Venerdì, 03 Maggio 2024
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Eugenio Guarducci ci parla della XXXVII edizione del Todi Festival

Intervista a Eugenio Guarducci, direttore artistico del Todi Festival, in scena dal 26 agosto al 3 settembre 2023 a Todi

 

Come sarà quest’anno il festival?

É un festival che vuole “ascoltare ciò che accade”, dal punto di vista della scena contemporanea. Siamo alla XXXVII edizione, l’ottava della mia direzione e cerchiamo di mantenere fede alla linea. Come sempre abbiamo affidato a un grande artista contemporaneo la grafica del festival, quest’anno Ugo La Pietra, che ha creato per noi il manifesto della rassegna, una pittura segnica che rappresenta il rapporto tra architettura e natura e che il festival omaggerà con la mostra temporanea “Effetto randomico” curata da Marco Tonelli.  Ho avuto la fortuna di rincontrare Ugo La Pietra dopo parecchi anni ed è stato un incontro felice. All’epoca La Pietra curò per la prima edizione di Eurochocolate l’esposizione “Dolce ceramica”. 

 

Lo spettacolo di aperura è affidato a Iaia Forte con lo spettacolo “Vita meravigliosa” un omaggio a Patrizia Cavalli, ce ne parla?

É un omaggio alla poetessa Patrizia Cavalli, cittadina di Todi e venuta a mancare un anno  fa, già lo scorso anno avremmo desiderato farlo, ma i tempi non erano sufficientemente maturi. Iaia Forte era una carissima amica della Cavalli, il titolo dello spettacolo è il titolo di una raccolta di poesie dell’autrice umbra, su cui l’attrice napoletana ha costruito una drammaturgia che ha come tema uno dei motivi dominati della scrittrice; la sua visione dell’amore, intesa come legame estremo tra gli esseri umani. Lo spettacolo verrà accompagnato dalla musica live della cantante Diana Tejera e siamo davvero curiosi di vederne il debutto, sabato 26 agosto alle 21.00.

 

Un altro debutto nazionale è quello di domenica 27 agosto, sul palco del Teatro Comunale andrà in scena “WHAT’S Your nAIM?”, con la direzione di Edoardo Guarducci, a proposito di nome. Ce ne vuole parlare?

In questo caso l’emozione sarà ovviamente doppia, visto che la rappresentazione è diretta da mio figlio ed è appunto la figurazione di una ricerca di senso che Edoardo conduce da anni tra l’”essere” e il “voler/dover essere” e che ha tradotto in uno spettacolo di danza contemporanea con la Cornelia Dance Company che ne cura anche la coereografia. 

 

Lo scorso anno ci ha raccontato che il festival in pieno post covid ha avuto delle serie difficoltà a reperire le maestranze per poter supportare l’organizzazione, quest’anno è andata meglio?

In realtà le difficoltà permangono, seppure la situazione è di molto migliorata. Consideri che in Umbria si contano solo tre rigger (montatori di palco a grandi altezze) che ovviamente sono contesi fra le varie manifestazioni. Motivo per cui tra le varie iniziative, abbiamo deciso di intraprendere dei percorsi di formazione in questo senso. 

 

Un altro spettacolo molto atteso, nonché debutto nazionale è “Vecchi tempi”di Harold Pinter, diretto da Pierpaolo Sepe, cosa ci può dire di questo spettacolo?

È un omaggio a Roberto Biselli, attore umbro ed ai suoi splendidi cinquant’anni di carriera. Insieme a lui sul palco ci saranno Valentina Banci e Sara Bertelà. Biselli sarà inoltre il curatore di “Todi off”, giunto alla sua settima edizione; rassegna all’interno del festival che quest’anno prevede cinque spettacoli e altrettanti incontri di formazione con il titolo “Ultimi fuochi”, immagine detratta da “The last tycoon” di Francis Scott Fitzgerard, non a caso. La rassegna “Todi off” si svolgerà nel suggestivo Teatro Nido dell’Aquila che negli anni è stato ristrutturato e rimane uno scenario estremamente affascinante con il suo terrazzo che permette di godere di tramonti indimenticabili.

 

La musica è una caratteristica peculiare del festival, quest’anno l’offerta è eterogenea e adatta a tutti i gusti e le età; un modo per avvicinare anche i giovani di più al festival?

Esattamente. La presenza di Madame il 30 agosto a Piazza del Popolo ha proprio lo scopo di offrire un’offerta che si adatti anche alle esigenze dei più giovani. Si continua poi il 1 settembre con la BIO-Blind International Orchestra, un’esclusiva regionale molto attesa. L’orchestra fondata da Alfredo Santoloci, docente di sassofono al conservatorio di Santa Cecilia, accoglie musicisti ipovedenti e non-vedenti fra i 12 e i 65 anni. Si termina poi con quella che è stata definita la “strana coppia”, Stefano Massimi e Luca Barbarossa, con lo spettacolo “La verità vi prego sull’amore” (dal famoso testo di Auden). Uno spettacolo unico, in esclusiva regionale, dove le storie si intrecciano con la canzone d’autore. Il tema ovviamente è l’amore messo sotto a lente di ingrandimento da questi due artisti. Insomma, l’offerta musicale vuole essere un percorso “bilanciato” che copre le esigenza del pubblico a trecentosessanta gradi. 

 

Quali sono gli eventi di cui va più fiero in questi anni di direzione del festival?

Difficile dirlo, le occasioni di sorpresa che mi hanno reso fiero sono state molteplici. Ricordo con affetto il concerto di Ezio Bosso nella prima edizione della mia direzione, così come il debutto assoluto di Fiona May in teatro qualche anno dopo. Onestamente però la mia visione è sempre proiettata su ciò che arriverà, l’attesa degli spettacoli di questa edizione e il miglior contributo che il Festival può dare alla loro massima resa.

 

L’amore e la valorizzazione del territorio è una costante dei suoi progetti. Cosa prevede per il futuro in proposito?

Come già annunciato al sindaco di Todi lo scorso anno questa sarà la mia penultima direzione del festival. Stiamo lavorando a un progetto che è una sorta di “ritorno alle origini”, ossia l’allestimento di un museo permanente del cioccolato, un percorso esperenziale a Perugia, che renderà la città fruibile in questo senso per dodici mesi l’anno. E’ ovviamente un progetto oneroso, che mi allontanerà dal festival, seppure non è questo l’unico motivo. Credo che dopo un periodo sia giusto alternare le direzioni per dare nuova linfa alla manifestazione. 

 

 

Barbara Chiappa

4 agosto 2023

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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