I più bei libri francesi di tutti i tempi da leggere o rileggere.
Vi affascina la letteratura francese? Avete sentito parlare di qualche autore ma non sapete quale suo libro scegliere?Non preoccupatevi siamo qui proprio per questo.
La letteratura francese è vasta e ricca di grandi autori quindi non si possono inserire tutti in un’unica rubrica ma possiamo darvi una mano a scegliere. Ci sono infatti quegli autori che tutti devono assolutamente avere in libreria. State pensando ai grandi classici francesi? Si ci saranno ma non solo quelli! Anche alcuni autori contemporanei meritano di essere letti e riletti. Vi proponiamo quindi i 10 romanzi che a nostro parere sono i più rappresentativi e vanno letti.
Ecco a voi la nostra selezione:
Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry,Garzanti
Un aviatore in volo sopra il deserto del Sahara è costretto da un'avaria ad atterrare nel mezzo del nulla. Pensa di essere solo quando all'improvviso, una voce lo sorprende: «Disegnami una pecora!». A parlare è un bambino, il principe del lontano asteroide B 612. Di lì è partito per un lungo viaggio attraverso il cosmo, durante il quale ha incontrato tanti bizzarri personaggi – un re solitario, un vanitoso che loda solo sé stesso, un arido businessman, un ubriacone che beve per dimenticare, uno zelante lampionaio e un geografo – imparando da ciascuno le piccole grandi verità. Approdato infine sulla terra viene avvicinato da una volpe che gli chiede di essere addomesticata e gli rivela il segreto più prezioso: quello dell'amicizia. Ma al termine del racconto è tempo per l'uomo e per il bambino di separarsi: il piccolo principe deve far ritorno alla sua rosa. Non prima di aver fatto dono al pilota del suo sorriso e di un confortante messaggio: ogni volta che alzerà lo sguardo verso le stelle saprà che lassù c'è un piccolo principe che veglia la sua rosa.
Memorie di una ragazza per bene di Simone de Bauvoir, Einaudi
Infanzia e adolescenza costituiscono la trama quasi romanzesca di Memorie d’una ragazza perbene, prima parte dell’autobiografia di Simone de Beauvoir. Le tappe obbligate d’una educazione sentimentale, l’inevitabile scontro con la famiglia e l’ambiente sociale dell’alta borghesia francese conservatrice e bigotta, i meschini pregiudizi d’un mondo in declino insieme con i primi dubbi, i contrasti sentimentali, le tensioni, accompagnano il lungo viaggio verso la conquista di sé, fino agli anni dell’università e l’incontro con alcune tra le piú note figure della cultura francese, da Simone Weil a Raymond Aron, da Merleau-Ponty a Roger Vailland e Jean-Paul Sartre.
Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust, Mondadori
La "Recherche", colossale romanzo-mondo - l'unico che l'autore abbia dato alle stampe - frutto di quindici anni di tormentata gestazione. Usciti a partire dal 1913, i sette libri che compongono, in un tutto unitario, la "Recherche" esplorano una moltitudine di temi: il senso del tempo, la memoria, il sogno, l'abitudine, il desiderio. E poi ancora la gelosia, il rapporto tra arte e realtà, l'interagire di rituali ed emozioni. Memorabili i personaggi che il lettore incontra tra queste pagine, dal Narratore, figura dai fortissimi tratti autobiografici, alle donne da lui amate, Gilberte e Albertine, fino a Odette e Swann, Bloch, Françoise, il barone di Charlus e la duchessa di Guermantes. Attorno al tema della memoria involontaria, le cosiddette "intermittenze del cuore" della celeberrima scena della madeleine, vive tutta la società francese dei decenni a cavallo del Novecento.
L’educazione sentimentale di Gustave Flaubert, Garzanti
L'indolente esistenza di Frédéric Moreau, giovane inquieto e scontento, dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali, si dipana attraverso esperienze deludenti e infelici. Una lenta usura, che non risparmia nemmeno l'amore tenero e profondo per Madame Arnoux, corrode inesorabilmente la sua sofferta e egotistica interiorità. Da qualcuno considerato il capolavoro di Flaubert, "L'educazione sentimentale" è una delle più amare denunce degli inganni e delle meschine velleitù della società borghese, è il romanzo del fallimento esistenziale di una generazione che non trova risorse contro l'ineludibile sentimento della propria disperante impotenza e mediocrità.
I miserabili di Victor Hugo, Mondadori
Dopo diciannove anni di detenzione al bagno penale di Tolone, Jean Valjean ottiene la libertà e si incammina verso una nuova vita.Sono i primi di ottobre del 1815, da oltre tre mesi Napoleone è stato sconfitto. Le vicende dei tanti, indimenticabili personaggi – il buon vescovo Myriel, l’ex forzato Jean Valjean, l’infelice Fantine, la piccola Cosette, l’avido Thénardier, il coraggioso Gavroche, l’inflessibile Javert, la sfortunata Éponine – si intrecciano in queste pagine con la storia del popolo di Parigi e la rievocazione dei momenti cruciali della sua epopea. Punto culminante della monumentale opera di Victor Hugo, mirabile sintesi della sua vocazione poetico-simbolica e di quella realistico-sociale.Pietra miliare della letteratura dell’Ottocento, grandioso affresco di una metropoli industriale, è un’opera d’arte assoluta, un libro vivo che continua a travolgere i lettori perché è un romanzo in cui c’è tutto: l’amore, il dolore, la felicità, la morte e la rinascita, tutto ciò che travalica il tempo e tocca la più profonda essenza degli uomini.
