola per riportarla al cuore dell'agire politico, ripensare il welfare e l'inclusione, affrontare l'immigrazione come opportunità e non come mera emergenza.

 

Vi aspettiamo tra 15 giorni!

Buona lettura!

 

 

 

Debora Fusco

12 novembre 2020

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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