Recensione dello spettacolo Capricis per il Festival della nuova danza Equilibrio, in scena all’Auditorium Parco della musica domenica 28 febbraio 2016
Riuscire a disegnare la musica attraverso il corpo è il compito non facile di cui si prendono carico coreografi e ballerini ormai da decenni. Chi più chi meno riesce a esibire attraverso il movimento quello che la musica cerca di esprimere attraverso le note.
I 24 capricci di Paganini sono brevi composizioni per violino in cui viene espresso il carattere virtuosistico del Maestro, le note si susseguono velocemente in un ritmo incontrollabile, evocando un’ampia molteplicità di emozioni. Arrivare a trasformare questa eccellenza musicale in movimenti corporei non è cosa da tutti. In Capricis, Angels Maragrit con la sua compagnia Mudances consegue questo compito in maniera a dir poco entusiasmante. Attraverso l’elemento ludico, elemento di spicco in questa rappresentazione, si giunge alla percezione della struttura musicale di queste brevi composizioni, il corpo diventa principio conduttore dello spartito. L’idea è proprio quella di disegnare la musica, renderla visibile nello spazio, tracciarla attraverso le azioni dei ballerini, ciascuno secondo il proprio stile che trasforma ogni performance in un capriccio. In Capricis la musica del Maestro è resa visibile, scolpita attraverso i corpi, disegnata nello spazio.
Greta Giammarioli
12 marzo 2015