Diario di scuola di Daniel Pennac, Feltrinelli
L'autore affronta il grande tema della scuola dal punto di vista degli alunni. In verità dicendo "alunni" si dice qualcosa di troppo vago: qui è in gioco il punto di vista degli "sfaticati", dei "fannulloni", degli "scavezzacollo", dei "marioli", dei "cattivi soggetti", insomma di quelli che vanno male a scuola. Pennac, ex scaldabanco lui stesso, studia questa figura popolare e ampiamente diffusa dandogli nobiltà, restituendogli anche il peso d'angoscia e di dolore che gli appartiene. Il libro mescola ricordi autobiografici e riflessioni sulla pedagogia, sulle universali disfunzioni dell'istituto scolastico, sul ruolo dei genitori e della famiglia, sulla devastazione introdotta dal giovanilismo, sul ruolo della televisione e di tutte le declinazioni dei media contemporanei. E da questo rovistare nel "mal di scuola" che attraversa con vitalissima continuità i vagabondaggi narrativi di Pennac vediamo anche spuntare una non mai sedata sete di sapere e d'imparare che contrariamente ai più triti luoghi comuni, anima i giovani di oggi come quelli di ieri.
Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas, BUR Rizzoli
Nel febbraio del 1815, a Marsiglia, il marinaio Edmond Dantès viene falsamente accusato di bonapartismo e arrestato nel giorno delle nozze, alle soglie di una brillante carriera navale. Durante la prigionia nel castello d'If, uno scoglio in mezzo al mare, affina un odio feroce per gli autori della sua rovina e, quando l'amicizia con un altro prigioniero gli procura l'evasione nonché un favoloso tesoro, ne farà lo strumento di una vendetta grandiosa e spietata. Le mille identità che il conte assume per preparare la trappola ai suoi nemici, i suoi viaggi, gli avvelenamenti, gli intrighi, le scomparse, i ritorni: questo grande fiume creato dalla penna infaticabile di Dumas sa far voltare pagina come pochi altri, con la stessa urgenza con cui i lettori di due secoli fa aspettavano l'uscita della puntata successiva.
L’eleganza del riccio di Muriel Barbery, E/O
Siamo a Parigi in un elegante palazzo abitato da famiglie dell'alta borghesia. Dalla sua guardiola assiste allo scorrere di questa vita di lussuosa vacuità la portinaia Renée, che appare in tutto e per tutto conforme all'idea stessa della portinaia: grassa, sciatta, scorbutica e teledipendente. Invece, all'insaputa di tutti, Renée è una coltissima autodidatta, che adora l'arte, la filosofia, la musica, la cultura giapponese. Poi c'è Paloma, la figlia di un ministro ottuso; dodicenne geniale, brillante e fin troppo lucida che, stanca di vivere, ha deciso di farla finita (il 16 giugno, giorno del suo tredicesimo compleanno, per l'esattezza). Fino ad allora continuerà a fingere di essere una ragazzina mediocre e imbevuta di sottocultura adolescenziale come tutte le altre. Due personaggi in incognito, quindi, diversi eppure accomunati dallo sguardo ironicamente disincantato, che ignari l'uno dell'impostura dell'altro si incontreranno grazie all'arrivo di monsieur Ozu, un ricco giapponese, il solo che saprà smascherare Renée e il suo antico, doloroso segreto.
La vita segreta degli scrittori di Guillaume Musso, La nave di Teseo
Nel 1999, dopo aver pubblicato tre romanzi di culto, il celebre scrittore Nathan Fawles annuncia la sua decisione di smettere di scrivere per ritirarsi a vita privata a Beaumont, un’isola selvaggia e sublime al largo delle coste mediterranee. Autunno 2018. Fawles non rilascia interviste da più di vent’anni, mentre i suoi romanzi continuano ad attirare i lettori. Mathilde Monney, una giovane giornalista svizzera, sbarca sull’isola, decisa a svelare il segreto del celebre scrittore. Lo stesso giorno, viene ritrovato sulla spiaggia il cadavere di una donna e le autorità mettono sotto sequestro l’isola, bloccando ogni partenza e ogni arrivo. Comincia allora un pericoloso faccia a faccia tra Mathilde e Nathan, in cui si scontrano verità occulte e insospettabili menzogne, e si mescolano l’amore e la paura...
Lettere d’amore da Montmarte di Nicolas Barreau, Feltrinelli
Dopo la scomparsa della moglie Hélène, Julien Azoulay è inconsolabile. Autore di commedie romantiche di successo, si sente beffato dal destino: come potrà più credere nell’amore se l’amore lo ha tradito?Ma la saggia Hélène è riuscita a estorcergli una promessa: dovrà scriverle trentatré lettere, una per ogni anno che ha vissuto. Così Julien le racconta delle giornate che è costretto ad affrontare. Del nuovo romanzo che non avanza. Del loro figlio di quattro anni, che non vuole più avere un papà triste. Della vicina, nonché migliore amica di Hélène, con la sua gatta Zazie.Hélène è sepolta nel cimitero di Montmartre ed è lì, in uno scomparto segreto ricavato nella lapide, che Julien lascia le sue lettere. Finché, un giorno, spariscono. Julien non crede ai propri occhi. Non ha raccontato a nessuno dell’ultimo desiderio di Hélène e, cosa ancora più strana, per ogni lettera che scompare si materializza una “risposta”: un sasso a forma di cuore, una poesia di Prévert, dei fiori, due biglietti del cinema per l’Orphée di Cocteau… È davvero possibile che l’amore della sua vita gli mandi un segno dal cielo o c’è qualcuno che si prende gioco di lui? E perché?
Buona lettura!
Debora Fusco
16 aprile 2020