Venerdì, 22 Novembre 2024
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SARA BARAS: LA REGINA DEL FLAMENCO A ROMA

Recensione dello spettacolo “Voces- Suite Flamenca” in scena all’Auditorium Conciliazione l’8 e il 9 Marzo 2016

Avvolgimenti e svolgimenti di mani, rotazioni del corpo intorno a se stesso, brandelli di balze di gonne che prendono vita, frange di scialli colorati che roteano e poi i tacchi delle scarpe e il loro muoversi violentemente sul pavimento e i battiti delle mani che sembrano voler sincronizzare il loro ritmo con le pulsazioni del nostro cuore. 

 

Il flamenco è “istinto e passione, eleganza e sobrietà” lascia affascinate le platee, commuove il pubblico con i suoi lamenti, emoziona gli spettatori grazie alla sua energia e alla sua vitalità. Non è difficile capire come Sara Baras si sia affermata, da più di vent’anni, come una delle protagoniste più illustri nella scena di questa danza, guadagnandosi l’epiteto di regina del flamenco. In pochi, infatti, riescono come lei ad incarnare a pieno la cultura e l’energia iberica. L’espressività del suo corpo, la velocità dei suoi movimenti, l’eloquenza della sua teatralità, tutto in lei è celebrazione e simbolo della tradizione e della cultura spagnola. 

Sara e il suo straordinario enturage di musicisti e ballerini hanno condotto l’anima pulsante dell’Andalusia fino all’Auditorium Conciliazione. Il loro spettacolo “Voces- Suite Flamenca”, dopo il grande successo al Festival dei Due Mondi di Spoleto, ha concluso in modo elettrizzante la decima edizione della rassegna Tersicore. Tutta la performance vuole essere un sentito omaggio agli artisti che hanno fatto conoscere al mondo intero l’arte del flamenco: Paco de Lucia Camaròn de La Isla, Enrique Morente, Moraìto Chico, Carmen Amaya e l’indimenticabile Antonio Gades. Grazie alla partecipazione del bailaor spagnolo José Serrano e all’abilità di musicisti e cantanti presenti sul palco, la rappresentazione ha compiuto un vero e proprio viaggio nella tradizione coreutica ispanica, cui è stato ben lieto di partecipare il pubblico presente in sala. Nonostante i problemi tecnici, a causa dei quali l’inizio dello spettacolo è ritardato di mezz’ora e che non hanno permesso una perfetta illuminazione della scenografia, creando in alcuni momenti troppa penombra, gli spettatori, per tutta la durata dell’esibizione sono stati presenti e calorosi regalando alla Baras e alla sua compagnia una standing ovation quasi da stadio, in perfetto stile spagnolo. È stato curioso al termine della rappresentazione, tra i vicoli di Roma, sentir risuonare da una piccola paninoteca, ancora i battiti di mani, i lamenti e il ritmo dei tacchi delle scarpe dello staff artistico che, ristorandosi dopo l’affaticamento dell’esibizione, hanno continuato a regalarci un po’ di flamenco nel cuore della Capitale.  

Greta Giammarioli

12 marzo 2016

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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