Il soprano lirico Olesia Mamonenko non è solo una delle giovani voci più interessanti del panorama lirico contemporaneo, ma vanta un curriculum invidiabile, nonostante la giovane età.
Qual è stato il momento della sua vita dove ha capito che il canto sarebbe stato il suo futuro?
Sono sempre stata una bambina vivace, intenta a ballare, cantare e a fingere di suonare il pianoforte. Ho sempre desiderato diventare una cantante e lo dichiaravo apertamente a tutti, mostrando un grande entusiasmo. Ero talmente convinta della mia scelta che mia nonna, insegnante di pianoforte, notò una certa predisposizione unita alla passione per la musica e a cinque anni cominciai a prendere lezioni di pianoforte. Successivamente sono entrata al Ginnasio d’Arte, dove mi sono specializzata in pianoforte. Durante i miei studi sentivo nel cuore che il canto era una vera passione per me. A sedici anni, convinsi mia nonna a farmi iniziare le lezioni di canto con una insegnante che aveva una lunga carriera nel Mariinsky Teatro a San Pietroburgo e così il mio sogno di diventare una cantante lirica ha cominciato piano piano a realizzarsi.
Perché la scelta di perfezionarsi proprio in Italia?
Studiando all’Accademia Musicale e Teatrale di Vilnius, ho sempre desiderato fare esperienze all’estero e ho approfittato dell’opportunità di partecipare al programma Erasmus. L’Italia, data la sua grande tradizione musicale e del melodramma, mi sembrava il paese migliore per perfezionare la mia tecnica vocale e le capacità artistiche. Sono felicissima di aver preso questa decisione, ormai otto anni fa, perché questo paese mi ha dato molto, e sono grata ad ogni maestro, a tutte le persone che hanno lavorato con me e che continuano a farlo.
C’è una specifica aria d’opera o un tipo di vocalità, fra tutte quelle fino a oggi eseguite, che risponde al meglio delle sue caratteristiche, in termini non solo vocali, ma anche di temperamento?
Non potrei specificare con precisione un’aria o un ruolo, dal momento che di recente sto cambiando il mio repertorio; da soprano lirico spinto sono tornata al mio registro vocale naturale, che è un soprano lirico di agilità. Vocalmente mi trovo benissimo con le opere di Donizetti e Bellini, grazie alla mia maestra Antonella D’Amico, che mi ha aiutato a sviluppare, in termine tecnico, i “filati” e le agilità vocali. Parlando dei personaggi, mi sento molto vicina al ruolo di Santuzza, della Cavalleria Rusticana di Mascagni, che ho avuto l’opportunità di interpretare molte volte in varie produzioni, poi Tosca di Giacomo Puccini e il mio personaggio più amato, la Lady Macbeth verdiana. Mi affascinano le donne di temperamento, forti, potenti, coraggiose, a volte crudeli. Il dramma musicale di queste opere mi aiuta a manifestare il lato non solo musicale, ma anche quello di attrice.
Opera e seduzione: quanto ritiene sia importante la tecnica vocale e quanto la presenza scenica?
Adoro questa domanda! Sì, per me la tecnica vocale e la presenza scenica sono entrambe fondamentali. Per diventare una vera artista non può mancare nessuno di questi elementi. La tecnica vocale garantisce una base solida per esprimere la musicalità, mentre la presenza scenica, inclusa la gestualità, l’espressione del viso, è cruciale per comunicare in modo completo e coinvolgente con il pubblico. Ritenendo entrambi gli aspetti essenziali, cerco costantemente di sviluppare sia la mia voce che la mia presenza scenica.
Di recente ha aperto un’agenzia, Artengine, per promuovere giovani cantanti lirici...
L’idea di aprire un’agenzia mi è venuta molti anni fa, durante i miei studi in Lituania. Adoravo organizzare eventi, assistere i miei colleghi e essere d’aiuto per i giovani musicisti. I miei compagni di scuola credevano in me e mi dicevano di immaginare il giorno in cui avrei avuto la mia agenzia per promuovere i cantanti e fornire loro supporto nel mondo artistico. Ovviamente, non avrei potuto immaginare che tutto questo potesse accadesse in così giovane età, mentre ancora sto costruendo la mia carriera. Credo che non sia necessario aspettare tanti anni quando hai la possibilità di condividere la tua esperienza attuale e il tuo bagaglio con gli artisti che stanno iniziando la loro carriera o quelli che già si sono affidati a me.
Ci parli, infine, dei suoi prossimi impegni...
Pochi giorni fa ho partecipato, a Roma, al concorso “Voci in Barcaccia” su Rai Radio 3 e visto anche su Rai play. È stata un’opportunità fantastica a cui tenevo molto, ha dato la possibilità ai giovani talenti di mostrare la propria bravura. Ovviamente qui non finiscono i miei impegni. Attualmente sto studiando le opere belcantistiche come Norma, Anna Bolena e Maria Stuarda, che mettono in luce le mie migliori capacità vocali e vi posso dire che mi diverto un sacco.
Alessandra Perrone Fodaro
21 gennaio 2024
Informazioni
Di origine lituana, ha studiato presso l’Accademia di Musica e Teatro della Lituania, dove si è laureata in canto nel 2017. Successivamente, ha frequentato il biennio di perfezionamento presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma, con famosi cantanti lirici come Jose Kaufmann, Renato Bruson, Daria Masiero, Francesco Meli, Fiorenza Cedolins, Dmitry Vdovin, Anna Pirozzi, Barbara Fritolli, Vincenzo Scalera. Dal 2020 al 2021, ha preso parte al prestigioso Studio dell’Opera nel Teatro Comunale di Bologna, lavorando a stretto contatto con la stimata Luciana D’Intino. Nel 2017, ha interpretato il ruolo di Mimi in “La Bohème” al Concorso Internazionale dei Cantanti a Milano. Questo ruolo è diventato uno dei suoi segni distintivi, interpretato in vari teatri italiani. Ha partecipato all’inaugurazione del primo museo di Maria Callas a Zevio nel 2022, esibendosi come “Mimì” sotto la direzione del maestro Gaetano Soliman. Ha interpretato diversi ruoli in opere come “Il Trovatore”, “Così fan tutte”, “Don Giovanni”, “Die Csardasfürstin”, “La Bohème”, “Madama Butterfly” in diverse città italiane. Con la sua interpretazione del ruolo di “Santuzza” dall’Opera “Cavalleria Rusticana” in vari festival in Italia nel 2022 e 2023, diretti da Andrea Fuoli e Claudio Luongo, ha mostrato la sua maestria artistica. Ha cantato nella Filharmonija Nazionale Lituana e di Kaunas. Nel 2022, ha partecipato come Opera Studio al Teatro dell’Opera di Nizza. Nel 2023 ha interpretato il ruolo di Elvira nell’“Ernani” di Verdi al Theatre 1763 di Bologna e ha tenuto tre concerti dedicati al centenario della grande soprano Maria Callas, “DIVINA...mente Callas”, uno di questi tenutosi al Palazzo Modello di Fiume, in Croazia.