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Recensione dello spettacolo Cinématique in scena al Teatro Vascello dal 19 al 23 ottobre 2016
Sotto la rubrica "Circo / Danza / Arte digitale" tornano al RomaEuropa Adrien M & Claire B con l'ultima versione di Cinématique, ideato da Adrien Modot e interpretato da Joseph Viatte e Marie Tassin.
E' stato un'eccezionale successo la prima italiana di quest'opera, vincitrice del premio della giuria nella competizione internazionale "Danse et nouvelles technologies" del Festival "Bains Numériques" nel giugno del 2009 e rappresentata per la prima volta al RomaEuropa dopo il successo di "Hakanai" e di "Le mouvement de l'air" rappresentati rispettivamente nel 2014 e nel 2015.
Tante le suggestioni, tante le emozioni che questa piacevolissima performance ha regalato agli spettatori del festival.
Cinématique è l'avventura e il viaggio di due ingenui personaggi attraverso la "realtà aumentata" dell'immaginazione; è la meraviglia di un bambino che scopre un'universo scritto in caratteri matematici.
Marie - forse la musa ispiratrice dell'illustre personaggio? - disegna punti nello spazio, poi un cerchio attorno ad André (Joseph Viatte) che esegue semplici esercizi di giocoleria, Marie fa la dispettosa finché lui non ribalta i ruoli e comincia a contare sassolini e briciole di pane con cui costruisce un percorso sospeso, un guado attraverso cui Marie (Marie Tassin) prova a venire avanti, in equilibrio tra realtà e immaginazione. Poi l'acqua di un ruscello immaginario, l'inchiostro che cade giù da un calamo goccia a goccia - il movimento dei fluidi - trascinano nello spazio i due protagonisti in un altro non-luogo: li ritroviamo sulle rive di un lago, dove Marie danza con il suo riflesso nell'acqua- Ma l'ambientazione muta di nuovo e il movimento dei fluidi la trascina insieme ad André a dover superare immaginari paesaggi rocciosi, corpi solidi che si susseguono precipitosamente disegnando grotte e burroni, costringendoli alla fuga, prima che lo spazio cosmico, quello spazio cosmico con cui Marie gioca tanto piacevolmente sulle note di una Gymnopedie, li inghiotta e li faccia smarrire li costringa a cercarsi nell'oscurità e a ingaggiare una lotta di parole per ritrovarsi...
Cinématique, è un omaggio a André-Marie Ampére, il fisico francese vissuto tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento che per primo prese in prestito questo termine dal greco per indicare quella branca della fisica che indaga la geometria del movimento nello spazio e nel tempo, osservandone le sue qualità statiche e dinamiche.
Cinematica, teoria dei giochi, calcolo combinatorio sono nell'immaginazione di André-Marie; giocoleria, danza, arte digitale sono di fronte agli occhi degli spettatori, in un viaggio che li trascina in un non-luogo spazio temporale dove ogni cosa sembra possibile, dove le emozioni arrivano dirette, inondando la persona dalle estremità sino alla pancia, immergendola sensorialmente nello spazio scenico.
Magia del teatro e magia del digitale, resa possibile dal genio di Adrien Modot e di Charlotte Farcet, dalle creazioni sonore di Christophe Sartori e Laurent Buisson, dalle creazioni illuminotecniche di Elsa Revol e Jérémy Chartier abilmente e inscindibilmente amalgamate grazie all'ormai collaudato software eMotion ideato da Adrien M & Claire B.
L.M.
24/10/2016