In questi giorni, fino a domenica 15 ottobre, al Teatro Brancaccino, va in scena lo spettacolo La reggente, prima regia teatrale del cineasta Stefano Incerti. Incerti si misura con un testo di Fortunato Calvino incentrato su un “un personaggio ambivalente: Donna-Boss carnefice e potente, ma anche prigioniera di un sistema perverso che la costringe all’isolamento…uno stato di perdita totale di contatto con la realtà.”
Ecco come risponde il regista alle domande per La Platea...
Da dove nasce lo spettacolo, quale l’intuizione che ne ha portato poi alla creazione?
Ho iniziato come aiutoregista di Mario Martone e Toni Servillo, con i quali ho lavorato al cinema e a teatro come aiuto regista di Riccardo II, Rasoi ecc. ma ero convinto che fosse il Cinema il linguaggio che mi apparteneva, quello nel quale avrei potuto esprimermi con maggiore efficacia.
Add a comment