Sabato, 23 Novembre 2024
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A Palazzo Barberini una doppia mostra ne valorizza i tesori

Recensione delle mostre Altro Rinascimento. Il giovane Filippo Lippi e la Madonna di Tarquinia e Giovanni da Rimini. Passato e presente di un’opera, ospitate presso le Gallerie Nazionali d’Arte Antica Barberini Corsini dal 17 novembre 2017 al 18 febbraio 2018

 

Le Gallerie Nazionali d’Arte Antica Barberini Corsini inaugurano due mostre che permetteranno al visitatore di approfondire alcuni autori e capolavori sicuramente meno noti di Giuditta e Oloferne di Caravaggio, de La Fornarina di Raffaello o del presunto Ritratto di Beatrice Cenci attribuito a Guido Reni ma di grande interesse e sicuro fascino.

La prima, intitolata Altro Rinascimento. Il giovane Filippo Lippi e la Madonna di Tarquinia, curata da Enrico Parlato, non si limita a voler celebrare il centenario della riscoperta del quadro – identificato nel 1917 dal celebre storico dell’arte Pietro Toesca a Santa Maria di Valverde, Tarquinia – ma ne esamina la vicenda e indaga sul committente, oltre ad analizzare ulteriormente la figura dell’autore in relazione alla situazione artistica di Firenze nel quarto decennio del Quattrocento. Filippo Lippi, frate pittore ricordato anche per le sue tante vicende amorose - la più famosa delle quali ha come oggetto Lucrezia Buti, che per lui abbandonò il convento – è una voce molto importante tra quelle che animarono all’epoca il capoluogo toscano e influirono sul Rinascimento. Ecco perché si è scelto di ospitare una serie ristretta ma ben selezionata di altre sue opere, prestate da prestigiosi musei e collezioni, con l’obiettivo di farle dialogare con la Madonna di Tarquinia: come l’Annunciazione da The Frick Collection di New York o la Madonna con il Bambino con i santi Giovanni Battista e Ansano (?) e donatore, dal Fitzwilliam Museum. Una menzione particolare merita lo splendido Spiritello ceroforo di Donatello, concesso dal Musée Jacquemart di Parigi, che accostato alla Madonna di Tarquinia rende lampante come il Lippi vi si sia ispirato per la realizzazione del bambinello.

Curata da Alessandro Cosma, la mostra Giovanni da Rimini. Passato e presente di un’opera permette, invece, di ammirare riunite la tavole Storie di Santi - acquisita dal The National Gallery grazie al prezioso contributo di Ronald S. Lauder - e Storie di Cristo – già conservata a Palazzo Barberini. L’autore può essere considerato uno dei principali rinnovatori della pittura adriatica dopo il passaggio in città di Giotto, databile intorno al 1300. I due capolavori sono stati ritenuti per lunghissimo tempo - complice l’esser conservati nelle collezioni Barberini oltre che per la similitudine di composizione, impaginazione e stile - un vero e proprio dittico. Forse realizzate per l’importante eremitano di Sant’Agostino a Rimini, nel tempo hanno preso strade diverse: Storie di Santi finisce prima nella collezione Camuccini, poi è acquistata da Algernon Percy, IV Duca di Northumberland, restando in Inghilterra sin dal 1835; Storie di Cristo arricchì la collezione Sciarra e venne comprata dallo stato italiano nel 1897. Si tratta, dunque, di un’occasione praticamente unica per rivederle insieme e confrontarne le caratteristiche. Inoltre, a dimostrare l’influenza che Giovanni da Rimini esercitò sugli artisti successivi è chiamata la tavola Storie della Passione di Cristo, realizzata tra il 1330 e il 1335 da Giovanni Baronzio.

Entrambe le esposizioni, visitabili dal 17 novembre 2017 al 18 febbraio 2018, sono un interessante opportunità per gettare un’ulteriore luce sul trecento e quattrocento italiani e comprendere quanto furono determinanti nello sviluppo di quel famosissimo Rinascimento che permise all’Italia di essere guardata dagli altri paesi come un autentico faro di cultura, arte e creatività.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cristian Pandolfino

18 novembre 2017

 

 

didascalie foto in ordine di apparizione:


Filippo Lippi - Madonna di Tarquinia (1437)
Tavola, cm 151 x 66 Roma, Gallerie Nazionali di Arte Antica di Roma – Palazzo Barberini e Galleria Corsini

Donatello - Spiritello ceroforo (1436 ca.)
Bronzo con tracce di doratura, cm 60,5x41x24 cm  Parigi, Musée Jacquemart-André 

Giovanni da Rimini - Storie di Santi (Morte di San Giovanni Battista, Assunzione della Vergine, Predica di Santa Caterina d’Alessandria, San Francesco riceve le stimmate, San Giovanni Battista nel deserto) (1300-1305 ca.)
Tavola, cm. 54,4 x 36,5 - Londra, The National Gallery

 

Giovanni da Rimini - Storie di Cristo, 1300-1305 ca.
Tavola, cm. 52,5 x 34,5 - Roma, Barberini Corsini Gallerie Nazionali

 

 La Platea, la rivista dedicata al mondo del teatro e dell'arte. Registrata al Tribunale di Roma, n° 262 del 27 novembre 2014
 

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