Recensione del libro L’erdità di Ariane di Françoise Bourdin, edito da Baldini+Castoldi. La casa editrice venne fondata nel 1897 da Ettore Baldini e Antenore Castoldi e raggiunse il successo con Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro.
Proveniente da un’ex famiglia di proprietari terrieri delle Landes, Ariane Nogaro, vedova e senza figli, decide di mettere ordine nei suoi affari e di redigere il suo testamento. Il bene più importante che possiede è una grande casa nascosta tra la pineta e l’oceano, la culla della sua famiglia. Ma Ariane non ha più contatti né col fratello maggiore, insegnante in pensione, né con la cognata poiché non apprezzano il suo carattere originale, tantomeno il suo stile di vita. Solo con Anne, una delle sue nipoti, ha un legame affettuoso e complice. Sposata con un veterinario e madre di un ragazzino di dodici anni, Anne conduce una vita tranquilla, dividendosi tra il suo lavoro di commercialista e le visite settimanali alla zia. Ma quando Ariane muore improvvisamente tutto cambia: è Anne a ereditare i suoi beni, tra cui la grande casa dei Nogaro. L’apertura del testamento fa riemergere vecchie gelosie e nascere rancori sconvolgendo l’unità famigliare finora preservata, mettendo Anne di fronte a una scelta: che fare di quella villa che racchiude tanti ricordi? Venderla? Oppure andare a viverci, come lei vorrebbe fare nonostante il marito si opponga categoricamente? È giusto che Anne metta il suo matrimonio in pericolo e litighi con la sua famiglia per colpa di un’eredità?
L’eredità di Ariane, titolo originale Dans les pas d’Ariane, è un romanzo pacato, delicato, che scorre velocemente e senza accorgersene si arriva alla fine del libro. Bourdin ci fa vedere chiaramente quanto siano fragili i sentimenti umani e come un piccolo cambiamento può sconvolgere in un istante tutti gli equilibri.
Anne erdita improvvisamente dopo la morte della zia Arianne, a cui solo lei voleva bene, la grande casa dei Nogaro. Quest’eredità le metterà quasi tutta la famiglia contro, persino suo marito Paul con cui fino all’istante prima aveva vissuto felicemente.
Anne è una donna forte, indipendente, aperta ai cambiamenti che si era quasi lasciata risucchiare dal marito che invece è pacato, razionale e gli piace vivere una vita inquadrata senza mai uscire dagli schemi. Due persone quindi opposte ma Anne lo capirà solo al momento dell’eredita quando il marito decide che in quella casa ereditata non si trasferirà mai senza un’oggettiva obiezione.
Ma non avrà solo lui contro, anche la madre, una donna fredda e attratta esclusivamente dai soldi e la sorella, una donna frivola interessata alla casa soltanto per poter vedere i suoi amanti liberamente.
Tutti hanno un motivo per desiderare quella casa ma nessuno di loro ha mai pensato ad andare a trovare l’anziana Ariane quando era in vita. Per tutti tranne Anne la zia era una vecchia pazza, nessuno la capiva. Grazie al suo lascito e ai suoi diari Anne capirà chi sia veramente la sua famiglia e chi sia lei nel profondo. Si renderà conto che il matrimonio è un compresso in cui però le sembrerà di essere solo lei a dover cedere e che lo sono tutte le relazioni anche quelle con i suoi familiari. Però costretta a dover scegliere opterà per la casa, seguirà il suo cuore e sarà felice. Ed è questo che l’autrice ci esorta a fare; ci consiglia d’inseguire la felicità seguendo il proprio cuore anche se tutto il mondo sembra remarci contro.
Tutti i personaggi sono bene caratterizzati e descritti in maniera chiara dal punto di vista caratteriale poiché quello che la Bourdin vuole evidenziare sono i sentimenti umani nella loro fragilità. Molto ben descritti, anche nei particolari, sono i paesaggi del racconto, quasi vediamo davanti ai nostri occhi la pineta, le spiagge e tutto ciò che circonda i vari personaggi. Al lettore sembrerà di essere lì, vedere i luoghi e sentire gli odori.
Lo stile del romanzo è fluido ed elegante in modo da poter raccontare con delicatezza ed eleganza i temi trattati. Il linguaggio utilizzato è chiaro, armonioso, musicale e ben articolato, tutto è narrato in maniera da poter essere immediatamente compreso.
Ci sono in questo romanzo tutti gli elementi ricorrenti dell‘autrice, Françoise Bourdin, donne forti, uomini indecisi, magnifici paesaggi e il sentimento dell’invidia.
È quindi, a nostro parere, un ottimo romanzo in cui l’autrice non si smentisce e conferma il suo talento letterario.
Françoise Bourdin
Nata a Parigi nel 1952 da genitori cantanti lirici di professione, ha pubblicato il suo primo libro ancora minorenne. Nei suoi romanzi dipinge con passione e bravura i paesaggi incantevoli della Bretagna, e rende accattivante e piacevole l’aspetto sentimentale, usando un linguaggio musicale come l’ambiente in cui è cresciuta. Il suo universo affonda le proprie radici nelle storie di famiglia, nei segreti e nelle passioni che la attraversano. È fra le scrittrici più amate in Francia, ha venduto oltre 9 milioni di copie e i suoi libri sono sempre ai vertici delle classifiche.
Debora Fusco
20 maggio 2020
Informazioni
L’eredita di Ariane
Di Françoise Bourdin
Baldini+ Castoldi
Pag 336
Cartaceo € 19
Epub € 9,99
www.francois-bourdin.com