Lo scorso giovedì 29 febbraio, all’età di 92 anni, si è spento Paolo Taviani, film importante per il Cinema Italiano, sia dal punto di vista di regia sia per quanto concerne la sceneggiatura. Insieme al fratello Vittorio – precedentemente scomparso nel 2018 – hanno girato film, dalle storie pittate dal ricordo e, spesso, dall’esaltazione della provincia, nonché dall’esplodere dell’animo umano nella sua natura più morbosa, scabrosa e pura. Capolavoro indiscusso della loro produzione fu La notte di San Lorenzo del 1982.
Nell’estate del ’44, il paese di San Martino, occupato dalle truppe naziste, è in attesa dell’arrivo degli alleati. Gli invasori, sempre più nell’ansia di quello che sta per accadere, ordinano alla popolazione di riunirsi nel duomo. Per paura di una rappresaglia, nel cuore della notte, un gruppo di contadini, con tanto di donne e bambini – capeggiati da Galvano (Antonutti) – decide di scappare verso la campagna e di andare incontro agli americani. Il mattino dopo un’esplosione dal paese fa capire che l’intuizione era giusta. Uniti ai partigiani, i protagonisti vivranno momenti di dolcezza e serenità, ma anche di forti paure, macabri avvenimenti e cruente violenze da parte dei fascisti e dei nazisti, dove l’attesa dell’arrivo delle “truppe liberatrici” sembra eterna e mietere sempre più vittime.
Basata su ricordi personali e sui racconti della gente di allora, La notte di San Lorenzo esprime la natura vera dell’essere umano in un momento di assoluta perdita, come solo una guerra può dare. La magia delle immagini, dei suoni, nonché della trama ci conducono in una realtà fuori dall’eroismo della lotta per la libertà; ma dove invece il combattere genera comunque male, sangue e rimorsi. Non ci sono vittoriosi o liberatori sospiri, ma guerriglie e ansie, che vengono generate da mere ideologie, a cui segue un ovvio senso di smarrimento. Fuggire dalla crudezza si può però! Dall’amore fisico e carnale all’idealizzazione di un momento con figure mitologiche e antiche.
Vincitore di 5 David di Donatello, 2 Nastri d’argento e un Globo d’oro al Miglior film, con La notte di San Lorenzo i fratelli Taviani vinsero anche 2 premi al Festival di Cannes del 1982: Premio della giuria ecumenica e il Grand Prix Speciale della Giuria. Proprio Paolo Taviani, a riguardo della pellicola, una volta affermò (come qualcuno precedentemente di me ha citato):
«La morale del racconto banalmente è questa: quando le cose vanno male, è il momento di prendere in mano il senso della propria esistenza».
Francesco Fario
3 marzo 2024