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Coppia nella vita e a teatro, l’étoile del balletto Svetlana Zakharova e il virtuoso del violino Vadim Repin hanno creato un coinvolgente spettacolo che li vede insieme in palcoscenico: Pas De Deux For Toes and Fingers. Un appuntamento clou a Roma il 21 e 22 dicembre all’Auditorium Conciliazione nell’ambito della Rassegna Tersicore curata da Daniele Cipriani e realizzata grazie al sostegno della Fondazione Roma-Arte-Musei.
Era da tempo che gli amanti della danza e della musica attendevano uno spettacolo che vedesse insieme una grande ballerina e un grande musicista unire i loro rispettivi talenti per dar vita alla stessa corrispondenza che esisteva, nei miti greci, tra Apollo e la sua musa Tersicore.
Pas De Deux For Toes and Fingers ha avuto una lunga gestazione, con la ricerca di brani coreografici su partitura musicale per violino, o ad esso adattabile, che dessero a Zakharova e Repin la possibilità di mettersi reciprocamente e amorevolmente nella luce migliore: quasi tutti brani moderni che, grazie alla plasticità dei movimenti e alle emozioni interpretate, permettono sperimentazione e profonda espressione da parte di entrambi gli artisti.
Così il pubblico avrà modo di apprezzare la Zakharova, la ballerina classica per antonomasia, anche in brani di coreografi giovani come Johann Kobborg (La Ridda dei folletti), Vladimir Varnava (Plus Minus Zero) e Edward Liang (Distant Cries), tutti su musiche interpretate da Repin. Pezzo forte della serata, comunque, la celeberrima Morte del cigno di Mikhail Fokine, con musica di Saint-Saëns trascritta per violino.
Oltre a interpretare assoli, per l’occasione Repin dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini fondata da Riccardo Muti nel 2004 e formata da giovani strumentisti, tutti sotto i trent'anni, provenienti da ogni regione d’Italia.
Dai grandi teatri russi provengono, invece, i rinomati ballerini che affiancano la Zakharova: Vjaceslav Lopatin, Mikhail Lobukhin, Vladimir Varnava e Dmitrij Zagrebin.
Uno spettacolo di eccellenze, da cui il pubblico uscirà arricchito di emozioni fortissime e con la certezza che le arti sono tante ma, ai massimi livelli, si fondono intimamente per diventare l’Arte con la “A” maiuscola.
redazione
22 novembre 2015